domenica 24 febbraio 2013

CAPITAL ONE LEAGUE CUP FINAL: BRADFORD-SWANSEA 0-5



C’era grande curiosità per la finale della Coppa di Lega inglese. Tanto interesse era suscitato dalla presenza di due squadre dal nome poco altisonante, ma che, per motivi opposti, davano colore e calore alla terza coppa inglese, spesso considerata (a torto) una manifestazione  di ripiego: il Bradford, squadra di League Two (quarta divisione inglese) che nel suo palmerès vanta una F.A. Cup conquistata nel 1911, si presentava alla finale dopo aver eliminato le blasonate Aston Villa e Arsenal; lo Swansea, squadra gallese al secondo anno di Premier League dopo un lungo peregrinare nelle serie inferiori (non league compresa), intravedeva la possibilità di portare a casa il primo titolo di stampo inglese.
Già dai primi minuti si intuisce quale sarà il canovaccio tattico del match: Swansea padrone del campo e assoluto dominatore del possesso palla,  Bradford chiuso dietro ed eventualmente pronto a  ripartire sugli esterni con Atkinson e Thompson. Al tredicesimo, loSwansea sfiora il gol con un colpo di testa di Davies che esce di poco a lato. Due minuti più tardi la partita si sblocca: De Guzman riparte velocemente e serve un pallone sulla sinistra a Michu, lo spagnolo tira di sinistro trovando l’opposizione di Duke che nulla può, però, sulla ribattuta di Dyer. Lo Swansea  stordisce gli avversari con un continuo ed irritante fraseggio che manda completamente in tilt lo scacchiere di Parkinson, che, di fatto, sparisce dal campo. Il lungo dominio gallese viene premiato al trentanovesimo: Pablo Hernandez serve Michu, l’ex Rayo raccoglie palla all’interno dell’area di rigore, disorienta il difensore avversario con un abile gioco di gambe e lascia partire un secco e preciso sinistro nell’angolino basso per il raddoppio Swans.  Nel finale dalla prima frazione la squadra di Laudrup si rende protagonista di due azioni interessanti con Dyer, prima, e Hernandez, poi, ma Duke fa buona guardia.
In avvio di ripresa, lo Swansea chiude definitivamente il match: Dyer prende palla sulla trequarti, scambia con Routledge e si inserisce nella burrosa difesa Bantams, dove ha tutto il tempo di controllare il pallone, rientrare sul sinistro e mirare nell’angolino per il tris gallese. Un gran gol, anche se la complicità della difesa avversaria è del tutto evidente. Passano solo sette minuti e lo Swansea, al termine di una splendida azione palla a terra, ottiene un calcio di rigore per il chiaro fallo di Duke (che viene espulso dal direttore di gara)  ai danni di Routledge: dal dischetto, dopo un lungo battibecco con Dyer protrattosi per almeno tre minuti, si presentaDe Guzman, che non fallisce e cala il poker dei Jacks. Sessanta secondi più tardi,  Michu va vicinissimo al secondo gol personale, ma il suo piatto sinistro termina di poco a lato.
Lo Swansea decide di non pigiare l’acceleratore, mentre i tifosi del Bradford danno vita ad un’ultima mezz’ora da brividi, condita da canti,cori, sciarpate e continuo sventolio di bandiere.  Uno spettacolo unico, difficilmente ipotizzabile in altre realtà del vecchio continente. Negli ultimi minuti, lo Swansea, dopo aver colto una traversa, va ancora a segno con De Guzman, bravissimo ad anticipare un difensore avversario e a concretizzare al meglio uno splendido traversone dalla destra di Rangel.
Finisce in trionfo per lo Swansea, che porta la coppa di lega in Galles. Un trionfo storico, atteso da cento anni e che consente agli Swans di prendere parte ai turni preliminari di Europa League, con buonissime chance di centrare la qualificazione alla fase a gironi.  Primo titolo di rilievo per il Laudrup versione allenatore: l’ex tecnico del Maiorca, infatti, aveva fin qui raccolto nel suo palmerès solo titoli danesi ( un campionato, una supercoppa e una coppa nazionale) alla guida del Brondby ad inizio carriera.  Il Bradford esce da Wembley a testa altissima. E i suoi fantastici tifosi hanno dato l’ennesima dimostrazione di cosa significano le parole calcio, tifo e onore. Chapeau, Bantams supporters!

Nessun commento:

Posta un commento