domenica 22 aprile 2012

domenica 15 aprile 2012

EREDIVISIE 30 GIORNATA: PSV-AZ 3-2

Il PSV esulta: batte l'AZ e torna a sperare nella Champions!

Da non credere, eppure è proprio così: l'Ajax, atteso oggi dall'impegno interno contro il De Graafschap penultimo in classifica, dovrà ringraziare gli antici - e poco amati- rivali del PSV se in questa stagione riuscirà a vincere il titolo, bissando così il successo dello scorso anno.

LA PARTITA- L'avvio di partita vede subito il PSV molto attivo. I Boeren creano due azioni da gol nei primissimi minuti con Martens e Willems, ma la porta di Alvarado resta imbattuta. La pressione dei padroni di casa viene premiata al 17°: Tovoinen prende palla sulla trequarti e allarga a destra in direzione Wijnaldum, il numero dieci dei boeren addomestica la palla e  tocca all'indietro per Lens, che con tiro da fuori area - tutt'altro che irresistibile- batte Alvarado, autore di una papera clamorosa! I padroni di casa passano meritatamente in vantaggio e nei minuti immediatamente successivi danno l'impressione di poter controllare il match. Ma non sarà così. Passano solo sei minuti e Altidore, lasciato colpevolmente libero dai difensori del PSV, lascia partire uno splendido destro dai venticinque metri che si insacca all'incrocio dei pali. L'Az inizia a crederci e dopo pochi minuti va vicinissimo al gol con Beerens, ma Tyton si supera evitando il gol. L'esterno destro degli ospiti si rifà dopo solo cinque minuti:  splendida triangolazione con Martens che si chiude con  un potente tiro di destro nell'angolino alto sul primo palo. AZ in vantaggio, PSV in confusione. Da rimarcare come i due gol e l'occasione fallita dell'AZ, siano scaturiti da azioni sviluppati sul centro-sinistra avversario, zona presidiata dagli scarsi Marcelo e Willems. Si va al riposo con i padroni di casa sommersi dai fischi dei propri tifosi.

RISCOSSA BOEREN-  Se il primo tempo è stato frizzante sin dall'avvio, non si può dire altrettanto della ripresa, che per lunghi tratti non riserva alcuna emozione. Nel grigiore generale, si rilevano due timide occasioni occorse a entrambe le squadre, ma la gara sembra in pieno controllo degli ospiti. D'incanto, grazie anche ai cambi fatti da Cocu ( fuori Mertens e Strootman, dentro Depay e Matavz), si risvegliano i Boeren, che prima con Depay e poi con Tovoinen, creano apprensione alla retroguardia avversaria. In questo intermezzo di dominio locale, da rimarcare un ottimo intervento di Tyton, bravo a negare un'opportunità da gol occorsa al neo-entrato Benschop. Il gol del pari è nell'aria e puntuale arriva al 76°: Depay riceva palla a metà campo e lancia in profondità Lens, che co brucia sullo scatto Klavan e con un tiro di destro - non irresistibile a dire il vero-  batte Alvarado. Il PSV ci crede e costringe l'AZ sulla difensiva. Il gol partita, però, arriverà solo nei minuti di recupero, grazie all'ennesima papera di Alvarado. Ad approfittare dell'ennesima incertezza del portiere costaricano, autore di una uscita da brividi che - di fatto- consegna la palla all'attaccante avversario, è Matavz, entrato nella ripresa al posto di uno spento Mertens, che realizza il suo undicesimo gol stagionale e torna al gol dopo due settimane di digiuno.

RIDE L'AJAX- Sicuramente il PSV ha pensato innanzitutto al proprio interesse, perchè battendo l'AZ è riuscito a tornare in piena lotta per la qualificazione alla prossima Champions. Indirettamente, però, ha fatto un bel regalo agli odiati lancieri, che, in caso di vittoria (molto probabile) oggi, volerebbero a sei punti di vantaggio dall'AZ, quando al termine dell'Eredivisie mancherebbero solo quattro giornate. Inoltre, l'Ajax ha dalla sua  un calendario favorevole, che prevede una sola gara insidiosa, quella di Enschede alla terz'ultima. Per l'AZ continua ad essere un aprile infernale: dopo i pareggi - entrambi con il punteggio di 2-2-  contro Vitesse e Twente, e la pesante sconfitta del Mestalla in Europa League, la squadra di Verbeek manca ancora l'appuntamento con la vittoria e mette a serio rischio la partecipazione alla prossima Champions; oltretutto, va rimarcato il gol subito ancora una volta nei minuti di recupero, che fa il paio con quello subito mercoledì contro il Twente. In quattro giorni, sono stati quattro i punti persi nei minuti finali che, con ogni probabilità, costeranno il titolo ai biancorossi.

PAGELLE

PSV: Tyton 7, Hutchinson 6,5, Derijck 5,5, Marcelo 4,5, Willems 5; Labyad 6, Strootman 5 ( sub. 67° Matavz 6,5); Wijnaldum 6,5, Tovoinen 6,5, Mertens 5 ( sub. 58° Depay 6,5); Lens 7

AZ:  Alvarado 3, Reijnen 6, Moisander 6, Vierger 5,5, Poulsen 6,5;  Maher 6,5, Elm 6 (sub. 46° Klevan 5);  Beerens 7, Martens 7,  Gudmundsson 5; Altidore 6,5 (sub. 65° Benschop 6).

sabato 14 aprile 2012

PIERMARIO MOROSINI


Quando un ragazzo di 25 anni muore su un campo di calcio, qualsiasi cosa viene detta è banale, superflua.
Si poteva far intervenire l'ambulanza più celermente? Ma con tutti i controlli a cui son sottoposti i giocatori, è possibile che avvengono questi episodi? Bovolenta, Muamba, prima ancora Puerta, Feher e Foè: solo una coincidenza?

Domande senza risposta, dubbi che ti assalgono e ti lasciano scosso, specie a rileggere quanti scherzi ha riservato la vita a questo ragazzo.

No, non si può morire così. Anche se  lo voglio ricordare come nella foto che ho postato: felice, capelli al vento, esulta per un gol, per una vittoria, mentre stava facendo ciò che lo rendeva contento, ovvero giocare a calcio.

Ciao Piermario!

mercoledì 11 aprile 2012

lunedì 9 aprile 2012

BUNDESLIGA: IL PUNTO 29^GIORNATA

                                          

 IL COMMENTO E L'ANALISI DELLA 29^ GIORNATA DI BUNDES, LA TROVI SOLO SU GERMANIA CALCIO, IL NUOVISSIMO BLOG DEL CALCIO TEDESCO: IL PUNTO 29^GIORNATA


AMBURGO-BAYER LEVERKUSEN 1-1

Schurrle esulta: il Bayer pareggia e ferma a cinque la striscia negativa.



Commento e pagelle di Amburgo-Bayer Leverkusen 1-1, le trovi sul nuovissimo blog dedicato al calcio tedesco: GERMANIA CALCIO

QUI IL COMMENTO E LE PAGELLE DELL'INCONTRO

domenica 8 aprile 2012

BRAGA-PORTO 0-1

Hulk esulta: Porto in vetta e Braga fuori dai giochi per il titolo

E' il Porto a vincere il big-match dell'Axa, il più importante della ventiseiesima giornata della Super Liga portoghese.
Il Braga, reduce dalla beffarda sconfitta del Da Luz, perde il suo primo incontro casalingo in campionato, ma, peggio ancora, dice addio ai sogni di titoli. Infatti, a sole quatto giornate dal termine, il distacco dai dragoni, complice la sconfitta di ieri, è salito a cinque punti. Il calendario, oltretutto, riserva ben poche speranze per  Viana & C.: il Porto giocherà  due incontri particolarmente soft contro Beira Mar ( il prossimo turno) e Rio Ave ( all'ultima giornata), mentre alla terz'ultima dovrà far visita al sorprendente Maritimo e alla penultima riceverà la visita dello Sporting. Difficile pensare, quindi, che i dragoni perdano due gare, dando adito a una possibile clamorosa "remontada" del Braga, che, comunque, dovrebbe vincere tutti gli ultimi quattro incontri ; inoltre, resta davanti anche il Benfica,  atteso lunedì da un infuocatissimo derby contro lo Sporting, quest'ultimo reduce dal pareggio di Kharkiv che gli ha aperto le porte delle semifinali di Europa League.

La partita è stata vivace sin dalla prime battute, anche se è il Porto - contrariamente a quanto era lecito attendersi -  ad avere il pallino del gioco in mano per la prima mezz'ora, periodo nel quale i dragoni sono stati vicini al gol in due occasioni con Lucho, che, però, trova sempre attento l'ottimo Quim.
Il Porto insiste, mantiene alto il baricentro e costringe il Braga sulla difensiva. Questo atteggiamento ultra-offensivo, dà qualche chance in contropiede al Braga, che intorno alla mezz'ora rischia di passare in vantaggio alla prima occasione: Hugo Viana lancia il contropiede locale con un bel suggerimento in profondità in direzione Lima, il capocannoniere del campionato si muove in velocità sulla destra, entra in area di rigore e calcia  in diagonale con un potente tiro di destro, ma il pallone fa la barba al palo ed esce sul fondo. Da questo momento si scatena il Braga, che diventa padrone del campo, anche se, aldilà di una punizione ben calciata da Viana e deviata in corner da Helton, non si rilevano azioni partivolarmente insidiose.  Squadre al riposo sul punteggio fermo sullo 0-0, ma l'ultimo quarto d'ora lascia accese le speranze dei tifosi di casa.

Inizia il secondo tempo ed è subito il Braga ad avere una gigantesca occasione: Viana recupera palla sulla trequarti avversaria e duetta splendidamente con Barbosa, ma al momento di concludere solo davanti al portiere avversario, calcia malamente alto sopra la traversa. L'ex calciatore di Valencia e Sporting si dispera, ma ancora non sà che, purtroppo per lui, inciderà ancor più negativamente nell'andamento della  partita: passano poco meno di dieci minuti, e lo stesso Viana, nel tentativo di servire il compagno di squadra Elderson sulla sinistra, offre un invitante pallone sulla propria trequarti al colombiano Rodriguez, quest'ultimo lancia nello spazio Hulk, che con un preciso diagonale di sinistro trafigge l'incolpevole Quim. Braga 0, Porto 1.
I padroni di casa reagiscono, ma sono gli ospiti in contropiede a rendersi pericolosi in un paio di circostanze. L'azione più pericolosa per il Braga arriva a dieci del termine, ma il cross di Paulo Cesar, destinato a servire nell'area piccola Lima solo davanti al portiere, viene provvidenzialmente intercettato da Defour. Nei minuti finali altra possibilità in contropiede per gli ospiti, ma è brava la difesa del Braga ad evitare ulteriori danni.

Finisce con il trionfo del Porto, e l'esultanza dei giocatori biancoblu a fine partita conferma l'importanza dei tre punti. Il Braga, che solo due settimane fa volava in vetta alla classifica, non sarà la sesta regina nella storia del campionato portoghese: anche stavolta sarà Porto o Benfica. Purtroppo.....



domenica 1 aprile 2012

BENFICA-SPORTING BRAGA 2-1

Bruno Cesar esulta: un suo gol al 92' decide la partita

Sabato ad altissima tensione nella SuperLiga portoghese: al Da Luz di scena Benfica-Braga, ovvero la capolista contro la terza in classifica, anche se, contro ogni tradizione, la leadership è degli Arsenalistas e non delle Águias.
 Benfica che rinuncia, per motivi diversi, a Jardel, Emerson e Aimar, mentre torna titolare - dopo illo tempore - Capdevilla, terzino sinistro campione del mondo e d'Europa con la  nazionale delle furie rosse. I padroni di casa si schierano con una formazione decisamente offensiva, con il solo Javi Garcia a far da frangiflutti davanti alla difesa.
Il Braga, reduce da una striscia impressionante di tredici vittorie consecutive, si schiera con la formazione ideale, con Lima supportato dalla fantasia dei vari Helder Barbosa, Alan Barbosa, Hugo Viana e Mossorò, quest'ultimo sempre più importante anche in fase offensiva. Jardim, quindi, dimostra di avere coraggio da vendere: dalla trequarti in sù, c'e il solo Custodio con caratteristiche difensive.

La gara prende avvio. Il Benfica, costretto a vincere per superare i rivali e non perdere contatto con il Porto, dimostra sin da subito di voler vincere, imponendo alla gara un ritmo forsennato, che costringe il Braga sulla difensiva. Il canovaccio del match,quindi, è chiaro: Benfica in avanti e Braga pronto a ripartire in contropiede. Grande ritmo, grande agonismo e grande spettacolo sugli spalti, ma nel primo tempo le occasioni da gol si contano con il contagocce. Quim si sporcherà i guantoni solo per un tiro da fuori area - potente, ma centrale - di Maxi Pereira, mentre Artur, praticamente inoperativo per tutta la prima frazione, è costretto agli straordinari nel finale del primo tempo, quando blocca un tiro da distanza ravvicinata di Mossorò, ben imbeccato da un cross di Alan dalla fascia destra. Si va al riposo sul punteggio ancora fermo sullo 0-0, ma lo spettacolo - nonostante le poche occasioni da gol-  e l'agonismo non sono di certo mancati al Da Luz.

Nel secondo tempo, a  differenza della prima frazione, non mancheranno le occasioni da gol. Dopo solo due minuti dalla ripresa delle ostilità, è il Benfica ad andare vicinissimo al vantaggio, ma Witsel non riesce a concretizzare una nitida opportunità per la bravura di Quim e la chiusura di Coelho, quest'ultimo decisivo nel rimediare ad un errore del compagno di reparto Douglao. Il Benfica insiste, ma aldilà di qualche tiro da fuori area, non crea grossi grattacapi alla difesa del Braga. Le Águias  accusano un lieve calo fisico, ed è proprio in questo momento che esce allo scoperto il Braga, vicinissimo al gol in due circostanze: nella prima occasione, Alan effettua un ottimo cross dalla destra, Lima, anche ieri autore di un buon match, anticipa con uno scatto felino Luisao e colpisce al volo con un delizioso tocco di destro, ma il tiro, però, si spegne di poco alto sopra la traversa;  nella seconda circostanza, Lima brucia sullo scatto Miguel Vitor ( che nella circostanza si infortunerà e verrà sostituito da Matic), crossa nel mezzo in direzione Mossorò, il brasiliano - praticamente solo davanti alla porta - si tuffa  a volo d'angelo ed effettua un colpo di testa che termina abbondamente a lato sulla destra di Artur. La disperazione del giocatore brasiliano è esemplificativa della clamorosa occasione sciupata. Il Benfica sembra alle corde, ma ci pensa il terzino sinistro del Braga, Elderson, a rivitalizzarlo: clamorosa manata ai danni di Bruno Cesar in area e calcio di rigore, giustamente accordato, per i padroni di casa. Dal dischetto va Witsel, che spiazza Quim e porta in vantaggio i suoi.
Il Braga prova a recuperare ed effettua due cambi: Paulo Cesar per Alan (fino a quel momento uno dei migliori), e Nuno Gomes, applauditissimo dai suoi ex tifosi all'ingresso sul terreno di gioco, per un deludente Barbosa. Passono solo tre minuti, e i biancorossi - ieri in versione blu da trasferta - trovano il gol del pareggio: Hugo Viana batte un ficcante calcio di punizione dal lato destro del campo, Artur si dimostra impacciato nella respinta, la palla finisce sui piedi di Elderson che segna il gol del pareggio con il più comodo dei tap-in, riscattando lo scellerato errore commesso in occasione del rigore concesso al Benfica.

I padroni di casa, sospinti dallo straordinario pubblico del Da Luz,  mettono nuovamente pressione alla retroguardia ospite, ma la partita sembra ormai indirizzata verso la divisione della posta in palio fra le due contendenti. Tutto, quindi, sembra volgere al meglio per il Braga, ma il Benfica ha fra le sue file alcuni potenziali campioni, ed è proprio uno di questi, Gaitan, che cambia il volto al match:  l'argentino effettua una prepotente discesa - condita da un paio di dribbling - sulla destra, serve a Bruno Cesar uno splendido pallone in area di rigore, il brasiliano si aggiusta il pallone, disorienta un avversario e con un chirurgico sinistro rasoterra batte Quim. E' il gol che decide il match e fa letteralmente esplodere il Da Luz!

Come già avvenuto lo scorso turno, Porto e Benfica si rincorrono nelle prestazioni e nei risultati, ma questo Braga ha dimostrato di poter competere contro i più blasonati avversari. Super Liga sempre più equilibrata, che nel prossimo turno propone due sfide da urlo: Braga-Porto, e il derby di Lisbona Sporting-Benfica.
Anche il prossimo week-end, quindi, non mancherà certo il divertimento nel campionato portoghese....

Pagelle:
Benfica: Artur 5,5, Maxi Pereira 6,  Luisao 6, Miguel Vitor 5 ( Matic 5,5),  Capdevilla 6, Javi Garcia 6, Witsel 6,5, Gaitan 7,5, Rodrigo 5 (Nolito s.v.), Cardozo 4,5 (Oliveira 6), Bruno Cesar 7

Braga: Quim 6,5, Miguel Lopes 6,5, Douglao 5,5, N. Coelho 6, Elderson 5,5, Custodio 5, Hugo Viana 5,5, Alan 7 (P. Cesar s.v.), Mossorò 6,5 (Luis Alberto s.v.), Barbosa 4,5 (N.Gomes s.v.), Lima 6,5