tag:blogger.com,1999:blog-71329616643142800222024-03-13T12:15:11.205+01:00IL RENZACCIOIL BLOG DEL CALCIO INTERNAZIONALEAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.comBlogger180125tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-6449580495872350612014-07-30T15:40:00.000+02:002014-07-30T15:42:21.430+02:00Il Renzaccio per "Dietro le quinte", rubrica di "Superscommesse.it"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-9O_5Xqulsjg/U9j0lFRM9QI/AAAAAAAABJM/jmWdEXs-CS8/s1600/lahmcampione.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-9O_5Xqulsjg/U9j0lFRM9QI/AAAAAAAABJM/jmWdEXs-CS8/s1600/lahmcampione.jpg" height="441" width="640" /></a></div>
<b style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;"><br /></b>
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<br /></div>
<b style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;"><br /></b>
<span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">Il prestigioso sito <a href="http://www.superscommesse.it/">Superscommesse.it</a>, piattaforma numero uno in Italia nel campo delle scommesse, in grado di comparare oltre 20.000 eventi al mese quotati da oltre 30 bookmaker on-line, ha presentato il nostro Blog nella rubrica "Dietro le quinte". Ne è nata questa piacevole chiacchierata, che riproponiamo qui sotto. L'intervista "originale", invece, la potete leggere cliccando <a href="http://www.superscommesse.it/notizie/il_renzaccio_-_blog_del_calcio_internazionale-2422.html">qui</a>! Buona lettura!</span><br />
<a name='more'></a><br />
<b style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;"><br /></b>
<b style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;"><br /></b>
<b style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">Buongiorno, come e quando nasce Il Renzaccio – blog di calcio internazionale? </b><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;"> </span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">Il Renzaccio nasce dalla passione sconfinata per il </span><a href="http://www.superscommesse.it/scommesse/calcio/" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">calcio</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">, con una predilezione particolare per quello estero; inoltre, da una “costola” del Renzaccio, è nato un blog completamente dedicato al </span><a href="http://www.superscommesse.it/scommesse/calcio/3-bundesliga.html" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">calcio tedesc</a><u>o</u><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">, da sempre il campionato che seguo con maggiore passione. Dall’inizio del 2014, però, ho accettato con entusiasmo la richiesta inoltratami dagli amici Alfonso Alfano e Paolo Bardelli e sono diventato caporedattore di </span><a href="http://tuttocalcioestero.it/" style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">Tuttocalcioestero.it</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">, il primo sito italiano dedicato totalmente al calcio estero, che si occupa non solo dei principali campionati europei ma anche di quelli meno conosciuti al grande pubblico. Il “Renzaccio” e “Germania Calcio” vivono ancora su Facebook, dove non mancano gli scambi d’opinione con gli amici e appassionati di calcio internazionale.</span><br />
<br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;" />
<b style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">Quali sono le fonti utilizzate per reperire le notizie?</b><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">Internet consente l’accesso ad una moltitudine d’informazioni. I siti che vado a curiosare con maggiore interesse sono quelli ufficiali delle varie leghe e federazioni, oltre alle principali testate sportive. Normalmente, però, cerco sempre notizie attinenti “al campo”: non sono un patito delle dichiarazioni ad effetto e delle infinite telenovelas pallonare. E poi, grazie alla nuove tecnologie, </span><a href="http://www.superscommesse.it/notizie/calcio_in_tv_oggi___le_partite_in_diretta_stasera-2323.html" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">c’è la possibilità di guardarsi una serie infinita di partite</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">, che sono la fonte principale dei miei pezzi sul sito e dei post sulla mia pagina Facebook.</span><br />
<b style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;"><br />Quali sono gli argomenti che possiamo trovare su Il Renzaccio?</b><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">Sul Renzaccio si parla di calcio estero, cercando di trovare anche spunti “goliardici” per non prendersi troppo sul serio. </span><a href="http://it-it.facebook.com/pages/Germania-Calcio-Blog-La-pagina-del-calcio-tedesco/322103284573956" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">Germania Calcio</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">, ovvero la prima community nata su Facebook completamente dedicata al calcio tedesco, si focalizza in maniera totale su quanto propone il calcio teutonico, dalla Bundesliga fino alla Dritte Liga, passando per le imprese della nazionale di Loew.</span><br />
<br />
<b style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">Qual è il campionato estero più affascinante?</b><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">Il cuore dice Bundes ma, oggettivamente, devo dire che la </span><a href="http://www.superscommesse.it/scommesse/calcio/17-premier_league.html" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">Premier League</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;"> è a tutt’oggi il campionato di maggior appeal. La Bundesliga sta comunque facendo passi da gigante: come strutture non ha più nulla da invidiare alla Premier, sotto il profilo del fair-play finanziario è addirittura avanti, ma resta un gradino sotto per quanto concerne la qualità media a livello tecnico delle rose. La scorsa stagione, però, abbiamo vissuto una Liga particolarmente entusiasmante, con l’Atletico del Cholo che ha interrotto l’egemonia di</span><a href="http://www.superscommesse.it/notizie/real_madrid.html" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">Real Madrid</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;"> e </span><a href="http://www.superscommesse.it/notizie/barcellona.html" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">Barcellona</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">; inoltre, il campionato spagnolo regala il maggior numero di top players. Personalmente trovo molto interessanti anche l’Eredivisie e la SuperLiga portoghese, due campionati che fanno riferimento a scuole calcistiche d’elite del vecchio continente. In Sudamerica, invece, seguo con piacere il Brasileirão.</span><br />
<br style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;" />
<b style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">Le migliori formazioni della serie A soffrono in Europa: dove ricercare le cause?</b><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">Principalmente nell’</span><a href="http://www.superscommesse.it/notizie/esclusiva_cucchi___club_e_nazionale__simboli_del_calcio_italiano_in_crisi_-6886.html" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">impoverimento economico, in atto da circa un decennio, dell’"azienda-calcio" dello stivale</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">. Ma si è arrivati a questo grazie anche ad una politica cieca, fatta di stadi fatiscenti, plusvalenze truffaldine e club nostrani ingordi dei soldi dei diritti tv e null’altro. Ed ora, complice anche il difficile quadro economico del nostro paese, sarà dura risalire la china. Anzi, è molto probabile che nei prossimi anni verremo scavalcati da russi e francesi, senza dimenticare i portoghesi che, nonostante dispongano di risorse economiche inferiori, si stanno pericolosamente avvicinando nel ranking Uefa. Servirebbe un deciso cambio di rotta, che, in tutta franchezza non vedo all’orizzonte. E in tal senso, il </span><a href="http://www.superscommesse.it/notizie/fifa_contro_tavecchio__figc_apra_un_inchiesta-7443.html" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">“caso Tavecchio”</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;"> è l’esempio più fulgido, e al tempo stesso tragicomico, di come il nostro calcio non voglia assolutamente cambiare.</span><br />
<br />
<b style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">Quali sono i giocatori delle squadre europee che potremmo vedere presto in Italia?</b><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">I tempi sono cambiati. Ed ora per i nostri club è veramente difficile fare </span><a href="http://www.superscommesse.it/notizie/calciomercato/" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">calciomercato</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;"> e andare ad acquistare il famoso top-player. Difficilmente un calciatore affermato dei principali campionati europei approda in </span><a href="http://www.superscommesse.it/scommesse/calcio/1-serie_a.html" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">Serie A</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">, diventata sempre di più un trampolino di lancio verso i club di maggiore appeal di Premier, </span><a href="http://www.superscommesse.it/scommesse/calcio/6-liga.html" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">Liga</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">, Bundesliga e </span><a href="http://www.superscommesse.it/scommesse/calcio/4-ligue_1.html" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">Ligue 1</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">. Se mi limito agli </span><a href="http://www.superscommesse.it/notizie/i_10_volti_nuovi_del_calciomercato_di_serie_a__chi_sara_il_migliore_acquisto-7446.html" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">ultimi movimenti di mercato</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">, trovo molto interessante gli acquisti di </span><a href="http://www.superscommesse.it/notizie/calciomercato/lazio/de_vrij__si_alla_lazio__ma_si_apre_ad_una_cessione_eccellente-7444.html" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">De Vrij (Lazio)</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;"> e quello di </span><a href="http://www.superscommesse.it/notizie/calciomercato/juventus/" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">Morata (Juventus)</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">, giocatori che possono consacrarsi in Italia prima di fare il grande salto nei top-club europei. Sono molto curioso di vedere cosa combineranno Michu (Napoli) e M’Vila (Inter), calciatori che ho ammirato tantissimo negli scorsi anni, reduci, per motivi diversi (lo spagnolo per problemi fisici, il francese per problemi comportamentali), da una stagione non particolarmente entusiasmante.</span><br />
<b style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;"><br />Italiani all’estero: chi dei nostri connazionali sta facendo bene altrove?</b><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">Il migliore della passata stagione credo sia stato Verratti, autore di un’annata superlativa con il </span><a href="http://www.superscommesse.it/notizie/paris_saint_germain.html" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">Psg</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;"> e fra i pochi a salvarsi nella </span><a href="http://news.superscommesse.it/mondiali-2014/2014/06/disastro-italia-cinque-cause-per-spiegare-la-disfatta-brasiliana-1472/" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">disastrosa spedizione azzurra di Brasile 2014</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">. Restando in casa parigina, da sottolineare la costante crescita di Sirigu, confermatosi nell’ultima stagione come uno dei migliori portieri del panorama europeo. Molto bene, a mio avviso, anche Fabio Borini, fra i principali artefici della miracolosa salvezza del Sunderland e giocatore che, personalmente, trovo decisamente sottovalutato. Una menzione particolare anche per Graziano Pellè, capace di timbrare il cartellino con regolarità disarmante nell’ultima Eredivisie ed atteso, ora, alla conferma in Premier League con la maglia del </span><a href="http://www.superscommesse.it/notizie/southampton.html" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">Southampton</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">. Discrete anche le prove offerte da Piovaccari (Steaua Bucarest), Donati (Bayer Leverkusen, ottimo girone d’andata prima di calare vistosamente nel girone di ritorno), Santon (Newcastle) e Caldirola (Werder Brema). Quest’anno, invece, tutti gli occhi saranno puntati su Ciro Immobile, al debutto con la maglia del </span><a href="http://www.superscommesse.it/notizie/borussia_dortmund.html" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">Borussia Dortmund</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">: i primi mesi non saranno certamente semplici (il gioco di Klopp richiede tempi di apprendimento abbastanza lunghi) ma, nel lungo periodo, credo possa far bene con la maglia dei Vice-campioni di Germania.</span><br />
<br />
<b style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">Vogliamo concludere l’intervista con un pronostico: quale sarà la squadra rivelazione della prossima stagione di Serie A? Quale invece quella che deluderà di più?</b><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">Fare un pronostico a fine luglio, con davanti ancora un mese di mercato, lo trovo molto, molto complicato. Mi butto. Come possibili sorprese, indico </span><a href="http://www.superscommesse.it/notizie/cagliari.html" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">Cagliari</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;"> e </span><a href="http://www.superscommesse.it/notizie/atalanta.html" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">Atalanta</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">: i sardi stanno agendo sul </span><a href="http://www.superscommesse.it/notizie/calciomercato/" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">mercato</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;"> in maniera oculata, assecondando le richieste di Zeman; i lombardi hanno mantenuto l’asse portante degli ultimi anni ed hanno inserito alcune pedine molto interessanti come Zappacosta, D’Alessandro e Biava. Le possibili delusioni, invece, potrebbero essere il </span><a href="http://www.superscommesse.it/notizie/genoa.html" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">Genoa</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;"> e il </span><a href="http://www.superscommesse.it/notizie/verona.html" style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; outline: 0px; text-align: center;">Verona</a><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">, che hanno ancora più di trenta giorni per completare la rosa e quindi potrebbero smentire clamorosamente questa “infausta” previsione. </span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;"><br /></span>
<a href="http://www.superscommesse.it/notizie/il_renzaccio_-_blog_del_calcio_internazionale-2422.html">Superscommesse.it</a><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;"><br /></span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-61130483012262353542014-01-19T22:49:00.001+01:002014-01-19T22:49:18.994+01:00Ajax-PSV Eindhoven 1-0 : Sigthórsson regala la vittoria ai lancieri, PSV in netta ripresa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-t6zvwgK0Yb0/UtxH_GT0KeI/AAAAAAAABF4/YeBvak-scnY/s1600/11ajax.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-t6zvwgK0Yb0/UtxH_GT0KeI/AAAAAAAABF4/YeBvak-scnY/s1600/11ajax.jpg" height="342" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">EREDIVISIE</strong> – Dopo la lunga pausa natalizia, torna l<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">‘Eredivisie</strong> ed offre agli appassionati la sfida che, negli ultimi vent’anni, ha deciso spesso le sorti del campionato olandese: <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ajax-PSV</strong>. La classifica parla chiaro: l’<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ajax</strong>, complice un significativo +11, parte nettamente favorito, anche se i match dopo la pausa natalizia sono sempre da prendere con le pinze, specie se l’avversario è il PSV. Moduli speculari per i due tecnici che optano per l’abituale ( a quelle latitudini) 4-3-3:<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">de Boer</strong>, tecnico dei lancieri, decide per <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Blind</strong> mediano davanti alla difesa, Serero e Klaassen interni, mentre il terzetto offensivo è composto da Schone, Sigthórsson e Fischer, con buona pace del deludente <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Bojan</strong>, giustamente relegato in panchina; <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Cocu</strong>, invece, butta nella mischia dal primo minuto Ruiz, ala offensiva arrivata a Eindhoven pochi giorni fa, che compone il tridente offensivo con Locadia e Depay.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Il ritmo della partita è decisamente intenso sin dalla prime battute, ma bisogna attendere undici minuti per assistere alla prima occasione da gol: ficcante ripartenza dell’Ajax orchestrata da <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Fische</strong>r, bravo a superare alcuni giocatori avversari e a servire la palla a <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Schone</strong>, che controlla bene ma conclude malamente da posizione favorevole. Scampato il pericolo, il PSV si sveglia e prende in mano il controllo dell’incontro. Al quarto d’ora, <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Locadia</strong> è bravo ad approfittare di un’incertezza di <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Veltman</strong>, ma il suo tiro termina fuori di poco alla sinistra di Cillessen. Un minuto dopo, <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Maher</strong> reclama per un fallo commesso ai suoi danni da Veltman, l’arbitro, però, non ravvede gli estremi per concedere il calcio di rigore a favore dei <em style="border: 0px; font-weight: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Boeren</em>. Dopo una “quasi-occassione” per l’Ajax ( superba palla di Sigthórsson per l’inserimento di Klaassen, che non aggancia la sfera per un non nulla), il PSV va vicinissimo al vantaggio al ventitreesimo al termine di una concitata azione per vie centrali, con Locadia che conclude di destro in controbalzo senza inquadrare la porta per pochissimi centimetri. Tre minuti soltanto ed è nuovamente la squadra di Eindhoven a sfiorare il gol: Maher serve una splendida palla dalla sinistra, <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Depay</strong>, in spaccata, conclude di poco a lato a <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Cillessen</strong> battuto. Il dominio dei Boeren è imbarazzante. Passano solo sessanta secondi ed è il turno di <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ruiz</strong>, che sfiora il primo gol in maglia <em style="border: 0px; font-weight: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Boeren</em> con un sinistro ad incrociare sul secondo palo. L’Ajax è in bambola, ma la squadra di Cocu non ne approfitta. Al trentatreesimo, <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Depay</strong> si incunea in area di rigore, conclude di destro al limite dell’area piccola trovando l’opposizione di Cillessen, bravissimo a respingere di piede. In chiusura di primo tempo, dopo trenta minuti di dominio Boeren, l’Ajax sfiora il gol con <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Serero</strong> che, servito splendidamente da <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">van Rhijn,</strong> conclude di collo pieno senza centrare lo specchio per pochissimi centimetri.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
La ripresa prende avvio con gli stessi effettivi. Ma la musica, però, è completamente diversa. L’Ajax torna in campo decisamente più vivace ed aggressivo, deciso a guadagnare quei tre punti che le consentirebbero di restare agganciato – a pari merito con il Vitesse – alla vetta della classifica. Al quarto minuto, <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">van Rhijn</strong> apre per <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Schone</strong> che, a sua volta, la mette in mezzo per Sigthórsson, anticipato da un perfetto intervento in estirada di Rekik. Quattro giri di lancette ed è<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Klaassen</strong> a farsi notare con un potente tiro dalla media distanza, <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Zoe</strong>t, però, agguanta la sfera. I lancieri tengono costantemente il pallone fra i piedi, senza, tuttavia, creare grattacapi alla porta avversaria. Al diciottesimo, in un momento di “stanca” dell’incontro, la squadra di casa sblocca il risultato: <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Moisander</strong> apre a destra per <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Schone</strong>, il danese – con uno splendido tocco al volo di prima intenzione – si inventa un assist superbo per <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Sigthórsson</strong>, che batte Zoet con colpo di testa a “volo d’angelo” e fa esplodere di gioia l’Amsterdam Arena. Un gol bellissimo per preparazione, esecuzione e finalizzazione: chapeau!. Il gol subito stordisce gli ospiti. L’Ajax, nello spazio di cinque minuti, crea tre palle gol: al ventitreesimo, <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Fischer</strong> supera come birilli tre difensori avversari, arriva sul fondo e mette in mezzo il pallone, ma nessun compagno riesce a correggere in rete; al venticinquesimo, <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Sigthórsson</strong> lascia partire un potente destro all’interno dell’area di rigore e costringe <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Zoet</strong> ad una difficile ( e spettacolare) deviazione in corner, mentre un minuto più tardi è<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Klaassen</strong> a sfiorare il raddoppio con una pregevole conclusione di destro che termina sull’esterno della rete. Negli ultimi dieci minuti, la squadra ospite guadagna metri, ma si rende pericolosa solo al novantesimo con <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Willems</strong>, autore di un cross (a palombella) dalla sinistra che attraversa pericolosamente l’intero specchio della porta prima di essere deviato in corner da <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Moisander</strong>.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Vitoria preziosa, ma non del tutto meritata, per l’<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ajax</strong>, che mantiene la vetta della classifica in coabitazione con il <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Vitesse</strong>. Gara double-face: primo tempo completamente in mano al <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">PSV</strong>, capace di creare tantissime occasioni da gol, ma incapace, al tempo stesso, di concretizzarne almeno una; ripresa dominata dall’Ajax, bravo, a differenza degli avversari, a concretizzare la terza occasione da gol occorsagli durante il match. Tuttavia, nonostante la sconfitta patita contro una rivale storica come l’Ajax, <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Cocu</strong> può tirare un lievissimo sospiro di sollievo e guardare con rinnovato ottimismo al futuro: se i Boeren ripeteranno, anche solo in parte, il primo tempo dell’Amsterdam Arena, il prossimo anno giocheranno ancora le coppe europee. E per essere un anno di profonda rifondazione, segnata da un deciso ringiovanimento della rosa, potrebbe (anche) andar bene così.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<a href="http://www.tuttocalcioestero.it/2014/01/19/ajax-psv-eindhoven-1-0-sigthorsson-regala-la-vittoria-ai-lancieri-psv-netta-ripresa/49746">TUTTOCALCIOESTERO.IT</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-1728189571828237612014-01-12T21:59:00.002+01:002014-01-12T22:20:13.963+01:00Benfica – Porto 2-0 – Nel nome del grande Eusebio, le Aguias riconquistano l’ “O’Clasico” dopo quattro anni<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-raZ7O7peLaw/UtMA0MpB-7I/AAAAAAAABEU/rLykFHgbCfI/s1600/benifca-porto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-raZ7O7peLaw/UtMA0MpB-7I/AAAAAAAABEU/rLykFHgbCfI/s1600/benifca-porto.jpg" height="426" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div style="border: 0px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
BENFICA – PORTO 2-0 - Ci sono partite immortali, che destano interesse al di là della posta in palio, della classifica e di qualsiasi aspetto (morboso) del tanto vituperato <em style="border: 0px; font-weight: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">calcio-business</em>. Se poi una di queste si disputa con le due contendenti in lotta per il titolo, in una clima, oltretutto, di grande commozione per la scomparsa di uno dei più grandi calciatori della storia del calcio, l’intensità e la spettacolarità dal match sono garantite. Benfica-Porto, definito da tutti “<em style="border: 0px; font-weight: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">O’Clasico</em>“, non è mai un incontro banale. E quest’anno, con le squadre appaiate in vetta a giocarsi il platonico titolo di campione d’inverno, e unite nel ricordo del grande Eusebio, i crismi per assistere ad un grande spettacolo ci sono tutti. <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Jorge Jesus</strong>mette in campo le <em style="border: 0px; font-weight: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Aguias</em> con il classico 4-1-3-2, anche se la posizione di Matic – quasi in linea con <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Enzo Perez</strong> – è decisamente più alta rispetto al solito, tanto che lo schema appare molto più simile ad un 4-4-2 molto offensivo, con Markovic e <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Gaitan</strong> ad agire sugli esterni. Gli ospiti, invece, si schierano con un 4-2-1-3 dove non viene incluso, per l’ennesima volta, Defour, a cui ormai viene preferito sistematicamente Carlos Eduardo (giocatore con caratteristiche decisamente più offensive del belga).<br />
<a name='more'></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-LbqLxYyCmb4/UtMGsSfl0nI/AAAAAAAABE0/bZ_VvLSRVpU/s1600/Bne.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-LbqLxYyCmb4/UtMGsSfl0nI/AAAAAAAABE0/bZ_VvLSRVpU/s1600/Bne.jpg" height="225" width="400" /></a></div>
<div style="border: 0px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Avvio di partita dalle emozioni decisamente forti: lo stadio omaggia la <em style="border: 0px; font-weight: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">“Pantera Negra”</em> con una coreografia da brividi, mentre i calciatori del <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Benfica</strong> hanno scritto sulla maglia il nome del grande <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Eusebio</strong> anziché il loro cognome. La commozione è tanta. In campo, come sugli spalti. Il fischio d’inizio dalla terna arbitrale scioglie pubblico e giocatori, immersi in un sincero e surreale silenzio durante il minuto di raccoglimento in onore del più grande calciatore portoghese di tutti i tempi. La prima occasione, al terzo, capita sui piedi di <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Lucho</strong>, che non impensierisce <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Oblak</strong>. Il Benfica si fa preferire, ma è il<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Porto</strong>, cinque minuti più tardi, a mettere in apprensione la retroguardia locale; il cross di<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Carlos Eduardo</strong>, però, attraversa tutta l’area di rigore senza che venga deviato in rete da Jackson Martinez. Al tredicesimo, il Benfica passa in vantaggio: rapida transizione delle Aguias, <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Markovic</strong> – sulla trequarti – serve uno splendido filtrante per l’accorrente <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Rodrigo</strong>, che sbuca alle spalle di <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Danilo</strong> e batte <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Helton</strong> con un possente sinistro sul primo palo ( tiro imparabile, ma la posizione fra i pali dell’estremo brasiliano lascia molto a desiderare). Il gol mette la ali al Benfica, dominatore assoluto del match. Dopo due tiri (velleitari) dalla distanza di un impreciso Lima, i padroni di casa vanno vicinissimi al raddoppio al trentaquattresimo: <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Maxi Pereira</strong> effettua una sciabolata a tagliare l’intero rettangolo di gioco, Helton, però, è bravo ad uscire fuori dall’area di rigore e ad anticipare <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Gaitan,</strong> ormai lanciato – senza nessun ostacolo dinnanzi a sé – verso la porta dei Dragoes. Nel finale di frazione, si rivede il <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Porto</strong>. La squadra di <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Fonseca</strong>, complice anche un fisiologico calo del Benfica, guadagna metri e, all’ultimo minuto, va vicinissima al gol del pareggio con<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Jackson Martinez</strong> che, servito da un bel cross dalla sinistra di <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Licà,</strong> anticipa in estirada il portiere avversario, ma non trova lo specchio della porta.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-uXyzL_Hzq4Y/UtMG1VHKQFI/AAAAAAAABE8/S_qFI124u_A/s1600/beniffff.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-uXyzL_Hzq4Y/UtMG1VHKQFI/AAAAAAAABE8/S_qFI124u_A/s1600/beniffff.jpg" height="217" width="400" /></a></div>
<div style="border: 0px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Avvio di ripresa senza nessuna novità negli uomini in campo: le due squadre, si presentano con gli stessi effettivi della prima frazione. La prima occasione, così come avvenuto nel primo tempo, è per i dragoni che, al quarantottesimo, guadagnano un calcio di punizione da posizone decisamente invitante: la potente esecuzione di <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Carlos Eduardo</strong>, però, è indirizzata sul palo di competenza di <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Oblak</strong>, che fa sua la sfera senza problemi. Passano solo tre minuti ed è il <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Benfica</strong>a farsi pericolosissimo con <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Markovic</strong>, che chiude una rapida transizione con un potente destro sul primo palo su cui si fa trovare pronto <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Helton</strong>, bravo a deviare sul fondo. Dal corner susseguente, i capitolini protestano giustamente per un evidente fallo di mano commesso da <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Mangala,</strong> che blocca un colpo di testa di <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Matic</strong> indirizzato verso lo specchio della porta. Ma la giustizia, si sa, è spesso (non sempre, purtroppo) divina. E dopo trenta secondi dalla mancata concessione del rigore, da un nuovo calcio d’angolo eseguito dal lato opposto, la squadra di casa raddoppia: <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Enzo Perez</strong> calcia dalla bandierina, <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Garay</strong> anticipa Mangala ( proprio l’autore del fallo di mano) e Helton (autore della solita uscita a farfalle) ed insacca con un possente colpo di testa. Il <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">da Luz</strong> esplode in un urlo liberatorio e rivede la concreta possibilità di far suo, dopo quattro anni, il match contro gli odiati dragoni. Due giri di lancette e Fonseca opta per un cambio: fuori Licà, dentro<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Quaresma</strong>. L’ex interista, dopo solo centoventi secondi dall’ingresso in campo, si fa ammonire per un brutto fallo ai danni di <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Matic</strong>, suscitando le ire del pubblico di fede capitolina. Al quarto d’ora, i padroni di casa sciupano una ghiottissima occasione per chiudere anzitempo il match: <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Rodrigo</strong> approfitta di una colossale dormita di uno stordito Mangala, si ritrova a tu per tu con Helton ma calcia clamorosamente alto sopra la traversa. Le <em style="border: 0px; font-weight: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Aguias</em> continuano a dominare la scena. Al ventiduesimo, <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Gaitan</strong> effettua un traversone dalla sinistra, <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Matic</strong> anticipa tutti con un possente stacco di testa che, però, termina alto sopra la traversa. Le speranze di rimonta dei dragoni, si spengono definitivamente cinque minuti più tardi: <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Danilo</strong> viene spinto leggermente da Garay all’interno dell’area di rigore ed accentua notevolmente la caduta, guadagnandosi il secondo cartellino giallo. L’ultimo quarto d’ora, caratterizzato dal grande agonismo e dalle continue interruzioni per i ripetuti falli commessi da entrambe le squadre, non riserva grandi emozioni.</div>
<div style="border: 0px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Il Benfica, dopo quattro lunghissimi anni, torna a vincere l’ <em style="border: 0px; font-weight: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">“O’Clasico</em>“. E lo fa nel nome del grande Eusebio, commemorato nel migliore dei modi dalle ventidue <em style="border: 0px; font-weight: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Aguias</em> in campo. La squadra di <em style="border: 0px; font-weight: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Jesus</em>, infatti, porta a casa tre punti assolutamente meritati, trascinata da un <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Markovic</strong> irresistibile (senz’ombra di dubbio il migliore in campo) e da un Matic – giocatore che sa abbinare quantità e qualità come pochi altri nell’intero panorama europeo – come al solito monumentale. Il Porto, schierato in campo con un atteggiamento forse un po’ troppo offensivo ( <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Defour</strong> sarebbe stato probabilmente più utile a livello tattico del pur discreto Carlos Eduardo), chiude il girone d’andata al terzo posto, posizione che oggettivamente merita: le due squadre capitoline (Benfica primo, <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Sporting Lisbona</strong> secondo), infatti, hanno messo in mostra un’organizzazione di gioco migliore, aiutate (anche) dalla guida tecnica di due allenatori più navigati del promettente <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Fonseca,</strong> giunto quest’anno a <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Oporto</strong> dopo il miracolo <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Paços</strong> ed apparso un po’ confuso nella gestione dei campioni portoghesi in carica. Oggi, però, era il giorno del <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Benfica.</strong> E onestamente, era giusto fosse così.</div>
<div style="border: 0px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">TABELLINO E PAGELLE</strong></div>
<div style="border: 0px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
BENFICA : Oblak 6 , Maxi Pereira 6,5 , Luisão 6 , Garay 7,5 ( Jardel s.v.) , Siqueira 6 , Matic 7 , Enzo Pérez 6,5 , Markovic 7,5 Gaitán 6, Rodrigo 6,5 (Amorim s.v.), Lima 5</div>
<div style="border: 0px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
PORTO: Helton 5 Danilo 4 Otamendi 6 Mangala 4,5 Alex Sandro 5,5 , Fernando 5,5 Lucho 5 (Josuè s.v.) Carlos Eduardo 6 Licá 6 (Quaresma 5,5) Jackson 5,5 Varela 5</div>
<div style="border: 0px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
RETI – Rodrigo 13′, Garay 53′</div>
<div style="border: 0px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
AMMONITI – Benfica: Perez Matic Porto: Quaresma, Martinez, Fernando, Mangala</div>
<div style="border: 0px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
ESPULSI – Danilo (Porto, doppia ammonizione)</div>
</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
PER----> <a href="http://www.tuttocalcioestero.it/2014/01/12/benfica-porto-2-0-nel-nome-del-grande-eusebio-le-aguias-riconquistano-l-oclasico-dopo-quattro-anni/49333">TUTTOCALCIOESTERO.IT</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-4866602313724216182013-12-22T00:45:00.000+01:002013-12-22T00:45:04.978+01:00Mondiale per Club: dopo undici anni, il Bayern torna sul tetto del mondo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-C-89lgjsYgI/UrYn5aL9yII/AAAAAAAABAM/dMv_Z3x_7sA/s1600/bayern-casablanca-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="438" src="http://1.bp.blogspot.com/-C-89lgjsYgI/UrYn5aL9yII/AAAAAAAABAM/dMv_Z3x_7sA/s640/bayern-casablanca-1.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">MONDIALE PER CLUB, BAYERN – RAJA CASABLANCA 2-0</strong> – Doveva essere Bayern – Atl.Mineiro, ovvero Germania-Brasile; è stato, invece, Bayern – Raja Casablanca. La “colpa”, se così si può dire, è stata tutta dei brasiliani, incredibilmente sconfitti dalla compagine marocchina in semifinale e messi in seria difficoltà anche oggi dal <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Guangzhou</strong>, battuto solo all’ultimo minuto nella finalina per il terzo posto. <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Guardiola</strong> propone la “solita” linea difensiva a quattro composta da <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Rafinha</strong>, <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Boateng</strong>, <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Dante</strong> e <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Alaba</strong>, mentre a centrocampo – confermato <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Lahm</strong> nel ruolo di frangiflutti – propone come intermedi <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Kroos</strong> e T<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">hiago</strong>, giocatori abilissimi nel palleggio; davanti, invece, viene proposto <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Muller</strong> nel ruolo di “<em style="border: 0px; font-weight: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">finto nueve</em>“, con buona pace di<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Gotze</strong> e <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Mandzukic</strong> che si accomodano in panchina.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
La squadra tedesca parte subito forte, crea due occasioni con <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Shaqiri</strong> (respinge con i pugni Askri) e Kroos ( tiro potente dalla distanza parato in due tempi dal portiere locale) e costringe i marocchini sulla difensiva. Al quarto minuto, però, il<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Raja</strong> si fa vivo in contropiede con <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Iajour</strong> che, complice un disattento <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Dante</strong>, entra in area ma calcia sull’esterno della rete. Passa solo un minuto e <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Dante</strong> si fa perdonare con gli interessi: calcio d’angolo dalla destra di S<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">haqiri,</strong> <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Boateng</strong>spizza di testa dal limite dell’area e serve il brasiliano che, nell’atipica posizione di centravanti, aggancia la sfera, la sistema sul piede destro e lascia partire una sassata su cui nulla può l’estremo difensore avversario; i giocatori africani protestano per una presunta posizione irregolare di Dante, ma le immagini televisive danno ragione al direttore di gara e mettono in luce il pessimo movimento difensivo della retroguardia di <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Benzarti</strong>. Il <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Raja</strong> esce dal campo, mentre Il <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Bayern</strong> domina in lungo e in largo mettendo costantemente in difficoltà la retroguardia marocchina. Dopo un paio di palle-gol non nitidissime, il Bayern sfiora il gol al diciottesimo con <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Alaba</strong>, ma la conclusione dell’austriaco, servito splendidamente a rimorchio da Muller, viene neutralizzata in due tempi da <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Askri</strong>.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Sul ribaltamento di fronte, il Raja si rende insidioso con Iajour, autore di un tiro che viene facilmente neutralizzato da<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Neuer</strong>. Dopo centoventi secondi dallo scampato pericolo, il <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Bayern</strong> raddoppia: palla a rimorchio di <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Alaba</strong> per <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Thiago</strong>, che lascia partire un preciso piatto destro che s’infila nell’angolino sul palo più lontano. Il dominio dei campioni d’Europa è imbarazzante, ed è testimoniato (anche) dal domino nel possesso della palla (80% contro il 20% degli avversari). Per annotare una palla-gol, però, bisogna aspettare il trentatreesimo: calcio d’angolo dalla sinistra di <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ribery</strong> su cui s’avventa con un possente stacco di testa il solito <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Dante,</strong> il pallone, però, si spegne di poco altro sopra la traversa. Un solo giro di lancette ed è il turno di <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Shaqiri</strong>, bravissimo a superare un avversario, portarsi la sfera sul sinistro e lasciare partire un insidioso tiro che costringe <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Askri</strong> ad una difficile deviazione in corner. Dopo aver sfiorito il gol, il Bayern rischia grosso al trentaseiesimo: Neuer sbaglia il rinvio e serve la sfera a <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Chtibi</strong>, il calciatore marocchino – leggermente ostacolato da Dante – fallisca clamorosamente mancando lo specchio della porta. La squadra di <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Guardiola</strong> reagisce immediatamente e, dopo solo un minuto, va vicina al tris con <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Thiago</strong>, che calcia a lato da buona posizione. Nel finale di frazione, timide proteste bavaresi per un presunto fallo in area di rigore ai danni di Ribery, il signor <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Meira Ricci,</strong> però, non ravvede gli estremi per concedere il calcio di rigore.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Il secondo tempo prende avvio con un<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Raja</strong> più aggressivo, favorito anche dall’atteggiamento decisamente più morbido del <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Bayern</strong>. La prima “mezza-occasione” è però della squadra tedesca, ma <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Muller</strong> controlla male una bellissima sventagliata di <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Thiago</strong> e si fa stoppare in area di rigore dai difensori avversari. Al cinquantaseiesimo, il Raja costruisce la prima nitidissima palla-gol dell’incontro: <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">El Hachimi</strong> scende bene sulla fascia e mette una bella palla in mezzo per lo stacco di testa di <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Iajour</strong>, che colpisce con forza il pallone senza però angolare la direzione del colpo di testa; per <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Neur</strong> è un gioco da ragazzi agguantare la sfera. Cinque minuti più tardi, il <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Bayern</strong> colpisce la traversa con <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Shaqiri</strong> che, al limite dell’area piccola, non concretizza nel migliore dei modi uno splendido invito dalla destra di <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Lahm</strong>. Solo sessanta secondi ed è nuovamente il <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Raja</strong> a rendersi pericoloso, il tiro di <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Moutouali,</strong> però, si perde alto sopra la traversa. La gara perde d’intensità. Il Bayern controlla il match, mentre il Raja, forse stanco dall’impegno profuso in avvio di frazione, sembra accontentarsi del modesto passivo inflittogli dalla compagine tedesca. Negli ultimi dieci minuti, il Raja sfiora il gol in due occasioni, prima con Moutouali ( che fallisce a porta vuota un comodo tap-in susseguente ad un miracolo di Neuer su Madibè) e poi - complice un buco a a metà campo di <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Boateng</strong> – con il subentrato <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Kachani</strong> che, in contropiede, si fa arginare da Dante e calcia centralmente per la facile presa di Neuer.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Nei minuti di recupero non accade più nulla di significativo. Il <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Bayern</strong>, a distanza di undici anni dal trionfo di Tokio, torna sul tetto del mondo e porta a casa il quinto trofeo di un indimenticabile <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">2013</strong> ( Bundes, Coppa di Germania, Coppa dei Campioni, Supercoppa Europea e Mondiale per Club). Vittoria annunciata e assolutamente meritata, anche se nel secondo tempo la squadra bavarese non si è espressa sugli abituali livelli. Il vero obiettivo stagionale è senz’altro un altro: vincere per il secondo anno consecutivo la Champions. L’ultima squadra a riuscire nell’impresa fu, più di vent’anni fa, il Milan di <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Sacchi</strong>, una squadra che ha segnato in maniera indelebile la storia di questo sport. Questo Bayern, forse troppo lezioso, ma comunque terribilmente solido e dominante, ha tutte le carte in regola per eguagliare e, perché no, superare l’impresa di quel <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Milan</strong>. Il vero obiettivo, d’altronde, è ripetere le gesta del grande Bayern di <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Beckenbauer</strong>, compagine capace di conquistare ben tre <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Champions</strong> consecutive.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-4482224104095508722013-12-12T00:18:00.003+01:002013-12-12T00:29:30.604+01:00Champions League - Milan-Ajax 0-0: le pagelle.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-kLQd4LVwzTM/UqjyeVpQ8BI/AAAAAAAAA_A/7qCJPLJEoac/s1600/cl-roundup6-mittwoch-600.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="370" src="http://4.bp.blogspot.com/-kLQd4LVwzTM/UqjyeVpQ8BI/AAAAAAAAA_A/7qCJPLJEoac/s640/cl-roundup6-mittwoch-600.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"></strong></div>
<a name='more'></a><strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">MILAN</strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
ABBIATI: Non è in perfette condizioni fisiche. Eppure gioca un match stupendo, risultando oltremodo decisivo con almeno tre interventi provvidenziali. Saracinesca. VOTO: 7,5</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
DE SCIGLIO: Che partita! Prova superba del giovane terzino italiano: puntuale, mai banale, gioca con personalità senza eccessi agonistici. Il futuro è adesso VOTO: 7</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
BONERA: E se fosse lui la pedina difensiva che mancava a questo Milan? Gara eccellente del calciatore bresciano, che non sbaglia un colpo e guida magistralmente il reparto arretrato. Autoritario. VOTO: 7</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
ZAPATA: Malissimo quando imposta, si fa valere nel gioco aereo. Nel secondo tempo si riscatta parzialmente giocando una buona gara. Sufficienza stiracchiata VOTO: 6</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
CONSTANT: Se dalle parti di De Sciglio non si passa, da quelle dell’ex clivense si affonda che è un piacere. D’accordo, Van Rijhn è un brutto cliente, e anche Schone si fa “sentire” da quelle parti. Ma il giocatore della Guinea non brilla certo per presenza e sicurezza. Negativo. VOTO: 5,5</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
MONTOLIVO: Piange la Madonna di Caravaggio, O, meglio, fa piangere i tifosi rossoneri. Entra in maniera sconsiderata su Poulsen, lascia in dieci i suoi e mette a serio rischio la qualificazione agli ottavi. O capitano, no capitano. VOTO: 4</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
DE JONG : Gara di grande sacrificio e sofferenza. Diga davanti alla difesa, mette in campo la grinta e l’esperienza giuste per portare a casa l’ambita qualificazione. Granitico. VOTO: 6,5</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
MUNTARI: Poca, pochissima qualità. Ma tanta, tantissima quantità. E oggi, onestamente, era quello che serviva alla squadra di Allegri. Combattente. VOTO: 6</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
EL SHAARAWY: Rientra dopo tanto tempo. Ma la sua gara, complice l’espulsione di Montolivo, dura solo venti minuti. Sacrificato per il supremo bene tattico. VOTO: n.g. SUB.—-> POLI: Entra a freddo dopo il rosso rifilato a Montolivo: tanta generosità, ma tanti, forse troppi, errori in appoggio. Pasticcione. VOTO: 5</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
KAKA: Non è serata per piedi vellutati, ma il brasiliano dà comunque il suo contributo con personalità e altruismo. Da lui, però, ci si attende un apporto maggiore VOTO: 5,5 SUB.—> MEXES: Gioca gli ultimi dieci minuti. VOTO: n.g.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
BALOTELLI: Si può dare un voto alto ad un attaccante che non segna, non fa assist e non impegna mai seriamente il portiere avversario? Sì, se questo giocatore, con la squadra ridotta in dieci, si batte come un leone, torna a dar man forte in difesa e dimostra una notevole intelligenza tattica. Preziosissimo. VOTO: 7</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
AJAX</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
CILLESSEN: Spettatore non pagante. Di fatto, non è mai impegnato. VOTO: n.g.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
VAN RHIJN: Scende costantemente sulla destra, mettendo in luce tutti i difetti in fase difensiva di Costant (che non dimentichiamocelo nasce mezzala). Dominatore della fascia. VOTO: 6,5</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
DENSWIL: Gioca con personalità. Si fa notare anche in fase offensiva, anche se la precisione non è certo quella di un numero dieci. Dietro, invece, non è particolarmente sollecitato. Prospetto. VOTO: 6,5</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
MOISANDER: Il Milan gioca arroccato dietro, in difesa del punticino che vale gli ottavi. Lui, di conseguenza, trascorrere una serata di relativa tranquillità. Ordinaria amministrazione. VOTO: 6</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
BLIND: Torna nell’antico ruolo di terzino ( <em style="border: 0px; font-weight: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">ndr</em>: in Eredivisie sta giocando prevalentemente da mediano) e garantisce corsa e carattere. Nel finale dà vita ad alcuni corpo a corpo con Balotelli. Solido. VOTO: 6,5</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
KLAASEN: Lo trovi ovunque: parte mezzala, si rende pericoloso in un paio di circostanze e si conferma giocatore dal futuro garantito. Peccato, però, che la mira non sia sempre delle migliori. Moto perpetuo VOTO: 6,5</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
POULSEN: Esce dopo un primo tempo tutto sommato positivo: colpisce un palo, tocca moltissimi palloni in fase d’impostazione e “provoca” l’espulsione di Montolivo. Nel finale di primo tempo battibecca troppo con Balotelli, e de Boer lo lascia negli spogliatoi. Lo si conosce. VOTO: 6 SUB.:—> HOESEN: Entra nella ripresa e si riprende prezioso con un paio di palle a rimorchio. Troppo poco, però, per meritarsi la sufficienza. VOTO: 5</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
SERERO: Non brilla, ma non commette errori. Gioca scolasticamente e si guadagna la pagnotta. VOTO: 6 SUB.—> VAN DER HOORN: Gioca solo gli ultimi seicento secondi, senza lasciare traccia. VOTO: n.g.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
SCHONE: Pratico, tecnico, mai banale. Bene anche nel secondo tempo, quando abbassa il suo raggio d’azione. Utile. VOTO: 6,5</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
BOJAN: “Chi è costui? Io, non lo conosco”. Inutile, mai pericoloso, una palla al piede per i lancieri. Dove è finito il giocatore della cantera catalana? Desaparecidos VOTO: 4,5 SUB.—–> SIGBORSSON: Rientra in campo dopo quattro settimane di stop. E visto il Bojan di stasera, è stato un bene per il Milan. Nei venti minuti di spazio concessogli, prova a dire la sua. Troppo poco, però, per esprimere un giudizio VOTO: n.g.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
FISCHER : Spina nel fianco della difesa rossonera, sfiora il gol in un paio di circostanze. Insidiosissimo. VOTO: 6,5</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<a href="http://www.tuttocalcioestero.it/2013/12/12/milan-ajax-0-0-le-pagelle/46522">http://www.tuttocalcioestero.it/2013/12/12/milan-ajax-0-0-le-pagelle/46522</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-51160139782852982362013-12-10T13:05:00.003+01:002013-12-10T13:07:36.863+01:00Seedorf ad un bivio: campo o panchina?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-azZUPRkkmWY/UqcDev1j5RI/AAAAAAAAA-w/fEBhF6roRzc/s1600/seedorf_oswaldodeoliveira_botafogo_sspress_95.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="404" src="http://4.bp.blogspot.com/-azZUPRkkmWY/UqcDev1j5RI/AAAAAAAAA-w/fEBhF6roRzc/s640/seedorf_oswaldodeoliveira_botafogo_sspress_95.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">CLARENCE SEEDORF -</strong> Cosa farà da “grande” Clarence Seedorf? Domenica, al termine del vittorioso match contro il<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Criciuma</strong>, l’olandese non ha garantito la permanenza nel <em style="border: 0px; font-weight: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Fogão</em>, ma ha altresì dichiarato che, essendo legato da un contratto fino a giugno 2014, potrebbe restare nel club della <em style="border: 0px; font-weight: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Estrela Solitária</em>. Il dilemma, ora, è legato al ruolo che andrà a ricoprire l’ex calciatore dell’<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ajax.</strong> </span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Secondo alcuni siti brasiliani, l’olandese sarebbe stato addirittura corteggiato dal<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Flamengo</strong>, altra squadra di Rio e rivale dello stesso Botafogo, anche se l’ipotesi pare di difficile realizzazione. Dall’<strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Olanda</strong>, invece, rimbalza un’altra voce: secondo il sito <em style="border: 0px; font-weight: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Voetbalreporter.com</em>, Clarence sarebbe in predicato di sostituire <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Oswaldo de Oliveira</strong> sulla panchina dello stesso <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Botafogo.</strong> Il tecnico brasiliano, infatti, ha già annunciato che lascerà il <em style="border: 0px; font-weight: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Fogão: </em>nel suo futuro ci sarebbe la panchina del <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Santos.</strong></span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-size: 13px; line-height: 19px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Seedorf</strong> ,com’è noto, sta svolgendo il corso <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">UEFA</strong> per conseguire il patentino di allenatore ed è da diversi mesi nei desiderata del <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Milan</strong> per la successione di <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Allegri</strong>. Da appassionati di calcio, però, non ci dispiacerebbe vedere Clarence ancora in campo. E magari, dopo aver calcato le scene in Champions League, vederlo all’opera in <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Copa Libertadores,</strong>manifestazione a cui il Botafogo potrebbe partecipare, dopo diciassette anni d’assenza, se il <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ponte Preta</strong> – impegnato mercoledì sera nella gara di ritorno contro il Lanus – non dovesse conquistare la <strong style="border: 0px; color: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Copa Sudamericana</strong>.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://www.tuttocalcioestero.it/2013/12/10/seedorf-da-giocatore-a-allenatore-del-botafogo/46261">http://www.tuttocalcioestero.it/2013/12/10/seedorf-da-giocatore-a-allenatore-del-botafogo/46261</a></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-60483164625814694892013-12-01T16:40:00.002+01:002013-12-01T16:42:34.378+01:00Tottenham-Manchester United 2-2 – Un punto per uno non fa bene a nessuno<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-NnxlFzDOAmo/UptYHvGe1RI/AAAAAAAAA9g/j-SRxDxfEIY/s1600/MNNN.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="358" src="http://1.bp.blogspot.com/-NnxlFzDOAmo/UptYHvGe1RI/AAAAAAAAA9g/j-SRxDxfEIY/s640/MNNN.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">TOTTENHAM-MANCHESTER UNITED 2-2</strong> – Ottava contro settima. Così recita la classifica alla viglia di Tottenham-Manchester United, big-match della tredicesima giornata dalla <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Premier League</strong>, che vede opposte due formazioni in netto ritardo rispetto alla capolista, ma ancora in grado di poter centrare il quarto posto che significa Champions League. Gli Spurs, reduci dal disastroso cappotto del <em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">City of Manchester</em>, propongono un 4-2-3-1 con diverse novità: dentro <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Dembelè</strong> (con Paulinho vertice alto e - insieme a Soldado – primo uomo a pressare il primo portatore di palla avversario), <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Chiriches</strong> e Chadli, fuori<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Holtby</strong> (inconsistente a dir poco sette giorni fa), <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Kaboul</strong> (disastroso contro i citizens) e <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Lamela</strong> (spedito addirittura in tribuna). Lo United, invece, ripropone per 9/11 la stessa squadra vista a <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Leverkusen,</strong> con le uniche novità rappresentate da Cleverly al posto di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Giggs</strong> e <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Welbeck</strong> in luogo di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Nani</strong>.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">PRIMO TEMPO</strong> – Nelle prime battute del match si fa preferire il <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Tottenham</strong>, che, al sesto, sciupa una buona occasione con <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Walker</strong>. Lo United, però, non sta a guardare e con il passare dei minuti guadagna campo. Al quindicesimo, dopo dieci minuti di netto dominio territoriale, i <em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Red Devils</em> sfiorano il gol con <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Valencia</strong>, il cui tiro viene bloccato in mischia da un calciatore degli <em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Spurs</em>; da sottolineare il clamoroso errore di Chiriches, che perde palla al limite dell’area e favorisce l’inserimento del calciatore ecuadoregno. Nel momento migliore degli ospiti, però, arriva il gol del vantaggio locale grazie a Walker, che va a segno su calcio di punizione – concesso per un’idiozia commessa da <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Evans</strong>, costretto poi a commettere fallo ai danni di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Paulinho</strong> – approfittando della maldisposta barriera avversaria. La squadra di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Villas Boas</strong> prende coraggio e, nel quarto d’ora successivo, crea due nitide palle-gol: la prima, al minuto ventotto, con <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Soldado</strong> che, servito nel corridoio in maniera splendida da Paulinho, calcia alle stelle da posizione favorevole; la seconda, tre minuti più tardi, con <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Lennon</strong>, che s’inserisce bene nella retroguardia avversaria, ma si vede respinta la conclusione da un prodigioso intervento con il piede di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">De Gea</strong>. Un solo giro di lancette e, all’improvviso, tutto cambia: <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Jones</strong> crossa dalla destra, Walker si rende involontario protagonista di un assist al bacio per <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Rooney</strong>, che da distanza ravvicinata non sbaglia e pareggia i conti. Il finale di frazione non regala altre occasioni da gol: le due squadre vanno al riposo sul punteggio di parità.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">SECONDO TEMPO</strong> -Dopo un primo tempo giocata a ritmo forsennato, la ripresa inizia ad un’andatura decisamente più blanda. Al nono, però, la partita si accende nuovamente grazie a <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Sandro</strong>, che s’inventa una splendida conclusione dai venticinque metri su cui nulla può l”incolpevole De Gea. <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">White Hart Lane</strong> esplode di gioia per la prodezza del calciatore brasiliano, ma si tratta, purtroppo per i tifosi londinesi, di una felicità effimera. Lo <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">United</strong>, dopo solo centoventi secondi, ottiene un calcio di rigore per un fallo di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Lloris</strong> su <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Welbeck</strong>, servito in maniera splendida da un ispiratissimo <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Rooney</strong> (migliore in campo del match): dal dischetto si presenta lo stesso numero dieci dei <em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">red devils</em>, che spiazza il portiere avversario e riporta nuovamente il punteggio in parità. La gara resta gradevole, anche se il ritmo imposto dalle due squadre comprensibilmente cala. Buona chance, al ventitreesimo, per lo United, ma Welbeck, dopo aver superato in velocità un disastroso <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Dawson</strong>, sbaglia il passaggio decisivo per l’accorrente Rooney. Entrambe le squadre provano a vincere il match, visto che l’Arsenal, battistrada della Premier, è distante dieci lunghezze: saltano gli schemi, le compagini si allungano, i ribaltamenti di fronte sono continui e rendono il confronto piacevole e divertente. A poco meno di dieci dal termine, gli Spurs hanno la grande occasione per portare a casa i tre punti: ripartenza di Walker che mette una palla in mezzo per Townsend, l’ex giocatore del QPR, però, non riesce a deviare la sfera per un non nulla. Nelle battute finali, <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Defoe</strong> e<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Hernandez</strong> provano a ravvivare il match, ma non si annotano ulteriori opportunità né da una parte, né dell’altra.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">ANALISI</strong> – Le due squadre si dividono la posta in palio. E nessuna delle due, vista l’attuale classifica, può ritenersi soddisfatta. Il <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Tottenham</strong> ha confermato i limiti di una squadra costruita decisamente male in sede di mercato, con <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Verthongen</strong> (unico centrale di spessore internazionale della rosa) costretto a spostarsi sulla mancina vista l’assoluta mancanza di alternative al giovanissimo<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Rose</strong>; inoltre,<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Dawson</strong> è stato protagonista della ennesima prova negativa stagionale, mentre <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Chiriches</strong> ha confermato di essere molto bravo nell’uno contro uno ma assolutamente disastroso del punto di vista tattico ( senso della posizione pari a zero). E di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Soldado</strong>, ne vogliamo parlare? La punta spagnola sta ampiamente deludendo: anche oggi non ha combinato nulla di buono, fallendo una ghiotta opportunità e facendosi apprezzare maggiormente in fase di non possesso. Nello <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">United</strong>, invece, prova monumentale di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Rooney</strong>, uomo ovunque e anima dei <em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Red Devils</em>. A centrocampo è mancato un po’ di fosforo, ma giocare con <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Cleverly</strong> ( autore di una buona prova) e <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Jones</strong> (meno bene del compagno di reparto) non garantisce certo inventiva. Male anche <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Smalling</strong> – che <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Moses</strong> continua a preferire a <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Fabio</strong> prevalentemente per la fase difensiva – messo sovente in difficoltà da un buon <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Chadli</strong>. Al tirar dello somme, gli <em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Spurs</em> avrebbero forse meritato i tre punti, specie per le maggiori palle-gol create, ma resta un fatto incontrovertibile: queste due squadre, ad oggi, non possono ambire neppure lontanamente alla conquista del titolo. E ad entrambe manca, oggettivamente, un uomo d’ordine in grado di dettare i tempi in mezzo al campo, anche se una squadra, lo United, ha in rosa un certo <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Carrick</strong>, giocatore la cui importanza si capisce solo quando, come oggi, non è presente sul rettangolo di gioco.<br />
<br />
per <a href="http://www.tuttocalcioestero.it/2013/12/01/tottenham-manchester-united-2-2-un-punto-per-uno-non-fa-bene-a-nessuno/45545">Tuttocalcioestero.it</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-40767440885541686952013-11-20T00:32:00.001+01:002013-11-20T00:32:21.589+01:00Svezia-Portogallo 2-3 – Cristiano Ronaldo è da pallone d’oro: i lusitani volano in Sud America<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-6ZQ_jrcs6To/Uov06_VpEqI/AAAAAAAAA7I/R2WAucLeTTg/s1600/ronaldoLUSA119224433.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="314" src="http://1.bp.blogspot.com/-6ZQ_jrcs6To/Uov06_VpEqI/AAAAAAAAA7I/R2WAucLeTTg/s640/ronaldoLUSA119224433.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
SVEZIA-PORTOGALLO 2-3 – Due sportivi, due ragazzi, per il calcio vanno pazzi. No, non stiamo parlando di Holly e Benji, amato cartone giapponese degli anni 80′, ma di Zlatan e Cristiano, assoluti protagonisti – come era preventivabile alla vigilia – della sfida di Stoccolma. Alla fine a spuntarla è stato CR7, anche se sarebbe lecito chiedersi cosa sarebbe successo a parti invertite, ovvero con Ibra in maglia lusitana e Ronaldo con quella scandinava. D’accordo, il calciatore delle Merengues è in questo momento il più forte di tutti, ma è stato aiutato da una squadra compatta, dotata di un più che discreto tasso tecnico ed in grado, soprattutto, di supportare al meglio il proprio capitano. Al contrario, la Svezia ha palesato un’organizzazione di gioco alquanto approssimativa ed evidenti limiti tecnici colmati, solo in parte, dalla grandezza del proprio leader e da qualche spunto sulla fascia di Kačaniklić. Ma la partita, nonostante il dominio lusitano, è stata incerta fino ad un quarto d’ora dal termine, e ha riservato emozioni a go-go che vale la pena rivivere.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
Le squadre si presentano sul rettangolo di gioco con una sola novità rispetto al match d’andata, con il Portogallo che schiera Almeida al posto di Postiga, leggermente acciaccato al termine dell’incontro di Lisbona. L’avvio di partita è all’insegna del tatticismo esasperato, con i lusitani meglio nel palleggio ma incapaci di creare grattacapi ad una Svezia molto guardinga a dispetto del gol di svantaggio. La prima occasione da gol, al quarto d’ora, capita sulla testa di Bruno Alves, che costringe Isaksson ad un vero e proprio miracolo. Il quarto d’ora successivo vede gli ospiti padroni indiscussi dal campo, ma le occasioni da gol latitano. Ibra predica nel deserto, costretto spesso a tornare a metà campo per dare fosforo ed inventiva alla sterile manovra scandinava. Il dominio dei lusitani si fa concreto nell’ultima parte del primo tempo. Sono ben tre, infatti, le occasioni create dagli uomini di Bento, vicini al gol in due circostanze con CR7 (bloccato da Isaksson nel primo caso, troppo precipitoso, nel secondo, in anticipo su Lustig) e in una, clamorosa, con Almeida, che sciupa da posizione particolarmente vantaggiosa. Solo nel finale di frazione la Svezia si fa viva in attacco, ma Kallstrom prima ( bravo Rui Patricio sulla conclusione dell’ex O.L.) e Ibra poi (pessima conclusione da posizione abbastanza favorevole), non riescono a scardinare la saracinesca portoghese.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
La ripresa prende avvio con una novità in casa svedese: fuori Elm, dentro Svensson. La prima palla-gol del secondo tempo occorre al quarto minuto a favore dei padroni di casa, ma Rui Patricio è bravissimo ad opporsi a Larsson. Sessanta secondi dopo, però, Ibra&C. vanno sotto: Cristiano Ronaldo, approfittando della maldisposta retroguardia locale, chiude un ficcante contropiede con un sinistro su cui Isaksson nella può. Il gol del fuoriclasse portoghese sembra addormentare il match. La Svezia, forse oppressa dal fardello dei tre gol da realizzare per accedere al mondiale, non fa nulla per ribaltare il risultato, mentre il Portogallo sembra in grado di controllare agevolmente. I campioni, però, sono tali perché, quando meno te lo aspetti, sanno inventare e cambiare le sorti di una partita. E Ibra, che un campione lo è, ribalta la situazione in quattro minuti: al ventitreesimo, da calcio d’angolo di Kallstrom, batte sul tempo Bruno Alves ed insacca nell’angolino con un preciso colpo di testa, mentre al ventisettesimo s’inventa una punizione al fulmicotone che batte Rui Patricio sul palo di competenza. La Friends Arena di Solna è una bolgia. Ma la gioia, per gli svedesi, è di breve durata. A dodici dal termine, con la Svezia completamente sbilanciata alla ricerca del “gol-qualificazione”, Almeida lancia in profondità Cristiano Ronaldo, che in contropiede trafigge per la seconda volta l’estremo difensore avversario. Passa solo un giro di lancette e l’ex ala destra dello Sporting va ancora in gol: perfetta rasoiata di Moutinho per CR7, che taglia in due la fragile difesa avversaria, supera Isaksson ed insacca di destro a porta sguarnita. E’ la parola fine. Gli ultimi dieci minuti, infatti, vedono la Svezia soccombere, mentre CR7 va vicino al gol in altre due circostanze. Il risultato non cambia: Portogallo batte Svezia 3-2. Anche se per molti sarebbe più corretto scrivere: Cristiano Ronaldo batte Ibrahimovic 3-2.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-11319798814643406242013-11-18T17:53:00.001+01:002013-11-18T17:53:41.272+01:00Al cuor non si comanda: Conca torna al Fluminense<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-jlV3QQWhBR0/UopFueRkVuI/AAAAAAAAA64/0hGoi6ugkf0/s1600/conca_main.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="380" src="http://2.bp.blogspot.com/-jlV3QQWhBR0/UopFueRkVuI/AAAAAAAAA64/0hGoi6ugkf0/s640/conca_main.png" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
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<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
BRASILEIRAO – “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Questa frase di Venditti, decisamente abusata nel mondo del calcio, calza a pennello per il ritorno di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Dario Conca</strong> al T<em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">ricolor Carioca. </em>Il calciatore argentino se ne andò da Rio qualche mese dopo aver vinto il <em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Brasileirao, </em>il terzo della storia del <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Fluminense.</strong> Conca fu uno dei protagonisti assoluti del trionfo della squadra di Muricy Ramalho, determinante con nove reti, venti assist, e prestazioni sublimi. All’epoca la concorrenza nella <em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Selecciòn</em> era troppo forte per Dario, anche se non erano pochi coloro che lo avrebbero incluso nella rosa dell’<em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Albiceleste</em>. Ad accorgersi di lui, però, fu il <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Guangzhou</strong>, ambiziosa squadra cinese, che gli offrì un contratto da dieci milioni e mezzo annui e staccò un assegno di otto milioni a favore del <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Flu</strong>, che, seppur a malincuore, cedette il suo gioiellino.</div>
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<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
L’esperienza cinese con il <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Guangzhou</strong>, che si concluderà con il mondiale per club in programma a dicembre, si è rivelata – al di là dell’aspetto economico – decisamente positiva per <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Conca</strong>, che ha vinto due titoli cinesi, una Champions asiatica ed è entrato nel cuore degli appassionati di calcio dagli occhi a mandorla. Ora, però, è arrivato il momento del ritorno. Il Flu, mestamente in lotta per non retrocedere dopo aver conquistato lo scorso anno il quarto titolo (preziosissimo il successo colto in extremis, ieri, contro il <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">San Paolo</strong>), ha bisogno di lui. E lui, nonostante uno stipendio ridotto di un quinto (da 10,5 milioni a 2,5 milioni), ha un estremo bisogno di sentirsi ancora amato dalla <em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Torcida Tricolor</em>, la stessa a cui deve gloria e ricchezza. E che, ne siamo certi, saprà ancora deliziare con le sue giocate.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-68114966989571776202013-11-03T12:41:00.000+01:002013-11-03T12:51:07.467+01:00Portogallo – Si riduce il gap in vetta: Porto bloccato sul campo del Belenenses<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-FsrdYsOmShI/UnY2DAlKNRI/AAAAAAAAA54/4jQDGb6T-F4/s1600/porto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="http://2.bp.blogspot.com/-FsrdYsOmShI/UnY2DAlKNRI/AAAAAAAAA54/4jQDGb6T-F4/s640/porto.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">SUPERLIGA PORTOGHESE</strong><span style="font-family: Raleway, Arial, sans-serif;"> –</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> Le inseguitrici tornano a sperare. Così si può riassumere il sabato della SuperLiga portoghese, con il <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Porto</strong> bloccato sul pari, a Lisbona, sul campo del glorioso <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Belenenses</strong>. </span><br />
<a name='more'></a><br />
<span style="background-color: transparent; font-family: Verdana, sans-serif;">La squadra di</span><strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; font-family: Verdana, sans-serif; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Fonseca,</strong><span style="background-color: transparent; font-family: Verdana, sans-serif;"> attesa mercoledì dalla delicatissima trasferta di Champions a San Pietroburgo, si porta in vantaggio al trentesimo grazie a </span><strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; font-family: Verdana, sans-serif; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Mangala</strong><span style="background-color: transparent; font-family: Verdana, sans-serif;">, che stacca imperiosamente di testa e batte un incolpevole </span><strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; font-family: Verdana, sans-serif; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Jones</strong><span style="background-color: transparent; font-family: Verdana, sans-serif;">. Il centrale difensivo francese, però, è protagonista in senso negativo dopo tre minuti, quando lascia passare ingenuamente un cross dal fondo e consente a Joao Pedro di depositare il pallone alle spalle di </span><strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; font-family: Verdana, sans-serif; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Helton</strong><span style="background-color: transparent; font-family: Verdana, sans-serif;">. Nel secondo tempo, il</span><strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; font-family: Verdana, sans-serif; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Porto</strong><span style="background-color: transparent; font-family: Verdana, sans-serif;"> domina in lungo e in largo, crea almeno quattro nitide occasioni da gol ma l’imprecisione delle punte dei</span><em style="background-color: transparent; border: 0px; font-family: Verdana, sans-serif; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Dragoni</em><span style="background-color: transparent; font-family: Verdana, sans-serif;"> è imbarazzante. E così il piccolo </span><strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; font-family: Verdana, sans-serif; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Belenenses</strong><span style="background-color: transparent; font-family: Verdana, sans-serif;">, guidato in panchina dall’ottimo </span><strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; font-family: Verdana, sans-serif; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">van der Gaag,</strong><span style="background-color: transparent; font-family: Verdana, sans-serif;"> strappa il quinto risultato consecutivo. Il più prestigioso, di sicuro, della serie.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Del mezzo passo falso della squadra di Oporto ne approfittano <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Benfica</strong> e <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Sporting Lisbona</strong>. Le <em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Aguias,</em> trascinate da un ritrovato <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Cardozo</strong>, superano agevolmente l<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">‘Academica</strong> (3-0) e guardano con rinnovato ottimismo allo spareggio-champions di martedì al Pireo. I Leos, al termine di un match combattuto, ma dominato per lunghi tratti, battono il <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Maritimo</strong> e si portano a solo tre lunghezze dal Porto capolista. Apre le danze un sinistro al fulmicotone di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Diego Capel</strong>, a segno per la prima volta in questa stagione. Il pareggio del Maritimo, giunto dopo solo cinque minuti, è un’autentica perla di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ruben Ferreira</strong> su calcio di punizione. Nel finale di primo tempo, la squadra di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Pedro Martin</strong>s passa in vantaggio grazie ad un calcio di rigore – generosamente concesso per un presunto fallo di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Jefferson</strong> ai danni di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Sami</strong> – trasformato da <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Heldon.</strong> La ripresa è nettamente dominata dai <em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Leos</em>, che si lamentano (non a torto) di alcune decisioni arbitrali avverse. La pressione locale viene premiata al sessantaseiesimo, quando l’ottimo <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Leoni</strong>, estremo difensore del <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Maritimo</strong>, si deve inchinare dinnanzi al preciso colpo di testa di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Slimani</strong> che vale il gol del momentaneo 2-2. Il vantaggio locale è nell’aria e, puntuale, giunge al settantasettesimo in virtù di un calcio di rigore trasformato da <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Adrien Silva</strong>, accordato dal direttore di gara per un fallo di<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Joao Diogo</strong> (espulso per doppia ammonizione) ai danni di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Montero</strong>.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">RISULTATI</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Academica-Benfica 0-3 (giocata venerdì)</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Belenenses-Porto 1-1</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sporting Lisbona- Maritimo 3-2</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<a href="http://www.tuttocalcioestero.it/">http://www.tuttocalcioestero.it/</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-23231444350584211332013-11-03T01:46:00.003+01:002013-11-03T01:46:52.309+01:00Panathinaikos-Olympiakos 0-1 – Il Pana sciupa troppo: Mitroglu lo punisce<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-loNVxmg_hS0/UnWcj85FlmI/AAAAAAAAA5Y/cAA2FuojVHw/s1600/Olympiacos-Panathinaikos.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="http://1.bp.blogspot.com/-loNVxmg_hS0/UnWcj85FlmI/AAAAAAAAA5Y/cAA2FuojVHw/s640/Olympiacos-Panathinaikos.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">PANATHINAIKOS-OLYMPIAKOS 0-1</strong> – In campo, sessanta titoli greci su settantasette assegnati nella storia del campionato ellenico. Una rivalità infinita, che dura da decenni, supera i confini del calcio e sfocia anche nelle combattutissime sfide cestistiche fra le due polisportive: <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Panathinaikos-Olympiako</strong>s non è mai una sfida banale. Misure di sicurezza estreme al <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Nikolaidis</strong> di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Atene</strong>, con la polizia schierata in misura massiccia al bordo del campo.</div>
<a name='more'></a> L’Olympiakos si presenta da leader indiscusso della <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Super League</strong> greca, con otto vittorie ed un pareggio nelle prime nove partite disputate, mentre il <em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Pana</em> è reduce da tre sconfitte negli ultimi quattro incontri. L’Olympiakos domina la prima parte dell’incontro. La squadra di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Michel</strong>, infatti, si fa decisamente preferire nel palleggio e costringe la squadra di casa a rintanarsi diligentemente nella propria metà campo. Le occasioni da gol, però, latitano. La squadra del<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Pireo</strong> si rende pericolosa solo al quattordicesimo con <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Mitroglu</strong>, che raccoglie un invito dalla destra di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Salino</strong> ed effettua un colpo di testa che costringe <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Kapino</strong> ad una difficile deviazione in calcio d’angolo. Nel finale, dopo aver subito per lunghi tratti lo sterile domino territoriale avversario, il<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Panathinaikos</strong> per poco non passa in vantaggio grazie ad un clamoroso autogol sfiorato da <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Holebas</strong>,<br />
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
Nella ripresa cambia decisamente lo spartito. Il P<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">anathinaikos</strong> si dimostra decisamente più intraprendente e dopo solo otto minuti crea la prima palla gol: lungo spiovente dalla sinistra di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Nano</strong>, <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Pranjic</strong> aggancia la sfera con una bella mezza girata al volo di sinistro, ma la conclusione termina di poco alta sopra la traversa. La pressione locale è costante. Passano solo tre minuti e Roberto è costretto agli straordinari su una conclusione potente e ravvicinata di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Lagos</strong>. Dopo un quarto d’ora di dominio verde, al sessantesimo si rivede l’<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Olympiakos</strong>: calcio d’angolo dalla destra, Mitroglu stacca indisturbato al limite dell’area piccola e costringe Kapino ad un intervento tutt’altro che semplice. L’occasione migliore per il Panathinaikos occorre a venti minuti dal fischio finale: <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Mendes da Silva</strong> s’inventa un cioccolatino per <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Figueroa</strong>, che, solo davanti a <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Roberto Jimenez</strong>, calcia malamente a lato; davvero incredibile l’errore commesso dall’ex punta del <em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Grifone</em>, che sta provando a riproporsi a buoni livelli con la maglia dei <em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">verd</em>i. Una vecchia regola del mondo di calcio recita: “<em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">gol sbagliato, gol subito</em>“. Novantesimo minuto:<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">David Fuster</strong> serve un pallone con il contagiri per <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Mitroglu</strong>, che, lasciato colpevolmente solo dalla retroguardia locale, si ritrova a tu per tu con Karpino e lo fredda con un preciso piatto sinistro sul primo palo. L’ultima emozione, però, la regala ancora il Panathinaikos, ma il colpo di testa di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Schildenfeld</strong>, susseguente ad un cross dalla destra di Pranjic, termina di poco a lato alla sinistra della porta difesa da Kapino.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
Sconfitta decisamente immeritata per il <em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Pana</em>, che nella ripresa ha dominato per lunghi tratti la capolista. La squadra di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Michel,</strong> impegnata martedì in un delicatissimo spareggio-champions contro il <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Benfica</strong>, mantiene saldamente la vetta della classifica e “doppia” gli odiati rivali: dopo solo dieci partite, infatti, i r<em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">ossi</em> si trovano in vetta con ventotto punti, mentre i <em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">verdi</em>, al secondo stop interno stagionale, restano inchiodati a quota quattordici e non battono l’Olympiakos per la sesta volta consecutiva. Nell’ultimo successo, stagione 09/10 (anno dell’ultimo titolo conquistato dal Pana), decise una doppietta di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Cissè</strong>. Sono passate solo quattro stagioni, ma, per quanto visto nelle ultime annate, sembra passato un secolo.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
per: <a href="http://www.tuttocalcioestero.it/">http://www.tuttocalcioestero.it/</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-81360718551853894822013-11-02T00:23:00.000+01:002013-11-02T00:23:21.442+01:00LIGA, 12.A GIORNATA - BARCELLONA-ESPANYOL 1-0 <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-Wrm1Is215Vg/UnQ3hzOulkI/AAAAAAAAA5I/tBQYPXqgIvc/s1600/FC-Barcelona-s-Alexis-Sanchez-_54392970621_54145916424_724_270.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="238" src="http://1.bp.blogspot.com/-Wrm1Is215Vg/UnQ3hzOulkI/AAAAAAAAA5I/tBQYPXqgIvc/s640/FC-Barcelona-s-Alexis-Sanchez-_54392970621_54145916424_724_270.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">BARCELLONA-ESPANYOL 1-0 -</strong> <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Barcellona</strong> per mantenere salda la vetta della classifica in attesa del match di martedì, in Champions, che lo vedrà opposta al Milan. <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Espanyol</strong>, invece, alla ricerca del punticino che, per quanto visto in quest’avvio di stagione, avrebbe del miracoloso. I precedenti, d’altronde, parlano chiaro: solo due volte, infatti, l’Espanyol ha espugnato il <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Camp Nou</strong>, l’ultima, nel 2009, da ultimo in classifica grazie ad uno strepitoso Ivan de la Pena. Blaugrana in formazione tipo, con <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Montoya</strong>, a sinistra, chiamato a sostituire gli infortunati Alba e Adriano, mentre gli ospiti rinunciano a parecchi giocatori offensivi sulla trequarti, a conferma della gara estremamente conservativa impostata da <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Aguirre</strong>.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
La prima azione di rilievo, nonostante l’avvio di chiara marca blaugrana, è dell’Espanyol con<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Torje</strong>, che scocca un tiro dalla distanza che si perde alto sopra la traversa. Passa solo un minuto ed è il Barça a farsi vivo per la prima volta dalle parti di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Kiko Casilla</strong>, bravissimo a respingere una conclusione angolata – ma troppo debole – di<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Sanchez</strong>. Il Barcellona domina nettamente nel palleggio, ma i ritmi sono bassi e per la squadra di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Aguirre</strong> è facile opporre resistenza ai più quotati avversari. Al quindicesimo, al termine di una bella combinazione con Neymar,<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Messi</strong> si vede respingere un tiro dal muro difensivo ospite. La squadra di casa continua imperterrita a tenere il pallone fra i piedi, privilegiando il vecchio e caro “<em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Tiki e Taka</em>” al gioco “<em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">vertical</em>” del Tata, ma le occasioni da gol latitano. Al trentacinquesimo, sessanta secondi dopo una punizione da buona posizione di Messi terminata alta sopra la traversa, è l’Espanyol ad andare (clamorosamente) vicino al vantaggio: <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Thievy</strong> mette la palla in area di rigore per <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Victor Sanchez</strong>, che, in estirada, beffa un disattento <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Dani Alves</strong> in copertura e costringe <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Valdes</strong> ad un difficile intervento con il piede sinistro. Il Barcellona si sveglia nel finale: <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Iniesta</strong> raccoglie palla al limite dell’area e lascia partire un potente destro che costringe alla respinta con i pugni l’ottimo Kika Casilla; l’azione prosegue, la palla giunge a Dani Alves che lascia partire un destro dal limite dell’area che si stampa sul palo.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
La ripresa prende avvio con gli stessi protagonisti del primo tempo. I padroni di casa giocano ad un ritmo più elevato, dando l’impressione di poter impensierire maggiormente l’arcigna retroguardia di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Aguirre</strong>. La prima occasione da gol del secondo tempo capita sulla testa di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Messi</strong>, che stacca su un invitante cross dalla destra di<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Dani Alves</strong> e costringe il portiere ospite ad una difficile deviazione con la mano destra. Due minuti dopo è il momento di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Xavi</strong>, che effettua un colpo di testa da buona posizione senza, però, inquadrare lo specchio della porta. Al sessantunesimo si accende <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Neymar</strong>, che converge dalla sinistra e, dal limite dell’area, lascia partire un bellissimo destro a giro che si perde di poco a lato alla destra di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Kika Casilla</strong>. Il brasiliano, dopo un primo tempo piuttosto opaco, continua a deliziare il Camp Nou. Ed è proprio dai suoi piedi, al sessantasettesimo, che nasce il gol che sblocca l’incontro: numero dell’ex <em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Peixe</em> sul lato sinistro dell’area di rigore e palla sul secondo palo in direzione di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Alexis Sanchez</strong>, che in spaccata insacca a porta sguarnita. Il gol subito sveglia (molto leggermente) gli ospiti, che provano a guadagnare metri sul terreno di gioco. L’occasione migliore per l<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">‘Espanyol</strong>, però, arriva da un lungo rinvio del portiere controllato in modo sublime da <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Sergio Garcia</strong>, che lascia partire una cannonata di destro che sfiora la traversa della porta difesa da <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Victor Valdes</strong>. Negli ultimi dieci minuti è ancora il Barcellona a sfiorare il gol in due occasioni: a otto dal termine, <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Messi</strong> calcia in maniera potente e precisa una punizione che si spegne di poco a lato sul palo di competenza del portiere; all’ottantottesimo, <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Fabregas</strong> serve in profondità Pedro che, all’interno dell’area di rigore avversaria, calcia di destro trovando l’opposizione di un attento Kika Casilla.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
Vittoria meritata per il <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Barcellona</strong>, anche se la prestazione non è stata delle migliori: gioco lento, molto prevedibile e decisamente poco efficace per via centrali. Non è un caso, infatti, che le occasioni migliori siano nate da azioni sviluppate sugli esterni, specie sulla fascia destra, dove <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Dani Alves</strong>, però, non ha brillato per precisione. Ancora negativo <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Messi</strong>, nonostante l’impiego da punta centrale, ruolo normalmente a lui più congeniale. Il nuovo corso del <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Barça</strong> prosegue con risultati decisamente positivi. Per lo spettacolo, però, ci vorrà tempo. Forse…</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-23697497705125496352013-10-27T20:22:00.001+01:002013-10-27T22:19:37.502+01:00PREMIER LEAGUE, 9.A GIORNATA: CHELSEA- MANCHESTER CITY 2-1 <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-ftok-EIfTaM/Um1njbjx69I/AAAAAAAAA44/BJV4pXgK_Yw/s1600/ninno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="374" src="http://4.bp.blogspot.com/-ftok-EIfTaM/Um1njbjx69I/AAAAAAAAA44/BJV4pXgK_Yw/s640/ninno.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">CHELSEA-MANCHESTER CITY 2-1</strong> – <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Mou</strong> contro <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Pellegrini</strong>, <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Torre</strong>s contro <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Aguero</strong>. Siamo a Stamford Bridge, Londra, ma il sapore è decisamente iberico, con la doppia sfida incrociata fra ex: quella fra il portoghese e il cileno, ultimi due allenatori del Real prima dell'approdo di Ancelotti, e quella fra il Nino e il Kun, ex attaccanti dell’Atletico Madrid. Moduli speculari per i due tecnici, che optano per il 4-2-3-1. Ma se per il Chelsea questa opzione non è una novità, altrettanto non si può dire per il Manchester City, che rinuncia ad una punta e schiera <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Javi Garcia</strong>, fino a questo momento utilizzato come alternativa difensiva, in mediana al fianco di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Fernandinho</strong>.<br />
<a name='more'></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
Il match inizia subito su ritmi elevatissimi, con il <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Chelsea</strong> che prende in mano le redini del gioco. La prima occasione, al terzo minuto, capita proprio ai padroni di casa con<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Cahill</strong>, che sciupa una ghiottissima chance con una conclusione alta sopra la traversa da posizione decisamente favorevole. La prima mezz’ora, nonostante risulti gradevole grazie al ritmo imposto al match dalla due squadre, non riserva significative palle-gol, con il<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> City</strong>che, dopo aver subito la verve Blues in avvio di partita, guadagna metri e fa valere la maggior stazza fisica in mezzo al campo. Al trentesimo è ancora il Chelsea ad avere una nitidissima occasione, ma<b style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Torres</b>, imbeccato splendidamente da <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ramires</strong>, sbaglia clamorosamente tutto solo davanti a <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Hart.</strong> L’occasione fallita sveglia lo spagnolo, che prima costringe <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Nastasic</strong> ad un fallo da cartellino giallo e poi, con uno splendido affondo sulla destra, serve un assist al bacio per<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Schurrle</strong>, che spinge il pallone in rete e porta in vantaggio il Chelsea. L’ex colchoneros conferma di vivere un momento (stranamente) esaltante al trentasettesimo, quando colpisce l’incrocio dei pali con uno splendido destro a giro giunto al termine di un altro ottimo spunto personale.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
La ripresa prende avvio con gli stessi protagonisti dei primi quarantacinque minuti. Al terzo minuto, però, il City perviene al pareggio: <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Aguero</strong>, ben servito da <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Nasri</strong>, effettua un movimento a “riccio” sulla linea difensiva dei blues, raccoglie palla in posizione regolare e s’invola verso <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Cech</strong>, che viene freddato dallo splendido sinistro dell’argentino. Passano solo centoottanta secondi ed è nuovamente la squadra di Pellegrini ad andare vicino al gol con <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Javi Garcia</strong>, che non dà forza ad un colpo di testa da buona posizione e facilita la presa di Cech. La partita è avvincente, riserva continui ribaltamenti di fronte e viene giocata ad un ritmo decisamente elevato dalle due compagini. Dopo un calcio di rigore reclamato dal Chelsea per un presunto fallo ai danni di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Hazard</strong>, il City, al diciottesimo, va vicinissimo al raddoppio con <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Silva</strong>, ma il diagonale dello spagnolo viene respinto con i piedi da Cech. Intorno alla metà della ripresa, Mourinho opta per un doppio cambio: fuori <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Schurrle</strong> e <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Lampard,</strong> dentro<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Willian</strong> e <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Mikel</strong>. La partita continua ad essere piacevole, grazie all’atteggiamento propositivo delle due squadre ( più del Chelsea, a dire il vero). Le occasioni da gol, però, latitano. Ma al primo minuto dell’extra-time, quando tutto lascia presagire ad un’equa divisione della posta in palio, accade l’imponderabile: lancio lungo dalla metà campo del Chelsea, <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Nastasic</strong> – nel tentativo di anticipare Torres – effettua un retro passaggio di testa confidando, invano, di trovare <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Hart</strong> fra i pali; il portiere della nazionale inglese, però, esce inspiegabilmente fino al limite dell’area di rigore, si scontra con il compagno di squadra e lascia campo libero a <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Torres</strong>, che insacca a porta completamente sguarnita.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
A <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Stamford Bridge</strong> scoppia l’inferno: pubblico in visibilio, <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Torres</strong> sommerso dall’abbraccio dei compagni di squadra, mentre <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Mou</strong> corre verso la tribuna , dove raccoglie tutto l’affetto dei propri supporter’s. Ne ha ben donde il tecnico portoghese: grazie a questo successo, infatti, il Chelsea resta a soli due punti dall’<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Arsenal</strong>. E sabato prossimo, approfittando dello scontro diretto fra Gunners e Reds, i Blues hanno la possibilità – in caso di successo a <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">St.James’ Park</strong> – di rubacchiare punti ad una/due dirette concorrenti per il titolo. Il <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Chelsea</strong> c’è: chi vuole vincere la Premier dovrà passare sul cadavere degli uomini di Mou.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-31561032351895264522013-10-26T22:44:00.002+02:002013-10-26T22:44:58.071+02:00Barcellona-Real Madrid: le pagelle <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-OZn9wd3JAjg/Umwpjdta8TI/AAAAAAAAA4Y/SSRPc36DvKk/s1600/barcelona(18).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="364" src="http://2.bp.blogspot.com/-OZn9wd3JAjg/Umwpjdta8TI/AAAAAAAAA4Y/SSRPc36DvKk/s640/barcelona(18).jpg" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"></strong><br />
<a name='more'></a><strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong><br />
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">BARCELLONA </strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
VICTOR VALDES – Raramente è stato determinante come stasera. Effettua tre interventi strappa applausi che tengono a galla i blaugrana nella fase centrale della ripresa, periodo nel quale gli uomini del “Tata” soffrono il maggior dinamismo del Real. Nel finale non è perfetto sulla conclusione di Jesé Rodriguez, ma la prova resta discreta. Salvatore della patria ( e chi l’avrebbe mai detto?) VOTO: 7</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
DANI ALVES – Scende che è un piacere sulla fascia destra, dove è agevolato da un Marcelo particolarmente negativo in fase difensiva. Dietro soffre solo a tratti Cristiano Ronaldo, che risulta più pericoloso quando agisce per vie centrali. Pendolino instancabile. VOTO: 6,5</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
PIQUE – Impreciso, poco attento in marcatura, si fa sfuggire Khedira alla fine del primo tempo. Il Real quando agisce per vie centrali fa male. Buon per lui che Victor Valdes è in serata di grazia. VOTO: 5</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
MASCHERANO- Come il compagno di reparto, con due variabili: meriterebbe mezzo punto in più per l’utilità in fase di costruzione, e mezzo in meno per il fallo da rigore commesso ai danni di CR7. La somma, quindi, è pari al voto comminato a Pique. Continua a giocare in difesa, ma non è il suo ruolo. Adattato. VOTO: 5</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
ADRIANO- Gara onesta senza grandi squilli. Bravo nel sostenere l’azione offensiva, grazie alla continue sovrapposizioni (specie nel primo tempo) sulla fascia sinistra. Dietro, soffre più del dovuto la velocità di Di Maria e, quando si presenta dalle sue parti, di Cristiano Ronaldo. Senza infamia e senza lode. VOTO: 6</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
BUSQUETS – Solito preziosissimo lavoro a livello tattico, abbinato ad una buona distribuzione del gioco. Qualche errore in fase di non possesso, ma la serata resta assolutamente positiva. Lavoro oscuro di qualità. VOTO: 6,5</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
XAVI – Parte piano, lasciando il palcoscenico ad un Iniesta ispiratissimo. Nella ripresa, quando il gioco inizia a farsi duro, sale in cattedra con alcune giocate delle sue. Mai banale con la palla fra i piedi. VOTO: 6,5</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
INIESTA – Il migliore in assoluto dei blagrana. Gioca una gara fenomenale: sempre nel vivo del gioco, rapido, non sbaglia un tocco ( forse uno sì, scusate) e si muove negli spazi stretti come nessun’altro al mondo. Ah, fornisce pure l’assist per il gol di Neymar. Spaziale. VOTO: 8 SUB —-> SONG – Gioca solo l’ultimo quarto d’ora, senza lasciare traccia alcuna. S.V.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
MESSI – Male, molto male. Gioca buona parte del match partendo dall’esterno e non nel ruolo da lui prediletto di “finto nueve”, incidendo poco nell’economia del gioco blaugrana. Ogni tanto si accentra, ma i risultati restano sempre modesti. Spento. VOTO: 5</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
FABREGAS – Tatticamente è prezioso. E l’impegno di certo non manca. Qualcosina in più dal punto di vista qualitativo, però, era lecito attendersi. Sacrificato alla causa. VOTO: 5,5 SUB—-> SANCHEZ – Il Clasico gli fa bene. Entra negli ultimi venti minuti e segna un gol da cinetica. El golaço maravilla. VOTO: 7</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
NEYMAR – Segna, serve l’assist con cui Sanchez mette in cassaforte il Clasico, e manda al manicomio Carvajal per buona parte del match. Serve altro? Determinante. VOTO: 7,5 SUB—> PEDRO – Entra per consentire a Neymar di ricevere la meritata ovazione del Nou Camp. S.V.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">REAL MADRID </strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
DIEGO LOPEZ – Leggermente – ma molto leggermente – colpevole sul gol di Sanchez, dove si fa cogliere un po’ troppo fuori dai pali. Incolpevole sul primo gol, ne evita almeno un paio. Si guadagna la pagnotta. VOTO: 6</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
CARVAJAL – Soffre maledettamente Neymar per quasi sessanta minuti, facendosi ripetutamente saltare dalle giocate del brasiliano. Meglio nella ripresa, quando si rende protagonista di qualche buona chiusura in fase difensiva. Davanti, invece, è totalmente inesistente. Frastornato. VOTO: 5</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
VARANE – Gioca una buona gara: il Barça, infatti, si rende pericoloso principalmente per vie esterne. Gioca pulito e in maniera sicura, anche se nel gol messo a segno da Sanchez si fa cogliere leggermente in ritardo. E’ giovane, ma gioca già con discreta autorità. Benzina verde. VOTO: 6,5</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
PEPE – E’ troppo nervoso. Ma non è certo una novità. Non commette grandi errori e da man forte al compagno di reparto francese. Sufficiente. VOTO: 6</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
MARCELO – Male in fase difensiva, dove soffre le scorribande di Dani Alves. Davanti non gioca come sa, anche se talvolta risulta prezioso con qualche sovrapposizione. Da lui, però, ci si attende di più. Negativo. VOTO: 5</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
SERGIO RAMOS – Viene inspiegabilmente impiegato da frangiflutti davanti alla difesa (ma perché lui e non Pepe se si voleva schierare a tutti i costi un giocatore difensivo in mediana?) e gioca un match negativo sotto tutti i punti di vista: non fa filtro, non costruisce gioco, non fa nulla di nulla. Malissimo, anche se le colpe sono da condividere con chi, inspiegabilmente, l’ha proposto in quel ruolo. Inutile. VOTO: 4 SUB —>ILLRAMENDI- Entra in campo e, nonostante non sia al meglio a livello fisico, cambia il volto al gioco del Real. La sua presenza si fa sentire non solo in fase di costruzione, compito che da sempre svolge diligentemente, ma anche in rottura. Equilibrio. VOTO: 6,5</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
MODRIC – Corre tanto, ma crea poco. A differenza del match di Champions, dove si fece apprezzare per il dinamismo e per il supporto dato in fase difensiva, non da man forte neppure al reparto arretrato. Meglio nella ripresa, ma il primo tempo del croato è stato deludente. Anche troppo. Trottolino ingolfato. VOTO: 5</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
KHEDIRA – Mezzo voto in meno per la palla-gol sciupata nel finale di partita, ma per il resto gioca una partita con i fiocchi risultando il migliore del centrocampo merengues: si sbatte, corre, lo trovi ovunque, è protagonista di due delle cinque palle-gol create dal Real grazie all’innata capacità di inserirsi nelle maglie avversarie. L’unico del Real che ha giocato bene entrambe le frazioni. Indomito. VOTO: 6,5</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
DI MARIA – Corre, si rende utile a livello tattico ma non incide nel match. Nel finale, fallisce una buona occasione da gol controllando male un pallone a tu per tu con Valdes. VOTO: 5 SUB —> JESE’ RODRIGUEZ – Debutta nel Clasico e mette a segno il gol che riapre le fievoli speranze del Real. Il tutto in dieci minuti. Bene, bene. VOTO: 6,5</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
CRISTIANO RONALDO – Non è brillante come nelle ultime uscite, però gioca un match onesto. Gli viene negato un rigore solare e si vede respingere da Valdes un fendente di destro destinato ad insaccarsi sotto la traversa. Malissimo nel primo tempo, meglio nella ripresa. Sufficiente. VOTO: 6</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
BALE- Si fa notare nel primo tempo per due buone iniziative. Nella ripresa, gioca un quarto d’ora anonimo. Complessivamente, risulta ancora un corpo estraneo al gioco del Real, complice anche una condizione fisica piuttosto scadente. Rimandato. VOTO: 5,5 SUB—> BENZEMA – Erano giorni, mesi, anni, secoli e millenni, che non si vedeva un Benzema così volenteroso: rapido, scattante, disposto a muoversi su tutto il fronte d’attacco. Colpisce la traversa con un fantastico destro dai 20 metri, e mette in apprensione la difesa locale. Volenteroso a sorpresa. VOTO: 6,5</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-38847186522631922062013-10-21T19:48:00.000+02:002013-10-21T19:53:00.424+02:00MARADONA E' TORNATO!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-oVO8jzDQhUA/UmVomfrsKuI/AAAAAAAAA3Y/g2yVTFxAWQU/s1600/maradona.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="442" src="http://2.bp.blogspot.com/-oVO8jzDQhUA/UmVomfrsKuI/AAAAAAAAA3Y/g2yVTFxAWQU/s640/maradona.jpg" width="640" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 17px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 17px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Le vite di alcuni personaggi trasformano per sempre quella degli altri, quella di un'intera città cambiò il 5 luglio 1984. 70 mila persone al San Paolo, atmosfera da finale ma invece era solo l'inizio. </span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 17px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 17px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Diego Armando Maradona non promise gol o trofei, la vittoria non basta, i legami più duraturi non li sanciscono i contratti. Sono patti di sangue. "Voglio diventare l'idolo dei ragazzi poveri di Napoli, loro sono come ero io a Buenos Aires". Il Pibe sapeva già di non essere come gli altri, un privilegio ma anche una responsabilità. Sempre portata a testa alta sulle spalle, vestite da un dieci grandi grande d'altri tempi ma contemporaneamente immortale. </span></span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 17px; white-space: pre-wrap;">Warhol immortalò Pelè, una città intera fece arte di Diego, usando se stessa come tela. </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 17px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 17px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il resto è storia, come quel 10 maggio 1987 che regalò il tricolore, poi un altro campionato vinto e il successo in Coppa Uefa al termine della doppia finale con lo Stoccarda. "Non sarò mai un uomo comune", titolo perfetto per una vita straordinaria, così si chiama la collana di dvd de La Gazzetta dello Sport, il primo è già in edicola, altri dieci ne usciranno per raccontare tutto Diego. (<a href="http://bit.ly/16PQZOE">CLICCA QUI PER MAGGIORI DETTAGLI SULL'OPERA</a>)</span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 17px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 17px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> Si comincia con un'intervista inedita a cura di Gianni Minà per poi rivivere i gol, i trionfi e i dolori di un uomo che non ha mai nascosto la propria unicità e ne ha pure pagato il prezzo. Chi lo ha capito non può fare a meno di amarlo, pochi altri hanno avuto un impatto simile sulla cultura popolare. Il termine "fenomeno di culto", spesso usato a sproposito, è calzante quando si parla lui. La religione del D10s ha molti adepti, per credere nei suoi miracoli basta guardarli.</span></span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-91756024989063459082013-10-20T20:47:00.003+02:002013-10-20T20:47:38.427+02:00PREMIER LEAGUE OTTAVA GIORNATA: ASTON VILLA- TOTTENHAM 0-2<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-JpYXHAlAZ6s/UmQlEVMsqEI/AAAAAAAAA3I/qFQ2sDqKQLU/s1600/soldado.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="http://1.bp.blogspot.com/-JpYXHAlAZ6s/UmQlEVMsqEI/AAAAAAAAA3I/qFQ2sDqKQLU/s640/soldado.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">ASTON VILLA- TOTTENHAM 0-2</strong> – Villans per allungare a quattro la serie positiva in corso, Spurs, invece, alla ricerca di una vittoria scacciapensieri dopo la debacle patita contro il West Ham prima della pausa per le nazionali. Il Villa Park, però, negli ultimi anni è stato terreno di facile conquista per i londinesi, che non perdono dalla stagione 07/08 ( reti di Mellberg e Laursen per l’Aston Villa, Defoe per il<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Tottenham</strong>) e negli ultimi due incontri a Birmingham – uno in Premier, l’altro in League Cup – hanno vinto con un eloquente 4-0. Padroni di casa con un 4-3-3 molto più simile ad un 4-5-1, con <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Agbonlahor e Weimann</strong> decisamente sacrificati in fase difensiva, ospiti con il classico 4-2-3-1, con la coppia Sandro-Paulinho in mediana e Holtby che agisce da trequartista alle spalle dell’unica punta Soldado.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
Il canovaccio tattico del match è chiaro fin dalla prime battute: <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Tottenham</strong> che prova a fare la partita, Aston Villa rintanato nella propria metà campo e bravissimo a chiudere tutti gli spazi agli Spurs. Nonostante il possesso palla nettamente appannaggio degli uomini di Villas Boas, la prima occasione da gol, al ventesimo, occorre all’<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Aston Villa</strong> con Westwood, autore di una punizione a giro che impegna severamente Lloris. Il <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Tottenham</strong> continua a tenere il pallone fra i piedi, ma i Villans, grazie ad un pressing asfissiante a tutto campo, mettono in difficoltà la costruzione dell’azione avversaria e, di fatto, non corrono rischi significativi. Un episodio fortuito, però, consente agli ospiti di sbloccare il match:<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Townsend</strong> effettua un cross a giro dalla destra che non viene deviato da Soldado e Holtby e s’infila imparabilmente sul palo più lontano, provocando la vigorosa esultanza di Villas Boas. Il <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Villa</strong>alza il baricentro, ma dopo solo due minuti è nuovamente il Tottenham ad andare vicino al gol con un colpo di testa di Sigurdsson che termina di poco alto sopra la traversa. Nel finale di frazione, dopo una mezza occasione capitata sui piedi di Kozak (bravissimo Dawson in chiusura), i padroni di casa si rendono pericolosi con <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Weimann</strong>, che sfodera un tiro dal limite dell’area fuori di poco alla destra di Lloris. Mentre gli ospiti, nei minuti di recupero, vanno vicinissimi al raddoppio con l’onnipresente Townsend, che impegna severamente Guzan al termine di una bella combinazione con <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Paulinho</strong>.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
L’avvio di ripresa è ancora di chiara marca ospite, con Paulinho che costringe nuovamente<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Guzan</strong> ad un grande intervento. La partita si fa sempre più dura, e il gioco, a causa dei molti falli commessi dalle due squadre, risulta poco gradevole e molto spezzettato. Al quarto d’ora,<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Lambert</strong> gioca la carta Benteke, che entra in campo al posto di un impalpabile Kozak. L’ingresso del belga da vigore ai Villans, che, proprio con un colpo di testa dello stesso<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Benteke,</strong> sfiorano il gol al sessantaduesimo. Ma nel momento migliore del <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Villa</strong> arriva, puntuale, il raddoppio degli Spurs: Holtby recupera una palla clamorosamente persa da Luna e la serve a Paulinho, bravo, quest’ultimo, a sfoderare l’assist per<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Soldado</strong>, che batte Guzan in uscita disperata. Il raddoppio ospite mette alle corde la squadra di Lambert, che non si rende pericolosa e lascia ampi spazi in contropiede agli<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Spurs</strong>. Ed è proprio in questi spazi che si esalta Townsend, migliore in campo per distacco del match del Villa Park. L’ala destra inglese, reduce da una settimana fantastica con la maglia dei tre leoni, è l’assoluto mattatore del finale di partita: sfiora il gol in un paio di occasioni e sfodera un fantastico assist su cui <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Paulinho</strong>, con un tuffo a volo d’angelo, non arriva per un non nulla a due passi dalla linea di porta.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
Vittoria tutto sommato meritata per gli Spurs, anche se <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Villas Boas</strong> deve lavorare ( e molto) per aumentare l’efficacia del palleggio della propria squadra. La partita, infatti, è svoltata in favore dei londinesi grazie ad un gol fortuito, che, di fatto, ha fatto ha reso accessibile il bunker dell’<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Aston Villa</strong>, fino a quel momento assolutamente impermeabile a qualsiasi sortita avversaria. A centrocampo manca un uomo d’ordine, un play – tanto per citarne uno – alla Parker, giocatore che era in grado di dettare i tempi del gioco. La manovra, oggettivamente, si sviluppa in maniera incisiva quasi esclusivamente sulla fascia destra, ma non si può pensare di costruire le fortune degli Spurs solo ed esclusivamente sullo stato di grazia di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Townsend</strong>. E così, aspettando il recupero di Capoue e l’adattamento al calcio inglese di Eriksen e Lamela, Villas Boas si porta a casa i tre punti. Per il gioco, invece, se ne riparlerà più avanti.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-88271490296367172692013-10-20T09:13:00.000+02:002013-10-20T09:13:02.837+02:00Eredivisie, decima giornata : Twente-Ajax 1-1<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-dU0Fq1Jnhe4/UmOBILG7mLI/AAAAAAAAA2s/UssTmqnK-ew/s1600/ered.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="http://2.bp.blogspot.com/-dU0Fq1Jnhe4/UmOBILG7mLI/AAAAAAAAA2s/UssTmqnK-ew/s640/ered.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">TWENTE-AJAX 1-1</strong> – Il folle campionato olandese, il più equilibrato d’Europa in questo avvio di stagione, propone questo week-end un match d’assoluto interesse come Twente-Ajax, squadre attualmente in lotta per il vertice, distaccate di un solo punto in classifica. Moduli speculari per i due tecnici, che varano il classico – in terra olandese – 4-3-3, con i lancieri che optano per un lieve turn-over in vista del decisivo match di Champions League ( martedì a Celtic Park), mentre i padroni di casa – quest’anno esclusi da tutte le coppe europee – schierano la miglior formazione possibile.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
La prima emozione giunge al quarto grazie a <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Fischer</strong>, ma il tiro del talento danese si spegne di poco fuori alla destra del portiere. Il <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Twente</strong> con il passare dei minuti si fa preferire. Al decimo, al termine di un bel fraseggio palla a terra, <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Castaignois</strong> viene anticipato in uscita disperata da <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Cillessen</strong>, che si scontra contro l’ex interista e viene soccorso dallo staff medico dei lancieri; per fortuna non è nulla di grave e il portiere olandese torna fra i pali. Il meritato vantaggio dei <em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Tukkers</strong></em> arriva al ventiduesimo: spiovente dalla sinistra di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Eghan</strong> che attraversa tutta l’area di rigore ospite, la sfera – grazie anche al mancato intervento di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Denswil</strong> – giunge a <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Promes</strong>, che approfitta della sterile pressione di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Boilesen</strong> e serve un pallone d’oro per <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Castaignois,</strong> che batte Cillessen e mette a segno il quinto gol stagionale in Eredivisie. Gli ospiti si propongono con poco costrutto nella metà campo avversaria, ma il dominio nel possesso palla non porta ad alcuna significativa palla-gol e li espone, inevitabilmente, al contropiede avversario. Ed è proprio da una ripartenza che il Twente, al trentaquattresimo, sfiora il raddoppio con l’onnipresente Castaignos, ma Cillessen è bravo a rendere vana la sortita avversaria. Nel finale di primo tempo, l’Ajax si fa rivedere nell’area di rigore avversaria con D<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">e Jong</strong>; il tiro dell’olandese, però, non impensierisce<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Marsman</strong>.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
Dopo un quarto d’ora giocato al piccolo trotto da ambo le parti, la ripresa s’accende improvvisamente. E a dominare la scena è l’Ajax, finalmente più vivo e pimpante. Al sessantaquattresimo, dopo alcune situazioni pericolose, l’Ajax va vicinissimo al gol con <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Sigthorsson</strong>, che riceve uno splendido pallone da <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Fischer</strong> ma lo aggancia difettosamente e, in precario equilibrio, calcia debolmente su Marsman in uscita. L’Ajax si fa preferire, Il Twente, però, non sta a guardare e con <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Tadic</strong> – verso il settantesimo – mette in apprensione la retroguardia ospite. I lancieri, al settantaduesimo, falliscono un’incredibile palla-gol con De Jong, che riceve una palla a rimorchio da parte di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Serero</strong> e, lasciato colpevolmente solo dalla retroguardia avversaria, calcia incredibilmente a lato da posizione favorevole. L’Ajax sembra accusare il colpo delle occasioni fallite e del dominio territoriale fin qui infruttuoso. Ma all’ottantesimo, grazie ad un clamoroso errore di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Bjelland</strong> (che calcola male il rimbalzo del pallone e si fa superare dallo stesso), la squadra di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">de Boer</strong> trova la rete del pareggio con Sigthorsson, che di controbalzo batte l’incolpevole Marsmar. Il Twente vuole provare a vincere il match, alza il baricentro ma non si rende mai effettivamente pericoloso. L’ultima occasione capita ancora all’Ajax all’ottantasettesimo: de Sa, da poco subentrato ad un inconsistente <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Andersen</strong>, serve un pallone d’oro a <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Hoesen</strong>, che calcia in porta ma trova la pronta respinta di Marsman.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Raleway, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
Ajax a due facce: inconsistente, lento, impacciato e, di fatto, mai pericoloso nel primo tempo; aggressivo, vivace, capace di creare numerose palle-gol nella ripresa. Il pareggio va forse stretto ai lancieri, ma non si può certo affermare che i Tukkers abbiano rubato questo punto, vista, soprattutto, la prova offerta nel primo tempo. Il<strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Twente</strong> ha confermato di esser fatto di ben altra pasta rispetto alla squadra sfilacciata e inconsistente dello scorso anno: quest’anno la squadra di <strong style="background-color: transparent; border: 0px; color: #1c1c1c; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Enschede</strong> può dire la sua.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-dU0Fq1Jnhe4/UmOBILG7mLI/AAAAAAAAA2o/lZQKaFH8qlw/s1600/ered.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://2.bp.blogspot.com/-dU0Fq1Jnhe4/UmOBILG7mLI/AAAAAAAAA2o/lZQKaFH8qlw/s320/ered.jpg" width="320" /></a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-18740283859188512102013-10-07T15:45:00.001+02:002013-10-07T15:50:19.871+02:00River-Boca 0-1 – Il Boca espugna il Monumental e fa suo il Superclàsico: decide Gigliotti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-1x-079ZFkAE/UlK6QsQzDrI/AAAAAAAAA2A/uVk5CRu0fZQ/s1600/Gigliotti-recibe-Martinez-Mendez-DyN_CLAIMA20131006_0193_14.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="448" src="http://2.bp.blogspot.com/-1x-079ZFkAE/UlK6QsQzDrI/AAAAAAAAA2A/uVk5CRu0fZQ/s640/Gigliotti-recibe-Martinez-Mendez-DyN_CLAIMA20131006_0193_14.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">RIVER PLATE-BOCA JUNIORS 0-1</strong> – Si ferma <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Buenos Aires</strong>, si ferma tutto il calcio argentino: al <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Monumental</strong>, è tempo di <em style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Superclàsico</em>. E’ tempo di <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">River Plate-Boca Juniors,</strong> la rivalità più forte dell’infinita galassia calcistica, macchiata, quest’anno, dall’assenza dei tifosi <em style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">xeneizes</em>, a cui è stata vietata la presenza al Monumental. Le squadre si presentano alla sfida in splendida forma: i m<em style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">ilionarios</em> sono in serie positiva da quattro turni, mentre gli x<em style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">eneizes</em> non perdono da tre incontri.</span></div>
<a name='more'></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Inizio di partita decisamente appannaggio dei padroni di casa, padroni indiscussi del possesso palla e bravi a chiudere il<strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Boca</strong> nella propria metà campo. Le occasioni da gol, però, latitano. La porta di <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Orion</strong>, infatti, corre solo un rischio al quinto minuto, quando <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Mercado</strong>, da azione susseguente ad un corner di <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Lanzini,</strong> non inquadra lo specchio della porta per una questione di centimetri. Il Boca si fa vedere per la prima volta dalle parti di <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Barovero </strong>al ventesimo, ma il tiro di <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Gago</strong> viene respinto dall’estremo difensore locale e non viene ribattuto in rete da un impreciso <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Gigliotti</strong>. La punta x<em style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">eneizes</em>, però, si rifà tre minuti più tardi: bella azione manovrata palla a terra sulla trequarti, <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Riquelme</strong> scarica sull’esterno destro per <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Martinez,</strong> il numero sette penetra in area di rigore e trova un assist bello e efficace per Gigliotti, che in spaccata anticipa <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Maidana</strong> e porta in vantaggio i suoi. Monumental ammutolito. Il River impiega dieci minuti per riprendersi dallo shock. Al trentaduesimo, Maidana stacca indisturbato di testa su un calcio di punizione battuto da <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Lanzini</strong>, ma la mira non è delle migliori e la palla si perde abbondantemente a lato. E’ un buon momento per i padroni di casa, che due minuti più tardi, al termine di un’avvolgente azione sulla fascia destra di <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Carbonero</strong>, vanno nuovamente vicini al gol con Lanzini, bravissimo a farsi trovare libero sul secondo palo ma con il bacino del corpo troppo sbilanciato in avanti; ne esce un colpo di testa, che si perde, alto, sopra la traversa.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nell’intervallo, <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Diaz</strong> toglie Maidana ed inserisce Ponzio. Avvio di ripresa a ritmi decisamente elevati. Il Boca, dopo aver concesso un’occasione da gol (non nitidissima) al River, va vicinissimo al raddoppio con Martinez che, al terzo minuto, impatta un cross dalla sinistra di <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Sanchez</strong> e colpisce al palo a Boravero battuto. La difesa<em style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> milionarios</em>, specie se attaccata per vie centrali, si mostra fragile, complice (anche) una mediana che non fa filtro. Il <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">River</strong> reagisce: minuto numero sette, <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ponzio</strong> raccoglie palla al limite dell’area di rigore e, con una bella staffilata di destro, coglie il palo alla destra di Orion. Al tredicesimo, dopo una gara “onesta”, condizionata da un problema al ginocchio destro, Riquelme abbandona il campo in favore di <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Gonzalo Escalante</strong>. L’intensità del match scende: il River domina nel palleggio, ma il Boca, ben disposto difensivamente da<strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Bianchi,</strong> non corre alcun rischio. La squadra bianco-rossa si rende nuovamente pericolosa solo al trentasettesimo: cross dalla sinistra di <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Vangioni</strong>, <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Mora </strong>schiaccia di testa in mezzo all’area di rigore e colpisce il palo a Orion completamente battuto. Il Monumental ci crede e sostiene a squarciagola gli uomini di Ramon Diaz. Al secondo minuto di recupero, il River crea l’ultima occasione da gol con <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Gutierrez,</strong> ma il colpo del testa del colombiano (autore di una prova piuttosto deludente) viene deviato in corner da un ottimo intervento di Orion.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Boca</strong> espugna il Monumental dopo cinque anni. Anche nel 2008 la vittoria X<em style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">eneizes</em> fu colta di misura grazie ad un gol di <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Viatri,</strong> che andò a segno con il Boca ridotto in dieci. Il risultato odierno, però, è oggettivamente bugiardo: il <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">River</strong>, pur mancando di mordente negli ultimi venticinque metri (Gutierrez e <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Andrada</strong> praticamente inesistenti, meglio Mora), ha colpito due legni, creato un maggior numero di palle-gol ed ha tenuto costantemente in mano il pallino del gioco. Migliore in campo, a nostro avviso, <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Martinez</strong> del Boca Juniors, autore dell’assist vincente in occassione del gol di Gigliotti ed autentica spina nel fianco della fragile retroguardia m<em style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">ilionarios</em>. Va in archivio un <em style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Superclàsico</em> emozionate solo a tratti, ma pur sempre adrenalinico ed in bilico fino all’ultimo minuto. Sono lontani i fasti di un tempo lontano (ma non troppo), quando questo incontro racchiudeva la “creme” del calcio argentino ed i contenuti tecnici erano di livello indubbiamente maggiore. Il fascino, però, è e resterà intramontabile: che mondo sarebbe senza il <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><em style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Superclàsico</em></strong>?</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
per <a href="http://www.tuttocalcioestero.it/">http://www.tuttocalcioestero.it/</a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-16917634862164587342013-10-06T23:01:00.001+02:002013-10-06T23:01:12.115+02:00Tottenham-West Ham 0-3 – Spurs presi a martellate dagli Hammers: dopo quattordici anni, il West Ham espugna White Hart Lane<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-sD-AD5WfJW8/UlHPbPhEzAI/AAAAAAAAA1w/VGi0zxLts4I/s1600/Tottenham-v-West-Ham-Ravel-Morrison-Ricardo-V_3015326.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="338" src="http://1.bp.blogspot.com/-sD-AD5WfJW8/UlHPbPhEzAI/AAAAAAAAA1w/VGi0zxLts4I/s640/Tottenham-v-West-Ham-Ravel-Morrison-Ricardo-V_3015326.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">TOTTENHAM-WEST HAM 0-3</strong> – Spurs in serie positiva da tre turni e con una voglia pazzesca di restare agganciati alla primissime posizioni; Hammers, invece, reduci da un filotto di cinque partite senza vittorie. La vigilia del sentitissimo Tottenham-West Ham, uno dei derby londinesi più caldi, si presenta in questa maniera, con i favori del pronostico appannaggio dei padroni di casa. Moduli speculari per <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Allardyce</strong> e <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Villas Boas</strong>, anche se gli uomini messi in campo dal portoghese hanno una vocazione decisamente più offensiva rispetto a quelli scelti dal tecnico inglese, secondo qualche mass media addirittura a rischio esonero. Nel <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Tottenham</strong>, <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Defoe</strong> è preferito a Soldado, <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Sigurdsson</strong> viene preferito a Lamela, mentre la cerniera di centrocampo è composta da <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Paulinho</strong> e<strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Dembele</strong>, con Eriksen nella posizione di trequartista; gli Hammers, perennemente privi di <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Carrol</strong>l, propongono<strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Vaz Te</strong> come riferimento offensivo, supportato dal terzetto Diamè-Nolan- Downing.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Primo tempo orribile: ritmo compassato, un’infinità di palloni sbagliati, tanto tatticismo e quaranta minuti privi di occasioni da gol. Per vivere un’emozione bisogna aspettare il quarantatreesimo: schema su calcio di punizione, <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Noble</strong> – anziché calciare in porta – scodella la palla per <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Nolan</strong>, che aggancia la sfera con un bel destro al volo ma non inquadra lo specchio della porta per pochi centimetri. Ed è questa l’unica occasione da gol di un brutto primo tempo, contraddistinto da un Tottenham padrone indiscusso nel palleggio, ma mai insidioso e decisamente lento ed impreciso. La ripresa prende avvio su ritmi decisamente più intensi, con gli Spurs che provano a mettere in difficoltà la retroguardia ospite. Al cinquantaduesimo, i padroni di casa, con un tiro potente (ma centrale) di <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Defoe</strong>, impegnano per la prima volta <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Jääskeläinen</strong>, bravo a deviare la sfera in corner.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
La verve degli Spurs, però, si esaurisce qui. La squadra di Allardyce, conscia di trovarsi dinnanzi ad un Tottenham irriconoscibile, incomincia a credere nei tre punti e costringe la squadra di Villas Boas sulla difensiva. Al cinquantacinquesimo, da azione susseguente ad un calcio d’angolo, <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Tomkins</strong> effettua un colpo di tacco a pochi metri dalla linea di porta avversaria, ma <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Lloris</strong> è bravo a respingere la sfera. La pressione degli ospiti si fa sempre più insistente e si concretizza, al sessantacinquesimo, con il gol di <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Reid</strong> che, dopo essersi visto respingere – involontariamente – da Nolan un colpo di testa a botta sicura, batte Lloris con un potente piatto rasoterra da distanza ravvicinata. La squadra di casa, già allo sbando da una decina di minuti, abdica definitivamente. Passano solo sei minuti e <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Vaz Te</strong>, servito in campo aperto da una preziosissima rasoiata di Noble, mette a segno il secondo gol con una discreta dose di fortuna; il portoghese, infatti, realizza grazie ad un fortunoso rimpallo di ginocchio, dopo essersi visto respingere la sfera da Lloris. L’ombrellino nel long drink ( <em style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">ndr</em>: Nicola Roggero docet) arriva al settantottesimo: <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Morrison</strong> prende palla al limite della propria metà campo, supera in velocità <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Vertonghen,</strong> disorienta con irrisoria facilmente <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Dawson</strong>, entra in area di rigore, resiste al ritorno del centrale belga e batte Lloris con un delizioso tocco sotto.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Finisce in tripudio, con i tifosi ospiti increduli: erano diciannove anni, infatti, che il <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">West Ham</strong>non vinceva con tre gol di scarto in casa del Tottenham e da quattordici non usciva con i tre punti da <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">White Hart Lane</strong>. Un successo decisamente meritato per quanto visto nel secondo tempo, quando gli uomini di Allardyce hanno preso in mano il pallino del gioco e poi, una volta sbloccato il match, non hanno corso alcun rischio, colpendo in maniera spietata in contropiede. Male, molto male il Tottenham, dove si salva il solo <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Townsend</strong>. La scusa della trasferta russa di Europa League regge fino a un certo punto, vista la qualità della rosa a disposizione di Villas Boas, che, forse, non ha ancora capito come sfruttare in maniera adeguata i nuovi arrivi: <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Eriksen</strong> da trequartista avanzato non rende, tant’è che il danese è arretrato spesso per provare ad entrare nel vivo del gioco; <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Lamela</strong> è completamente spaesato, e quando è entrato non ha saputo incidere; <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Chadli</strong>, dopo la deludente prova dell’Emirates, sembra esser finito nel dimenticatoio. Inoltre, la scelta di lasciare in panchina <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Soldado</strong>, fuori dall’undici titolare anche nella trasferta di Europa League, è apparsa azzardata. D’accordo, è solo una sconfitta e la classifica degli Spurs, complice anche il mezzo passo falso dei Gunners, resta decisamente buona. Ma i campanelli d’allarme suonati oggi sono parecchi, e Villas Boas, se non vorrà perdere <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">derby</strong> a rotta di collo, dovrà porvi rimedio.</div>
<div align="center" style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-58154835541563785412013-10-03T23:32:00.002+02:002013-10-03T23:32:41.707+02:00Trabzonspor-Lazio 3-3 – Rimonta laziale al cardiopalma: doppietta di Floccari e i biancocelesti portano a casa un punto<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-3Z9ZlzQFRMY/Uk3iUqG05gI/AAAAAAAAA0k/Ysa7ScJ9afY/s1600/!!!!!!!lazio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="http://4.bp.blogspot.com/-3Z9ZlzQFRMY/Uk3iUqG05gI/AAAAAAAAA0k/Ysa7ScJ9afY/s640/!!!!!!!lazio.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<b>TRABZONSPOR-LAZIO 3-3 – </b>Trasferta particolarmente delicata per la Lazio di Petkovic, impegnata a Trabzon in un match che può valere il primato del girone. I padroni di casa, nelle cui file militano alcune vecchie conoscenze del grande calcio europeo come Zokora, Malouda e Bosingwa, non sono certo un cliente facile, come dimostrano (anche) le tre vittorie consecutive in campionato.</div>
<a name='more'></a> L’avvio di partita è particolarmente frizzante, con i turchi che, dopo solo centoventi secondi, si rendono pericolosi con un tiro di Erdogan neutralizzato da Marchetti. La partita prosegue su ritmi intensi per dieci minuti. Poi, al dodicesimo, i padroni di casa sbloccano il risultato con una ficcante azione di contropiede: tre tocchi e Erdogan, servito da un ottimo Paulo Henrique, batte Marchetti con un preciso diagonale. La reazione della Lazio è immediata, ma Onur è bravissimo in uscita su Anderson e riesce a mantenere illibata la propria porta. I padroni di casa, però, tornano a dominare. Al ventiduesimo, Mierzejewski – complice l’involontaria deviazione di Cana – batte Marchetti e raddoppia per i turchi. La squadra laziale è come un pugile suonato. Passano pochi minuti ed è ancora Mierzejewski a sfiorare il gol. Quando tutto sembra volgere per il peggio, i biancocelesti (oggi in tenuta gialla) riaprono il match: Perea serve una splendida palla per l’accorrente Onazi, che entra in area di rigore e batte Onur. Al trentacinquesimo però, dopo solo due minuti da un’occasione fallita di poco da Hernanes, il Trabzonspor segna il terzo gol con Paulo Henrique (il migliore per distacco dei turchi), che approfitta di un tragicomico rimpallo fra Cana e Ciani, e batte un incolpevole Marchetti. Nel finale di frazione, Lulic va vicinissimo al gol con un colpo di testa che termina fuori di poco.<br />
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Nel secondo tempo, la Lazio entra in campo con un piglio decisamente più convinto. Dopo solo due minuti Ciani si vede annullare un gol. Al quarto d’ora, Onur effettua un ottimo intervento su un tiro di Felipe Anderson, servito, nell’occasione, da un bel assist di Lulic. Petkovic aumenta le bocche di fuoco offensive: fuori un deludente Candreva, dentro Floccari. Il giocatore più ispirato dei laziali è, senza dubbio alcuno, Felipe Anderson, che al ventesimo si rende protagonista di una gran giocata vanificata, però, dall’ottimo intervento di Onur. La Lazio insiste, ma si espone, inevitabilmente, al contropiede avversario. Dopo un quarto d’ora privo di occasioni da gol, ma comunque dominato dalla squadra di Petkovic, i padroni di casa vanno vicinissimi al gol in due occasioni, prima con Alanzinho ( che fallisce clamorosamente a tu per tu con Marchetti) e poi con il solito Paulo Henrique ( autore di una bella iniziativa personale, chiusa con un tiro che non inquadra lo specchio della porta). La Lazio sembra alle corde. Appunto, sembra. Perché ad otto minuti dal termine, approfittando di un’uscita imprecisa di Onur, Floccari insacca di testa e ravviva le speranze laziali. Ma l’ex attaccante del Messina non ha ancora terminato l’opera: all’ottantacinquesimo, servito magistralmente da un filtrante di Perea, entra in area di rigore e batte per la seconda volta Onur. Nei minuti di recupero, Biglia sfiora addirittura il gol del 3-4 che, probabilmente, avrebbe reso epica la trasferta di Trebisonda.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
La squadra di Petko, in soli centoventi secondi, ribalta completamente il match ed ottiene un insperato punto. Ma le cose da migliorare restano parecchie, a partire da una difesa lenta (Ciani-Cana non fanno certo della rapidità un loro punto di forza) e mal protetta da un centrocampo privo di interditori, composto esclusivamente da palleggiatori (Biglia e Hernanes) e incursori (Onazi). Molto male Candreva, autore, forse, della peggior prova stagionale. Molto bene, invece, Felipe Anderson, alla prima da titolare in maglia biancoceleste ed autentica spina nel fianco della retroguardia turca. La copertina, però, se la prende il vecchio Sergio Floccari, che mette a segno due gol importanti per la propria squadra ma, visto il deludente avvio stagionale, ancor di più per se stesso.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-43951937144908864292013-10-03T00:37:00.002+02:002013-10-03T00:37:44.664+02:00Manchester City-Bayern Monaco 1-3 – Su Manchester si abbatte il ciclone Bayern: Citizens nettamente sconfitti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-j-TU0PVWVEM/UkygJzxoLmI/AAAAAAAAA0U/QaTmm8S_02s/s1600/!!!!!eo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="478" src="http://4.bp.blogspot.com/-j-TU0PVWVEM/UkygJzxoLmI/AAAAAAAAA0U/QaTmm8S_02s/s640/!!!!!eo.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">MANCHESTER CITY-BAYERN MONACO 1-3- </strong> Mercoledì d’elite al City of Manchester, dove va in scena il big-match europeo di giornata: Manchester City- Bayern Monaco. La squadra di Pellegrini, reduce dall’inatteso k.o. del Villa Park, si schiera con un 4-4-2 atipico, con Aguero che, a seconda delle situazioni tattiche, gioca in linea o qualche metro dietro a Dzeko. In difesa, sull’out di destra, viene inspiegabilmente preferito Richards ( uomo bravo a marcare, ma decisamente macchinoso sulla fascia) a Zabaleta, mentre il ballottaggio per l’esterno sinistro di centrocampo viene vinto da Nasri a discapito di Silva, che si accomoda in panchina. Il Bayern si presenta con l’ormai celeberrimo 4-1-4-1 che, in situazione offensiva, sembra sempre più ad un 4-3-3; Lahm viene confermato come uomo d’ordine davanti alla difesa, mentre Muller viene schierato da “finto nueve” ed emargina Mandzukic in panchina.</div>
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<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
La partita è vivace sin dalle prime battute, con gli ospiti che creano un’occasione con Robben dopo pochi minuti e i padroni di casa che rispondono, poco dopo, con un colpo di testa di Richards parato agevolmente da Neuer. La partita si sblocca dopo sette minuti: Ribery raccoglie palla sulla destra e, approfittando della sterile pressione di Navas, lascia partire una staffilata di destro dai venticinque metri che coglie impreparato Hart. Bayern in vantaggio. E il City si deprime. La squadra di Pellegrini lascia in mano il pallino del gioco al Bayern, che domina nel palleggio e crea tre interessanti occasioni da gol nei venti minuti successivi, senza però trovare il secondo gol. Il City torna a farsi vedere nell’area bavarese poco dopo la mezz’ora con Aguero, ma il tiro dell’argentino non impensierisce l’estremo difensore avversario e si perde, alto, sopra la traversa. Passano solo tre minuti ed è nuovamente il Bayern a rendersi pericoloso con Schweinsteiger, autore di una staffilata di destro respinta da Hart. Negli ultimi dieci minuti, il Bayern prosegue nell’estenuante possesso palla, mentre il City appare confuso ed incapace di reagire.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
L’avvio di ripresa illude i tifosi locali. La squadra di Pellegrini parte con piglio più deciso, pressa con maggiore vigore e convinzione i portatori di palla avversari, e crea un’occasione da gol con Richards da azione susseguente a calcio d’angolo. Tutto questo, però, dura cinque minuti. All’undicesimo, dopo due occasioni occorse sui piedi di Robben e Ribery, la squadra di Guardiola trova il gol del raddoppio: splendido lancio lungo di Dante per l’inserimento di Muller, il tedesco, approfittando di un clamoroso errore di valutazione di Clichy, entra indisturbato in area di rigore, supera Hart con un delizioso tocco ed appoggia il pallone in rete. La sofferenza per i Citizens, però, non è ancora finita. Passano solo tre minuti dal gol di Muller e il Bayern fa tris: Robben raccoglie palla da Kroos, disorienta uno spaesato Nastasic e batte sul primo palo un impreciso Hart. Per i padroni di casa è notte fonda. Il Bayern, approfittando dallo stato di confusione degli avversari, ma Robben, prima, e Kroos, poi, esaltano i riflessi di Hart, finalmente positivo dopo una serata da incubo. A tredici minuti dal termine, dopo altre due occasioni create dal Bayern, il City impegna per la prima volta Neuer con un potente tiro di Milner dalla distanza. Sembra solo un fuoco di paglia. E invece i Citizens si risvegliano. Quattro minuti più tardi, infatti, gli uomini di Pellegrini accorciano la distanze con uno stupendo gol del subentrato Negredo, che controlla magistralmente la palla e lascia partire un sinistro su cui Neuer nulla può. Il gol scuote giocatori e tifosi locali. A quattro minuti dal termine, in seguito ad un chiaro fallo da ultimo uomo su Yaya Toure, viene espulso Boateng, e i padroni di casa ottengono un calcio di punizione da posizione particolarmente invitante; sulla palla si presenta Silva, ma la conclusione dello spagnolo si stampa sulla traversa.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
E qui, di fatto, si spengono le speranze del City, che esce meritatamente sconfitto dal rettangolo di gioco. Troppo deboli i Citizens o troppo forti i bavaresi? Entrambe le cose. Il Bayern ha giocato una gara impeccabile per settanta minuti, mettendo a nudo tutti gli arcinoti limiti difensivi delle squadre di Pellegrini, ma i padroni di casa sono risultati troppo molli, pochi cattivi nel pressare e incapaci – al di là degli innegabili meriti dell’avversario – di creare un’azione pericolosa per settantasette minuti. Molto bene, come al solito, Ribery e Robben, supportati da un Kroos particolarmente ispirato e da un Muller decisamente a suo agio nel ruolo di “finto nueve”. Nel City si salvano in pochi. Benissimo il solo Negredo, cattivo, volitivo, l’unico che ha messo in reale difficoltà la retroguardia avversaria. Poi, tabula rasa. Con un Richards, a destra, in evidente difficoltà nel contenere le sfuriate dell’accoppiata Ribery-Alaba, che con le loro continue sovrapposizioni hanno letteralmente mandato in tilt il difensore inglese, lasciato solo in balia degli avversari da un Jesus Navas completamente inesistente in fase difensiva. La strada per gli ottavi, nonostante il ruolo di favorita, si complica per Kompany & C. : vincere a Mosca non sarà semplice.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div align="center" style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<ins style="background-color: #fff9c0; border: none; display: inline-table; height: 280px; margin: 0px; padding: 0px; position: relative; text-decoration: none; vertical-align: baseline; visibility: visible; width: 336px;"></ins></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-7024830600327621302013-10-02T00:28:00.002+02:002013-10-02T00:28:28.926+02:00Porto-Atletico Madrid 1-2 – Colchoneros ebbri di Porto: ottavi di finale ormai ad un passo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-4O-DX1UoQAg/UktMfb6GPNI/AAAAAAAAA0E/Osbw2_Vbx6A/s1600/!!!!!!!!.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="388" src="http://3.bp.blogspot.com/-4O-DX1UoQAg/UktMfb6GPNI/AAAAAAAAA0E/Osbw2_Vbx6A/s640/!!!!!!!!.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
PORTO-ATLETICO MADRID 1-2 – Il clamoroso pareggio dello Zenit contro l’Austria Vienna, viziato da un’espulsione molto discutibile di Witsel, carica psicologicamente i ventidue protagonisti del Do Dragao: chi vince, infatti, vola a cinque punti di vantaggio dai russi di Spalletti e dagli austriaci di Bjelica, ipotecando di fatto la qualificazione agli ottavi di finale. I <em style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">dragoni </em>schierano per dieci undicesimi la stessa squadra scesa in campo a Vienna, con la novità Defour a centrocampo e il talentuoso Josuè schierato leggermente più avanzato rispetto alle ultime uscite, in un ruolo che, di fatto, ricopriva James Rodriguez fino alla scorsa stagione. I colchoneros, invece, devono fare a meno di Diego Costa e, inizialmente, lasciano in panchina Koke, alle prese con alcuni problemi muscolari dopo la splendida prova offerta nel derby.</div>
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<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Avvio di partita decisamente di marca biancoblu, con gli uomini di Fonseca dominatori nel palleggio e sempre in costante proiezione offensiva. Le palle-gol, però, latitano fino al quindicesimo, quando Martinez, ben imbeccato da un calcio da fermo di Josuè, brucia sul tempo Godin ed insacca di testa al limite dell’area piccola. Per il colombiano è il quarto gol in dieci partite disputate in Champions. Porto meritatamente in vantaggio. Nel quarto d’ora successivo, i padroni di casa dominano ma non si rendono pericolosi dalle parti di Courtois. La squadra di Simeone si sveglia dal letargo in cui sembrava irrimediabilmente sprofondata, solo al trentaduesimo: Arda Turan, al termine di un’ottima azione corale sviluppatasi sulla fascia destra, calcia indisturbato all’ingresso dall’area di rigore, ma la mira non è quella giusta e il pallone finisce alto sopra la traversa. La sortita degli spagnoli non mette ansia ai locali che, dopo solo cinque minuti, si rendono protagonisti di un ficcante contropiede, concluso con un colpo di testa di Lucho che non mette in difficoltà Courtois. Nei minuti finali, l’Atletico Madrid coglie una traversa con Raul Garcia, che per poco non approfitta di una difettosa uscita di Helton, mentre il Porto sfiora il raddoppio con Varela, che, servito in maniera splendida da Martinez, sciupa una ghiottissima palla-gol a tu per tu con Courtois.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Nell’intervallo, Simeone toglie uno spento Villa, inserisce Rodriguez e, contestualmente, avanza leggermente Arda Turan, che in fase di possesso fa di fatto la seconda punta ( con facoltà di svariare su tutto il fronte offensivo) e di non-possesso si allarga nell’originaria posizione di esterno. L’Atletico, seppur timidamente, prova a fare la partita. Al cinquantaduesimo, Felipe effettua un ottimo tiro dai trentacinque metri che si perde di poco alla destra di Helton. Ma l’episodio che cambia definitivamente il match si verifica cinque minuti più tardi: Gabi calcia una punizione dal lato destro, Helton esce a farfalle e Godin, con un bel colpo di testa, riporta il punteggio in parità. Il gol del difensore sudamericano cambia completamente il volto del match. Il Porto prova a vincere la partita e si espone, inevitabilmente, alle ficcanti ripartenze degli spagnoli. Al settantacinquesimo, Arda Turan lavora uno splendido pallone per Raul Garcia, ma il centrocampista spagnolo – tenuto in gioco da un disastroso Alex Sandro – fallisce una clamorosa palla-gol ed esce per infortunio a causa di uno stiramento procuratosi nell’azione medesima. La pressione ospite si fa asfissiante. Passano solo centoventi secondi e Miranda di testa, su azione susseguente ad un calcio d’angolo, sfiora il raddoppio. Raddoppio, però, che è nell’aria e giunge, puntuale, dieci minuti più tardi. Schema su calcio di punizione: Gabi, anziché calciare in porta, serve la palla per lo smarcatissimo Turan, che con un possente destro batte un incolpevole Helton. E’ il gol che decide il match, ma il Porto recrimina per la posizione irregolare del turco, in posizione di fuorigioco (abbastanza evidente) al momento di ricevere il pallone dal compagno di squadra.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Prosegue il momento magico dell’Atletico, primo in Liga e ormai ad un passo dalla qualificazione agli ottavi, che potrebbe arrivare fra tre settimane nel match contro l’Austria Vienna. Il Porto ha disputato un ottimo match per mezz’ora e lo ha poi controllato fino al gol di Godin. Poi, una volta subito il pareggio, si è sciolto come neve al sole, e a nulla sono serviti gli ingressi di Liça (nonostante abbia dato maggior ampiezza al gioco offensivo dei dragoni) e Quintero. E fra tre settimane, nello scontro diretto contro lo Zenit, gli uomini di Fonseca si giocheranno molto: in caso di vittoria, sarebbero con un piede e mezzo negli ottavi, mentre una sconfitta consentirebbe ai russi di balzare al secondo posto.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
per <a href="http://www.tuttocalcioestero.it/" style="background-color: transparent;">http://www.tuttocalcioestero.it</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-89198340487065959972013-09-23T13:05:00.001+02:002013-09-23T13:05:53.541+02:00SUPERLIGA PORTOGHESE, QUINTA GIORNATA: IL PUNTO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-muEL9_uu_fY/UkAgB7BlokI/AAAAAAAAAz0/hgB7R7_zyIU/s1600/porto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="http://4.bp.blogspot.com/-muEL9_uu_fY/UkAgB7BlokI/AAAAAAAAAz0/hgB7R7_zyIU/s640/porto.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
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<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
SUPERLIGA PORTOGALLO, QUINTA GIORNATA – Quinta giornata di SuperLiga che conferma quanto visto nei primi quattro turni: Porto e Benfica, nonostante restino le grandissime favorite per la vittoria finale, dovranno sudare le proverbiali sette camicie – specie in trasferta – per vincere il titolo. Le cosiddette “piccole”, infatti, sembrano più agguerrite degli scorsi anni, con l’Estoril che si sta confermando dopo la splendida stagione dello scorso anno e il Rio Ave, capace di uscire dall’Alvalade con un prezioso punto, che giornata dopo giornata conferma di poter dire la sua nella lotta per la qualificazione alla prossima Europa League. In classifica, intanto, le quattro grandi del calcio lusitano si trovano raccolte in un fazzoletto di tre punti: Porto 13, Braga 12, Sp.Lisbona 11, Benfica 10.</div>
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<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">PORTO & BENFICA-</strong> I dragoni, reduci del successo colto mercoledì al Prater, vengono bloccati sul 2-2 in casa dell’Estoril, tenace compagine che lo scorso anno ottenne, da neo-promossa, una storica qualificazione all’Europa League. La squadra di Fonseca gioca meglio dei canarini, si porta per due volte in vantaggio (molto bella l’azione del raddoppio finalizzata dal solito Jackson Martinez) ma viene raggiunta in entrambi i casi dai padroni di casa, anche se la rete del momentaneo 1-1, messo a segno dagli undici metri da Evandro, è condizionata da un clamoroso errore del direttore di gara, che concede il penalty nonostante il fallo di mano di Otamendi sia commesso fuori dall’area di rigore. Nel finale, un grande Vagner sale in cattedra e compie un paio di prodezze su alcune pericolose sortite dei campioni portoghesi in carica. Il Benfica, reduce da un pareggio e una sconfitta lontano dal Da Luz, coglie il primo successo esterno ma fatica più del dovuto sul campo del Vitoria. I padroni di casa giocano un ottimo primo tempo e mettono spesso in difficoltà le Aguias con avvolgenti azioni sulle fascie. Nella ripresa, il Benfica, pur senza entusiasmare, guadagna metri e, complice anche un Vitoria Guimares ridotto in dieci dopo un quarto d’ora, si rende maggiormente pericoloso. Il gol che decide il match lo mette a segno Cardozo, anche se risulta decisiva la deviazione di un difensore avversario sulla linea di porta. Protagonista assoluto a fine partita Jorge Jesus, che cerca (e forse riesce) a liberare un tifoso dal Benfica dalla “presa” dalla Polizia.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">SPORTING, BRAGA E LE ALTRE - </strong> Prima prova poco convincente dello Sporting di Jardim, bloccato fra le mura amiche da un ottimo Rio Ave. I biancoverdi portano a casa un punticino che, per quanto vista in campo, si può ritenere decisamente fortunato, visto il maggior numero di occasioni da gol create dalla squadra ospite. Del mezzo passo falso dei Leoni ne approfitta il Braga, corsaro – non senza patemi – sul campo del neo-promosso Arouca. Decide un gol dalla lunghissima distanza del centrale difensivo Santos (aiutato dalla posizione tutt’altro che corretta dell’estremo difensore avversario), ma i padroni di casa reclamano per un calcio di rigore ( ai più apparso netto) non concesso nel secondo tempo. Prezioso, ancorché fortunato, il punto colto a Barços dell’Olhanense, da alcuni simpaticamente ribatezzato “Ital-Olhanense” visto il cospicuo numero di calciatori giunti in prestito dalla Serie A: il Gil Vicente domina, sfiora a più riprese il secondo gol, ma nel finale viene punito da un colpo di testa del senegalese Diakhite; discreto il debutto di Dionisi, approdato alla corte di Abel Xavier in prestito dal Livorno. Preziose vittorie interne di misura per il Nacional (1-0 all’Academica) e il Belenenses, capace, quest’ultimo, di aver la meglio sul più quotato Maritimo e di cogliere i primi tre punti di un campionato che, nonostante tutto, si preannuncia di estrema sofferenza.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">RISULTATI SETTIMO TURNO</strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Arouca-Braga 0-1<br />Gil Vicente-Olhanense 1-1<br />Belenenses-Maritimo 1-0<br />Sporting-Rio Ave 1-1<br />Nacional-Academica 1-0<br />Guimaraes-Benfica 0-1<br />Estoril-FC Porto 2-2<br />Ferreira-Setubal (stasera, ore 21,15)</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-8610388906214026612013-09-22T19:58:00.001+02:002013-09-22T19:58:21.054+02:00EREDIVISIE, SETTIMA GIORNATA: PSV EINDHOVEN-AJAX 4-0, CRONACA E PAGELLE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-hvCEGGV2gb4/Uj8vpNkPBhI/AAAAAAAAAzk/55-ZTSa1nRs/s1600/psv.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="http://3.bp.blogspot.com/-hvCEGGV2gb4/Uj8vpNkPBhI/AAAAAAAAAzk/55-ZTSa1nRs/s640/psv.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
PSV EINDHOVEN-AJAX 4-0 – Tutto facile, forse troppo, per i Boeren, che battono con un perentorio 4-0 l’Ajax e, complici i mancati successi di Zwolle (travolto 3-0 ad Arnhem) e Hereenveen (bloccato sul 3-3 a Kerkrade), volano in vetta alla classifica. Squadre schierate a specchio con il classico – almeno in terra olandese – 4-3-3: Cocu, costretto a rinunciare ad alcuni uomini importanti come Maher e Wijnaldum, opta per Toivonen in mezzo al campo a supporto di Matavz e il giovane svedese Hiljemark interno di centrocampo; De Boer, costretto a ridisegnare l’Ajax dopo le cessioni eccellenti degli ultimi giorni di mercato, opta per un centrocampo a tre che esclude Poulsen e vede in cabina di regia Schone, con de Jong e Serero interni.</div>
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<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Pronti, via ed è subito PSV, che al terzo minuto va vicinissimo al gol con Toivonen, incapace di finalizzare a tu per tu con Vermeer servito da una bella palla filtrante di Matavz. I Boeren giocano ad un ritmo decisamente più elevato, e costringono i lancieri sulla difensiva. Al decimo, Depay impatta malissimo di testa uno splendido cross dalla destra di Brenet, e manda il pallone a lato da posizione decisamente favorevole. Scampati i due pericoli, l’Ajax guadagna campo e diventa padrone indiscusso del possesso palla. I lancieri, però, non creano grossi grattacapi alla retroguardia di casa, dando la sensazione, neanche troppo velata, di voler puntare al pareggio. Bisogna aspettare la mezz’ora per segnalare la prima occasione da gol per gli ospiti, ma l’insidioso tiro dalla lunga distanza di van Rhijn viene deviato in corner da uno strepitoso intervento di Zoet. E’ un buon momento per l’Ajax, che mette sovente in apprensione la retroguardia locale, ma un incerto ( e ancora una volta deludente) Bojan, ed alcuni ottimi interventi in fase difensiva di un sorprendente Bruma, permettono al PSV di mantenere illibata la propria porta. Negli ultimi cinque minuti, gli ospiti continuano a dominare nel possesso palla, mentre la squadra di Cocu si dimostra solida come non mai in fase difensiva.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
La ripresa inizia con un PSV decisamente più aggressivo. Al cinquantunesimo, Depay offre una palla a rimorchio per Schaars, che s’inserisce per vie centrali ma trova sulla sua strada un grande Vermeer, bravo a deviare il pallone in corner. Ed è dal susseguente calcio d’angolo che i Boeren sbloccano il match: Depay raccoglie il corner corto e mette la palla in mezzo all’area di rigore, Toivonen non aggancia la sfera e, in modo del tutto involontario, causa la papera di Vermeer, che si fa sfuggire il pallone e consente a Matavz di segnare il più facile dei gol; per l’attaccante del PSV, a secco di gol dal mese di aprile, si tratta di una rete importantissima dal punto di vista psicologico. I lancieri si sciolgono come neve al sole e lasciano campo aperto agli acerrimi rivali. Il raddoppio giunge al sessantesimo: Willems salta con irrisoria facilità Schone, controlla la palla di sinistro e lascia partire un destro che, complice la sfortunata deviazione di Moisander, batte un (stavolta) incolpevole Vermeer. I lancieri sono alla sbando. Passano solo centottanta secondi e i padroni di casa, al termine di una ficcante ripartenza sulla fascia di Park, trovano il terzo gol con il giovane svedese Hiljemark, autore di un destro di prima intenzione che non lascia scampo al portiere avversario. Il Philips Stadion è in tripudio, anche se, per la gioia dei tifosi locali, le emozioni non sono ancora finite. Minuto sessantasette, lancio lungo della difesa, Matavz spizza di testa e serve in campo aperto Park, che s’invola a velocità supersonica verso la porta di Vermeer e, a tu per tu con lo stesso, realizza di giustezza con un comodo piatto destro. Gli ultimi venti minuti trascorrono privi di grandi emozioni, anche se il PSV non concretizza un paio di situazioni interessanti. Finisce 4-0. Il PSV, dopo quattro anni, torna a battere l’Ajax in un match di Eredivisie e lancia un chiaro messaggio a tutti: nonostante la rivoluzione estiva, per la lotta per il titolo ci sono anche i Boeren.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">PAGELLE</strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
PSV: J. Zoet 6,5 , J. Brenet 7 J. Bruma 7,5, J. Hendrix 6,5 J. Willems 7,5 (Tamata dal 71’ S.V.), S. Schaars 7, O. Hiljemark 6,5 , O. Toivonen 6 (Bakkali dal 67’ 6) Ji-Sung Park 7 T. Matavz 6,5 (Locadia 84’ s.v. ), M. Depay 7</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #535353; font-family: 'Open Sans', Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px; margin-bottom: 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Ajax: K. Vermeer 4,5, R. van Rhijn 6 N. Moisander 5, S. Denswil,4 D. Blind 4,5 (Boilesen dal 80’, s.v.) , L. Schöne 4,5 , S. de Jong 5 (Duarte dal 69’, s.v.), T. Serero 4 , K. Sigrsson 4 (Andersen dal 77’, s.v.), Bojan 4, V. Fischer 5</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7132961664314280022.post-59744323848432487952013-09-15T12:33:00.004+02:002013-09-15T12:38:08.699+02:00EREDIVISIE SESTA GIORNATA: ZWOLLE ANCORA DA SOLO IN VETTA, MA LA CLASSIFICA SI RICOMPATTA. OGGI IN CAMPO IL FEYENOORD<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-iYVigfZtZJw/UjWMteGAFlI/AAAAAAAAAy8/wiJvJ4GfSPw/s1600/!!!!!ha.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="392" src="http://2.bp.blogspot.com/-iYVigfZtZJw/UjWMteGAFlI/AAAAAAAAAy8/wiJvJ4GfSPw/s640/!!!!!ha.jpg" width="640" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>EREDIVISIE SESTA GIORNATA</b>/ <u>IERI</u>-Sabato pomeriggio ad alta tensione in Olanda, con il sorprendente Zwolle di scena all'Amsterdam Arena da capolista assoluto dell'Eredivisie, contro un Ajax distanziato in classifica di ben cinque punti.</span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> I lancieri dominano il match, creano parecchie occasioni da rete, ma alla fine colgono tre punti di fondamentale importanza grazie a due sfortunate autoreti messe a segno dai difensori avversari, anche se la prima verrà attribuita a Serero nonostante la decisiva deviazione di Mokotjo; molto bello, seppure inutile ai fini del risultato finale, il gol messo a segno da Gravenbeek nelle fasi conclusive del match. Per lo Zwolle si tratta del primo k.o. stagionale, mentre l'Ajax, alla prima uscita ufficiale senza i partenti Eriksen e Alderweireld, torna a due punti dalla vetta e guarda con rinnovato ottimismo all'impossibile match di Champions contro il Barcellona. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L'altro match di cartello del sabato olandese era di scena a Enscheede, con la sfida fra il redivivo Twente e il rinnovatissimo PSV. Padroni di casa avanti per due volte, ma, in entrambi i casi, ingenui nel farsi raggiungere dai Boeren, che colgono il terzo pareggio consecutivo in campionato. Nel Twente protagonista assoluto Castagnois, che non segna ma fornisce i due assist per le reti di Eghan e Promes, mentre nel PSV prova positiva per Depay, autore dell'assist in occasione del gol di Wijnaldum e poi abile nel mettere a segno la rete del definitivo 2-2. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Completa il quadro la vittoria del neo-promosso Cambuur, che batte 2-0 l'Heracles in un match molto importante per la lotta per non retrocedere. La squadra di Lodeweges, da molti considerata come la più autorevole candidata alla retrocessione, sta stupendo positivamente in quest'avvio di stagione, come testimonia il rotondo successo interno colto contro il Groningen e il clamoroso pari strappato a Eindhoven prima della pausa per le nazionali. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Non si è disputata, invece, Den Haag-Vitesse, rimandata a data da destinarsi a causa delle abbondanti piogge che hanno colpito la città di Den Haag.</span><br />
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">OGGI - Si parte a mezzogiorno con il Feyenoord impegnato a Nijmegen sul campo del NEC. La squadra di Koeman, reduce da due successi consecutivi dopo i tre k.o. accusati nelle prime giornate, vuole dare continuità alle ultime prove fornite, e in caso di successo si porterebbe a solo quattro punti dal vertice. Il piatto forte del pomeriggio, però, andrà in scena alle 14,30, con il "derby del Nord" Heerenveen-Groningen, sfida resa ancora più interessante dalle prospettive di classifica di entrambe: chi vince, infatti, vola a solo due punti dalla vetta. L'ultimo match della giornata sarà Utrecht-RKC, con i padroni di casa ancora in cerca di se stessi dopo un avvio stagionale tutt'altro che esaltante. </span><br />
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<b><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">PROGRAMMA</span></b><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ajax-Zwolle 2-1 (</span><a href="http://www.youtube.com/watch?v=n9yZLZ1l6Vk">http://www.youtube.com/watch?v=n9yZLZ1l6Vk</a>)<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> Cambuur-Heracles 2-0 (</span><a href="http://video.meta.ua/6011973.video">http://video.meta.ua/6011973.video</a>)<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> Den Haag-Vitesse RINVIATA PER MALTEMPO</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> Twente-PSV 2-2 (</span><a href="http://kset.kz/video/view/15319433">http://kset.kz/video/view/15319433</a>)<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">OGGI</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> Nijmegen-Feyenoord (h.12,30)</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> Alkmaar-G.A. Eagles (h14,30)</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> Heerenveen-Groningen( h.14,30)</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> Roda-Breda (h.14,30)</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> Utrecht-Waalwijk(h.16,30)</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08571844403527966538noreply@blogger.com0