domenica 12 agosto 2012

LIGUE 1 PRIMA GIORNATA: PSG-LORIENT 2-2

Due gol di Ibra salvano il PSG da un clamoroso k.o.

PUNTO GUADAGNATO- Clamoroso al Parco dei Principi: il PSG guadagna un punto contro il Lorient. Sì, avete capito bene. I parigini possono dirsi soddisfatti del punticino colto contro i bretoni, che per poco non coglievano il risultato più clamoroso del week-end calcistico europeo.
In vantaggio di due reti, gli ospiti si sono fatti raggiungere solo all'89°, complice un calcio di rigore trasformato da Ibra.

CHE LORIENT-L'attesa per vedere in campo i parigini era spasmodica, dopo la sontuosa campagna acquisti estiva condotta dal tandem Leonardo-Ancelotti. Nel PSG sorprendono alcune decisioni prese dal tecnico reggiano: in porta non c'è Sirigu ma Douchez, riserva lo scorso anno dell'italiano; in mezzo al campo, nonostante i rumors francesi non lo dessero favorito, spazio a Verratti. Per Ancelotti sfida molto particolare: sulla panchina bretone siede un certo Cristian Gourcuff, padre del centrocampista del Lione, con il quale ebbe una forte polemica a distanza quando, da allenatore del Milan, non dava spazio al figlio. L'avvio di partita è raccapricciante per i padroni di casa, che dopo soli sei minuti, grazie  ad una fascia destra particolarmente assente in fase difensiva, subiscono il primo gol, complice una clamorosa autorete di Maxwell. Il PSG subisce il contraccolpo: al di là di qualche numero di Lavezzi,  i parigini non si rendono mai realmente pericolosi. Occorre arrivare intorno alla mezz'ora della prima frazione per vedere la squadra di Ancelotti vicino al gol, ma Ibra, prima, e Alex, poi, non riescano a trafiggere la porta avversaria. Il  Lorient, comunque sempre molto pericoloso nelle ripartenze anche nel periodo di leggero dominio avversario (annullato un gol a Traorè), trova il gol del raddoppio in chiusura di tempo grazie ad Aliadiere, bravissimo a seminare il panico nella fragile difesa avversaria, dove Sakho (ieri oggettivamente un disastro) e Alex fanno la figura delle belle statuine. Un gol veramente bello quello realizzato  dall'ex Gunners,  atteso quest'anno all'ennesima stagione del riscatto.

RISCOSSA PARIGINA-Nella ripresa il PSG parte subito fortissimo, ma Lavezzi, Alex (colpo di testa che  lambisce la traversa) e Ibra ( clamoroso palo) non riescono a trovare la via del gol per un non nulla.
Dopo quasi un quarto d'ora dalla ripresa delle ostilità, Ancelotti rivoluziona la squadra: fuori Verratti ( bella partita del pescarese, applaudito dai propri tifosi) e Bodmer ( gara assolutamente deludente), dentro Matuidi e Nenè. Varia anche il modulo: dal 4-3-2-1, si passa al 4-2-3-1, anche se Nenè, in teoria deputato ad agire alle spalle di Ibra,  si posiziona qualche metro davanti alla cerniera formata da Matuidi e Chantomè, con licenza di svariare su tutto il fronte offensivo. Il brasiliano si rivela la mossa giusta: con i suoi assist e lanci lunghi crea scompiglio nella linea a quattro ospite, che -com'era prevedibile- inizia a soffrire la fisicità di Ibra.  E il primo gol riassume alla perfezione quanto appena scritto: Nenè lancia in profondità verso lo svedese, che sfrutta appieno il suo prorompente fisico, stoppa la palla in mezzo a due difensori avversari e con un tocco sporco batte l'incolpevole Audard. La squadra di casa insiste, tiene sotto pressione gli avversari e trova un gol con Chantomè, ma l'arbitro, grazie alla giusta segnalazione dell'assistente, annulla per fuorigioco. Quando le nubi sulla testa di Ancelotti si fanno sempre più cupe, arriva, inaspettato, il gol del pareggio: Nenè lancia in profondità Matuidi ,che con perfetto tempismo si inserisce nella disattenta difesa ospite, ma viene travolto da Bourillon. Calcio di rigore per il PSG ed espulsione per il difensore bretone. Dal dischetto Ibra non tradisce, anche se Audard sfiora il pallone.

MOLTO LAVORO PER CARLO-  Non è certamente questo il PSG che scenderà in campo nel prossimo futuro. Oggi, a dire il vero, erano parecchie le assenze: Pastore, Thiago Motta, Thiago Silva e Sissoko, sono giocatori importanti, anche se la squadra messa in campo non era certo scarsa. Al PSG è mancata grinta in mezzo al campo, dove Verrratti è stato poco assistito dagli interni Bodmer ( prova veramente scarsa) e Chantomè. Forse, ma è sempre facile parlare col senno di poi,  Matuidi schierato titolare dall'inzio al posto di Bodmer, sarebbe stato più utile per l'equilibrio dell'intera squadra. Davanti ha deluso Menez, mentre Lavezzi si  è fatto apprezzare per alcune giocate individuali. Ibra bene, ma per rendere al meglio ha bisogno del solito schema: palla lunga e poi ci penso io. Mentre vedevo la partita mi son posto una domanda: ma dove giocherà Pastore? Al posto di Menez nel 4-3-2-1 (ovvero il tanto amato - dal tecnico reggiano- albero di natale), oppure in un ipotetico 4-2-3-1 nel ruolo che ieri sera ha svolto magistralmente Nenè? Inoltre a questo PSG, sicuramente attrezzato per vincere la Ligue 1, mancano ancora un buon terzino destro ( Maicon?) e un bell'interditore per poter essere competitivo anche in Europa.
Nel Lorient ha disputato  un grande primo tempo il difensore centrale, Ecuelè Mangà, che nella ripresa non è potuto entrare in campo per un risentimento muscolare; la sua assenza ha pesato non poco negli equilibri difensivi dei bretoni. Molto bene, come già scritto in precedenza, Aladierè, discrete anche le prove fornite da  Monnet-Paquet e Traorè.

PAGELLE:
PSG: Douchez 7, Jallet 5, Sakho 4,5, Alex 5, Maxwell 5, Bodmer 4,5 (Nenè 7,5), Verratti 6,5 (Matuidi 6,5), Chantomè 5,5, Menez 5, Lavezzi 6 (Gameiro 5,5), Ibrahimovic 7  All.Ancelotti 5,5

LORIENT: Audard 7, Kone 5,5, Ecuelè-Mangà 7 (Coutadeur 5), Bourillon 5,5, Maraque 6,5, Romao 6, Mvuemba 6,5, Jouffre 6, Monnet-Paquet 7 (Baca s.v.), Traorè 6,5, Aliadierè 7  All. Gourcuff 6,5


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