martedì 13 novembre 2012

WEEKEND INTERNAZIONALE: RIDONO UTD E PSV, RISORGE (?) LO SPORTING

Tripletta di un ritrovato Chicarito. E i red Devils, volano!



PREMIER LEAGUE-  Ormai lo sanno tutti: il Man Utd vince solo in rimonta. Dopo aver portato a casa la gara di Braga con tre gol negli ultimi dieci minuti, i red devils piegano un coriaceo Aston Villa nonostante il doppio svantaggio iniziale. Mattatore assoluto, il Chicarito Hernandez: entra nella ripresa al posto del fischiatissimo ex Ashley Young, segna una tripletta e consente allo Utd di cogliere il quinto successo consecutivo. Questo Man Utd, complice l'inserimento di Van Persie ( che procede come meglio non potrebbe), fa davvero paura: grande grinta, carattere d'acciaio e attaccanti dal potenziale straordinario. Restano, comunque, molti dubbi sulla solidità del reparto arretrato, dove l'assenza di Vidic continua a pesare in maniera significativa. Cambio di guardia al secondo posto, dove il City scavalca il Chelsea. Gli uomini di Mancini, al cospetto di un Tottenham spuntato e poco incisivo, colgono tre punti meritati, anche se la  qualità del gioco continua ad essere non eccelsa. Continua il momento poco felice del Chelsea, che manca l'appuntamento con i tre punti per la terza volta consecutiva. Gli uomini di Di Matteo si fanno bloccare a Stamford Bridge da un discreto Liverpool, ormai allergico alla "pareggite acuta". Conferme decisamente importanti arrivano dalle grandi sorprese di quest'avvio di stagione: l'Everton, trascinato dal solito Fellaini ( gol e assist contro il Fulham) vince in rimonta su un Sunderland sempre più in crisi, capace di cogliere un solo successo ( striminzito 1-0 interno sul Wigan) dall'inizio della stagione e alla terza sconfitta consecutiva; il WBA, quarto a pari merito con i Toffees, espugna il DW Stadium e si conferma come la maggior sorpresa di quest'avvio di Premier, grazie, soprattutto, alla sapiente guida del debuttante - da head coach, dopo una vita da secondo- Clarke. E l'Arsenal? I gunners si confermano squadra capace di qualsiasi impresa, sia in chiave positiva che negativa. Ora tutti criticano Wenger che, per non essendo esente da colpe, non può - a mio avviso - essere additato come principale responsabile della fin qui galoppante stagione dei londinesi: la politica dei  gunners, a differenza delle altri grandi del calcio inglese, prevede sempre cessioni eccellenti, lancio dei giovani e una sana politica di bilancio. E sugl'ultimi  due aspetti, consentitimi di dire che mi trovo pienamente d'accordo con la società biancorossa: i frutti, forse, verranno raccolti con l'avvento del fair-play finanziario. Ma ci sarà ancora Arsenè?

LIGA- Vincono tutte e tre le grandi del calcio spagnolo, con il Barcellona che, trascinato da Messi ( novità?), consolida il proprio primato. Bene anche i colchoneros, capaci di vincere anche senza i gol di Falcao ( questa sì che è novità), mentre l'altra sponda di Madrid fatica non poco ad espugnare il  Ciudad de Valencia : decide, a cinque minuti dal termine, una rete del giovane Alvaro Morata. Continuano a deludere, lontano dalle mura amiche, il Valencia e il Siviglia: gli andalusi, pur cogliendo il secondo punto esterno stagionale, non vanno oltre il pari sul campo del sorprendente Valladolid, mentre il Valencia cade a Bilbao al cospetto di un ritrovato Athletic ( seconda vittoria consecutiva per gli uomini di Bielsa). Destano molto stupore, invece, le sconfitte interne di Espanyol e Betis: la squadra catalana perde nettamente in casa (0-3) contro l'Osasuna, compagine all'ultimo posto della Liga, e vede sempre più in bilico la panchina di Pochettino, tecnico accostato  quest'estate  alla panchina della Sampdoria; il Betis, reduce  da un avvio di stagione decisamente positivo, cade in casa contro il Granada di Pozzo, dove va a segno il rumeno Torje. 

EREDIVISIE- E' stata la giornata del PSV. La squadra di Advocaat, complice la netta vittoria su un Herenveen francamente inconsistente, vola in vetta alla classifica e coglie il settimo successo consecutivo. La squadra di Eindhoven, impacciata e deludente in avvio di stagione, sembra aver ingranato la marcia giusta ( fin troppo scontato dire " ha ingranato la quinta" dopo aver rifilato cinque gol alla squadra di Van Basten) e, grazie al concomitante pareggio del Twente, trova la vetta solitaria dell'Eredivisie. Buone notizie arrivano anche delle eterne  rivali del calcio olandese. L'Ajax vince agevolmente a Zwolle e mette in mostra l'ennesimo giovane talento destinato ad un futuro radioso: Viktor Fischer, diciottenne danese già messosi in mostra nella passata Next Generation. Il Feyenoord, trascinato da un Pellè in stato di grazia ( doppietta per l'ex leccese), liquida agevolmente il Roda, che resta a sua volta invischiato nei bassifondi della classifica. Del big-match di giornata fra Vitesse e Twente, che ha consentito ai Boeren di passare in vetta alla classifica, si è parlato diffusamente in questo post. Per chiudere il capitolo Eredivisie, da rimarcare il netto - e inatteso almeno nelle proporzioni - poker dell'RKC ai danni dell'Utrecht: per la squadra di Erwin Koeman successo di vitale importanza che mancava da oltre due mesi, mente la squadra di Wouters torna a riassaporare il gusto amaro della sconfitta dopo quattro risultati utili consecutivi. Mi son dimenticato di commentare qualcosa? Ah, sì l'AZ. Ma la pochezza fin qui mostrata dalla squadra di Alkmaar non fa più notizia. Purtroppo...

LIGUE 1- Nove squadre nell'arco di quattro punti. Alla faccia di chi voleva un PSG "padre-padrone" sin da subito, il campionato francese sta fin qui stupendo per l'assoluto equilibrio. Chi, prima delle gare di domenica, avrebbe immaginato  un rallentamento - ulteriore in certi casi - delle tre squadre di vertice? Penso nessuno. E se il pareggio del PSG, che partiva comunque favorito a Montpellier,  poteva esser messo in preventivo, non si può dire altrettanto dei mezzi passi falsi di OM e OL: i marsigliesi non vanno oltre il pari interno contro il non irresistibile Nice e vedono sfumare la vittoria nelle battute finali; deludono anche  i detentori della coppa di Francia, che vengono bloccati sul campo del Sochaux. Son ben quattro le squadre ad approfittare del rallentamento al vertice: Saint-Etienne, Valenciennes, Bordeaux e Lille. Della quattro squadre poc'anzi citate, va sottolineato lo splendido stato di forma che vivono i verdi ( ancora a segno Aubameyang) e i mastini ( a segno l'ex Chelsea, Kalou), entrambe in serie positiva da diverse giornate ( sette per il Saint-Etienne, cinque per il Lille), mentre continua a stupire il campionato degli "ateniesi", corsari in terra corsa ed ora in ritardo di soli due punti dalla vetta. Torna a respirare l'Evian, che vince sul campo del glorioso Reims.  Prima o poi, la squadra di Ancelotti spiccherà il volo, ma fin qui ci stiamo divertendo parecchio: è ormai lontana la deprimente e scontata Ligue 1 dell'OL pigliatutto. 

SUPERLIGA- Rinascita o solo fuoco di paglia? E' questo l'interrogativo che si stanno ponendo i tifosi dello Sporting, felici per aver ritrovato i tre punti nella gara contro il Braga, ma assai preoccupati dalla traballante situazione finanziaria del club. Restando su aspetti meramente tecnico-tattici, la vittoria dei Biancoverdi sugli Arsenalistas è sicuramente da archiviare in chiave positiva,  ma il gioco espresso, e le occasioni concesse agli avversari, non fanno dormire sonni tranquilli  a mister Vercauteren. Il Braga perde, il Benfica e il Porto vincono. E il margine di vantaggio fra le due grandi del calcio lusitano e il "terzo incomodo", sale a sei punti. Non è stata comunque la solita goleada: il Porto vince meritatamente contro l'Academica ma con un solo gol di scarto, mentre il Benfica, pur meritando anch'esso il successo, ha rischiato di uscire con un solo punto dal campo del Rio Ave. Prosegue il magico momento del Paços Ferreira: i Castores, grazie alla vittoria sul campo del Gil Vicente ( terzo stop consecutivo), volano al quarto posto e mantengono l'imbattibilità esterna.

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