Feczesin-Vass: Befana in salsa ungherese per le rondinelle |
Calori debuttava in panchina al Rigamonti al cospetto di Menichini, vice-allenatore ai tempi in cui giocava nel Brescia di Mazzone. Una gara,quindi, dal sapore antico, che evocava nella mente dei tifosi bresciani un'epoca d'oro, irripetibile, che mal si concilia con la dura attualità. Brescia, come spesso capita, in piena emergenza in attacco, considerata la cessione -al momento non rimpiazzata- di Juan Antonio e le assenze -per problemi fisici- di Jonathas e Ramos, mentre a centrocampo stupisce la scelta di escludere Cordova in favore di Mandorlini, quest'ultimo schierato (finalmente) nel suo ruolo ideale dopo gli esperimenti da terzino. Ma la sorpresa più grande è il cambio di modulo: dopo aver leggermente modificato l'assetto tattico a Livorno, passando dal 4-3-1-2 al 4-3-2-1, Calori decide di tornare al classicissimo 3-5-1-1, modulo che a Brescia si adottava ai tempi del Brescia mazzoniano, anche se gli interpreti offensivi- e non solo- erano ben differenti ( da Baggio-Toni a El Kaddouri-Feczesin, ne è passata di acqua sotto i ponti).Nuovo modulo e debutto in prima squadra per Caldirola, prelevato in prestito dall'Inter e impiegato come centrale di sinistra in una difesa a tre completata da De Maio in mezzo e Martinez centrale di destra.
La gara contro il Crotone nasconde molte insidie di natura tattica, e non c'è da stupirsi se nei primi dieci minuti,ad eccezzione di una girata di testa di Djuric terminata di poco alta sopra la traversa, la gara non è delle più vivaci. A rendere l'incontro più avvincente e aperto ci pensano le rondinelle al tredicesimo minuto: Zambelli scende impetuosamente sulla fascia destra e crossa nel mezzo, dove El Kaddouri con un tiro sporco ( per non dire "svirgolato") riesce a battere Bindi portando il Brescia in vantaggio. Dopo il gol le rondinelle controllano la gara fino al venticinquesimo, senza rendersi, tuttavia, mai realmente pericolese. I calabresi, inesistenti per almeno metà della prima frazione, risorgono e si rendono pericolosi in almeno quattro circostanze, esaltando- in almeno due occasioni- i riflessi e l'elasticità di "polipo" Arcari. Solo nel finale della prima frazione il Brescia torna a farsi vedere nell'area di rigore avversaria, ma un gol annullato - giustamente- a De Maio per fuorigioco e un'interessante azione di El Kaddouri conclusasi con un brutto tiro alla destra di Bindi, non cambiano il risultato finale del primo tempo. Si va al riposo con le rondinelle in vantaggio di una rete.
Nella ripresa il Crotone è praticamente inesistente e sin dalle prime battute il Brescia, pur non impressionando, dà l'idea di poter tranquillamente portare a casa la vittoria. Dopo diciotto minuti avari di emozioni il Brescia chiude definitavamente l'incontro: Mandorlini, fra i più positivi quest'oggi, mette la palla in mezzo all'area di rigore, Feczesin appoggia fuori dall'area di rigore in direzione del connazionale Vass, che con un potente tiro realizza - grazie alla complicità di un impreciso Bindi- il gol del 2-0. Menichini prova a mischiare le carte inserendo Ristovski e Pettinari in luogo di Mazzotta e De Giorgio, ma i calabresi non si rendono mai realmente pericolosi dalle parti di Arcari. Il punto esclamativo sulla giornata degli uomini di Calori arriva a quindici minuti dal termine: Daprelà compie una grande progressione sulla fascia sinistra e passa la palla a Feczesin, che, dopo un primo rimpallo da parte di un difensore avversario, segna praticamente a porta vuota. L'ungherese torna al gol dopo tempo immemore ( non segnava dal primo ottobre) e chiude definitivamente l'incontro. Nel finale sarà ancora l'ex attaccante dell'Ascoli ad andare vicino al gol, ma Bindi è bravo a farsi trovare pronto nell'occasione.
Vittoria molto preziosa, ottenuta al cospetto di una diretta concorrente. Il lavoro di Calori, volto a dare più pragmatismo e meno estetismo, ha trovato oggi dei significativi riscontri, ma il Crotone visto oggi al Rigamonti non è stato certamente uno sparring partner probante. Al mister biancoblù va dato atto di aver riportato nei ruoli a loro più congeniali Mandorlini e El Kaddouri , oltre a Budel, ritornato a fare il metronomo in mezzo al campo anzichè,come accaduto da ottobre fino a dicembre, da interno sinistro. Molto bene gli esterni, discreta anche la prova di Martinez, da rivedere Caldirola che, comunque, non s'è fatto disprezzare.
Sabato prossimo trasferta difficilissima al Menti di Vicenza, contro una squadra assai diversa rispetto a quella affrontata al Rigamonti nel debutto stagionale: i biancorossi, rigenerati dalla gestione Cagni, sono in serie positiva da otto giornate e non perdono in casa dal quattro ottobre. Restando al motto "meno estetismo, più pragmatismo", un punticino al Menti sarebbe graditissimo, con la speranza di rivedere in terra veneta Jonathas, calciomercato permettendo....
PAGELLE
BRESCIA: Arcari 6,5, Zambelli 7, Martinez 6,5 , De Maio 6, Caldirola 6 , Daprelà 7, Vass 6,5 ('66 Scaglia 6), Budel 7, El Kaddouri 6,5 ('78 Cordova s.v.), Mandorlini 6,5 ('82 Paghera s.v.), Feczesin 6,5. All. Calori 7
CROTONE: Bindi 5,5, Mazzotta 5 ('68 Ristovski s.v.), Checcucci 5,5, Tedeschi 5,5 , Migliore5 , Eramo 5.5 ('58 Maiello 4,5), Galardo 6 , De Giorgio 5 ('68 Pettinari s.v.), Caetano 5,5, Sansone 5, Djuric 6. All. Menichini 5,5
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