domenica 11 novembre 2012

EREDIVISIE DODICESIMA (12.A) GIORNATA: VITESSE-TWENTE 0-0



Può una partita di Eredivisie, con in panchina due allenatori non propri avvezzi all'organizzazione della fase difensiva come Rutten e McClaren, risultare poco vivace, molto tattica e avara di emozioni? Prima del fischio d'inizio di Vitesse-Twente, big-match del week-end olandese,  nessuno avrebbe risposto in maniera affermativa, invece lo spettacolo andato in scena al GelreDome  coincide con quanto poc'anzi posto in forma interrogativa. Gara dominata fondamentalmente dalla paura: padroni di casa leggermente più propositivi ( soprattutto nel secondo tempo), ma impauriti di un possibile -8 in classifica in caso di sconfitta; ospiti, chiusi bene dietro ( molto strano per una squadra di McClaren) e pronti a ripartire in contropiede.

Partono bene i padroni di casa, che già all'ottavo si fanno vedere dalle parti di Mihaylov: bell'iniziativa sulla sinistra di Kakuta, che serve un delizioso assist nel mezzo per Bony, ma il colpo di tacco dell'ivoriano termina di poco a lato. All'undicesimo è il turno di Van Ginkel che, da un calcio d'angolo di Janssen, esegue un colpo di testa che si perde alto sopra la traversa. Il Vitesse mantiene il pallino del gioco  in mano, ma non riesce a scardinare l'organizzata compagine rossa, molto chiusa dietro, con gli esterni - in teoria alti - Cabral e Tadic molto bravi a rinculare e a dar man forte ai compagni di metà campo; di fatto McClaren gioca con un 4-5-1, con Tadic leggermente più avanzato per aiutare in fase di ripartenza Castagnois. Le emozioni latitano e, a parte una semi-occasione occorsa a Schilder, non si registrano emozioni importanti. Si va al riposo sul punteggio inchiodato sullo 0-0.

L'avvio di ripresa è ancora su ritmi blandi, con le due squadre che hanno paura ad affrontarsi a viso aperto. Dopo dieci minuti, però, il Vitesse capisce che è giunta l'ora di provare a portare a casa i tre punti, ma una bella triangolazione fra Van Ginkel e Bony viene sventata da una pronta uscita del portiere avversario. Altri cinque minuti ed è ancora la squadra di casa a rendersi pericolosa:  lungo rilancio delle difesa giallonera nella trequarti avversaria, Reis raccoglie il pallone, si inserisce in area e scocca un bel sinistro ad incrociare sul secondo palo, ma Mihaylov è bravissimo a deviare la conclusione. La pressione dei gialloneri è insistente e al 61°, da azione susseguente ad un calcio d'angolo calciato da Jenssen, la difesa del Twente si salva a fatica da un affannoso batti e ribatti nell'area piccola. Dopo venti minuti di dominio locale, la squadra di McClaren si rende pericolosa in due circostanze: al 68°, Tadic da un saggio della sua classe, supera un difensore avversario e lascia partire un bel tiro di sinistro dal limite dell'area, ma un difensore avversario si frappone e devia in corner; al 70°,  è l'onnipresente Tadic a scodellare un delizioso cross dalla sinistra per Janssen che, grazie al clamoroso errore di posizione di van der Heijden, salta indisturbato, senza trovare, però,  lo specchio della porta.
L'ultimo quarto d'ora vedrà i padroni di casa nuovamente padroni del campo, ma il risultato non cambierà. Finisce 0-0,  ma a sorridere è il PSV, che nel pomeriggio rifila un secco 5-1 all'Herenveen di Van Basten e vola solitario in vetta alla classifica. Come dice il detto? Fra i due litiganti, il terzo gode....

PAGELLE
VITESSE: Velthuizen 6, Kalas 6, Kashia 6,5, van der Heijden 5,5, van Aanholt 6; Van Ginkel 7, Janssen 6,5; Ibarra 5,5, Bony 7, Kakuta 6,5; Reis 6,5  Sub.: Havenaar 6   All. Rutten 6,5

TWENTE: Myhailov 7, Rosales 6, Douglas 6, Bengtsson 6,5, Braafheid 5,5; Brama 5,5, Janssen 6, Schilder 5;  Tadic 6,5, Castaignos 5,5, Cabral 5  Sub: Bulykin s.v., Landzaat s.v.  All. McClaren 5,5

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