sabato 18 maggio 2013

COPA DEL REY, REAL MADRID-ATLETICO MADRID 1-2: IL PAGELLONE



Quattordici anni. Tanto è il tempo passato dall'ultimo successo ottenuto dai colchoneros sugli odiati cugini. Ieri, al termine di un match decisamente godibile e dominato per lunghi tratti dal Real, la sponda biancorossa di Madrid ha potuto liberare un urlo irrefrenabile, tenuto in petto per un periodo troppo lungo. I tifosi ventenni dell'Atletico, infatti, non sapevano cosa volesse dire battere il Real. Oggi l'hanno scoperto nel miglior modo possibilie: vincere in casa del nemico, in una finale della coppa del Rey, dopo che il Real ha colto tre pali ed ha costretto Courtois a tre miracoli,  da un gusto unico al successo ottenuto e lo rende per sempre indelebile nella mente di ogni colchoneros. Una gioia più grande delle due Europa League conquistate nel recente passato. E che consegna, definitivamente, Diego Pablo Simeone alla storia del club biancorosso: fra campo e panchina, il Cholo ha conquistato una Liga, due Coppe di Spagna, una Europa League e una Supercoppa Europea. Una bandiera del club colchoneros, che ieri, in conferenza stampa, ha ribadito tutto l'amore per i colori della squadra del Calderon: " Scommetto che ogni tifoso dell'Atletico avrebbe pagato di tasca sua per rimanere in astinenza di derby per quattordici anni, e poi vincerlo come abbiamo fatto noi stasera. Dopo che il Real ha colto tre pali e ha costretto il nostro portiere a dei difficili interventi". Chapeau, Cholo. 

LE PAGELLE

domenica 12 maggio 2013

SUPERLIGA PORTOGALLO, TRENTATREESIMA GIORNATA (33.A): PORTO-BENFICA 2-1



Dramma e incredulità. Sentimenti contrastanti che descrivono, come meglio non si potrebbe, lo stato d’animo delle due grandi del calcio lusitano. L’incredutilità dei Dragões è rappresentata al meglio da Vitor Pereira, che al momento del gol di Kelvin si lascia andare ad un urlo liberatorio misto lacrime di gioia, per un successo che, con ogni probabilità, significa terzo titolo consecutivo, il ventisettesimo della storia dei dragoni. Il dramma delle Aguias è ritratto nell’immagine di Jorge Jesus, in ginocchio, con lo sguardo prima perso nel vuoto e poi mestamente rivolto verso il basso, al momento del gol di Kelvin. Il calcio è questo: gioia e dolore. Anche se il Benfica, pareggiando domenica scorsa al da Luz contro l’Estoril,  s’è scavato una fossa assai profonda: se fossero stati ottenuti – come da pronostico – i tre punti contro i Canarinhos, la sconfitta di stasera sarebbe stata innocua.

giovedì 9 maggio 2013

COPPA D'OLANDA: AZ ALKMAAR-PSV EINDHOVEN 2-1.



Otto mesi d’amarezze, sconfitte e pessime prestazioni. E poi, in un pomeriggio di sole, nella tradizionale ora del “british tea”, trasformare una stagione, fra le più amare della storia recente, in indimenticabile. E’ questo quello che è successo all’AZ Alkmaar, protagonista di un’Eredivisie assai deludente, trascorsa per lungo tempo ai margini della zona retrocessione. Oggi, nella splendida cornice del de Kuip di Rotterdam, gli uomini di Verbeek si son tolti il lusso di battere i più quotati rivali del PSV, anch’essi alla ricerca di un successo per dare un senso ad una stagione  che, stante il risultato finale maturato,  si conclude con la casella zero alla voce “trofei conquistati”.