martedì 11 dicembre 2012

WEEKEND INTERNAZIONALE: MESSI RECORD, FALCAO BESTIALE, RUGGE IL LIONE E IL PSV VOLA

Radamel Falcao: ad oggi, la miglior prima punta a livello mondiale
LIGA: Messi. Fortissimamente Messi. Segnare 86 gol in dodici mesi è un'impresa da assoluto fenomeno, specie se molti di questi sono  delle autentiche opere d'arte, anche se la pulce ci ha talmente abituato bene, che alcune sue prodezze vengono ormai derubricate come gol "normali". Il precedente detentore del record, Gerd Muller, era noto per il suo letale opportunismo, la sua capacità di concretizzare ogni palla, anche sporca; insomma,una specie di Pippo Inzaghi d'altri tempi, anche se dotato di una tecnica migliore del piacentino.
L'argentino,invece, è fantasia, talento e concretezza. Il mondiale del 2014 potrebbe, giustamente, consegnarlo alla storia, nel frattempo, però, può ulteriormente consolidare il record di gol ( ci sono ancora tre partite ufficiali da qui al 31/12) e portare altri titoli nella preziosa bacheca blaugrana. Ma non c'è stato solo Messi nel week-end spagnolo. Radamel Falcao, altro "modesto" giocatore presente nella Liga, ha timbrato ben cinque volte il cartellino nel 6-0 rifilato dai colchoneros al Depor. I gol segnati dalla tigre, racchiudono perfettamente la grandezza del calciatore: potenza, opportunismo, classe, tecnica e freddezza. Chapeau, alla miglior prima punta degli ultimi dieci anni. Il Real di Mou, seppur balbettando, porta a casa i tre punti da Vallodolid grazie ad una doppietta di Ozil. Positivo il debutto di Valverde sulla panchina del Valencia, che coglie la prima vittoria esterna stagionale sul campo dell'Osasuna, mentre continua l'ingorgo in zona-champions, che vede ora coinvolte ben dieci squadre. Da sottolineare le squillanti affermazioni del Malaga (4-0 al Granada) e del Levante (4-0 al Maiorca). In zona salvezza, l'Espanyol si vede sfuggire i tre punti al 90° nella sfida interna contro il Siviglia: per gli andulusi provvidenziale il gol di Negredo, mentre Aguirre, subentrato a Pochettino due settimane fa, manca ancora l'appuntamento con il successo.

LIGUE 1- Dopo sedici giornate, è del Lione la prima vera fuga della Ligue 1. La squadra di Garde, nonostante l'inferiorità numerica, espugna il difficilissimo campo del Saint-Etienne al termine di un derby del Rodano entusiasmante, deciso da un clamoroso errore di Ruffier sulla punizione vincente calciata da Bastos. L'O.L. vola a cinque punti di vantaggio dal duo PSG-O.M. grazie al  clamoroso k.o. interno dei marsigliesi, che perdono nettamente (3-0) al Veledrome contro il Lorient. Sconfitta pesante, causata principalmente dall'espulsione di Kabore, che provoca il rigore con cui il Lorient sblocca il risultato e lascia in dieci i suoi. Va decisamente meglio al PSG, che sembra aver ritrovato un Pastore a discreti livelli. La squadra di Ancelotti batte nettamente (4-0) l'Evian e guarda con rinnovato entusiasmo alla super-sfida di domenica sera, quando al Parco dei Principi affronterà la capolista Lione. Prima, però, c'è da superare il Valenciennes - squadra ancora imbattuta fra le mura amiche - nel turno infrasettimanale.

EREDIVISIE- E' successo di tutto! Dal k.o. del Vitesse sul campo del Venlo, al mezzo passo falso del Feyenoord, fino alla netta affermazione del PSV sul Twente. Ed era proprio la sfida più attesa quella fra la squadra di Eindhoven e quella di Enschede. Il match, equilibrato per una buona mezz'ora, prende una piega favorevole per i Boeren alla fine del primo tempo grazie al gol di Wijnaldum, che insacca un perfetto assist di Narsingh. Dopo aver subito il gol, la squadra di McClaren esce praticamente dal match e si rende protagonista di una ripresa anonima. Il PSV legittima la supremazia territoriale solo nei dieci minuti finali: Matavz, prima, e Narsingh, poi, fissano il punteggio sul 3-0 finale. Nel PSV da rimarcare l'ottima prova di Strootmann, che pare ormai pronto per un trasferimento all'estero, mentre nel Twente risultano incomprensibili alcune decisioni prese dal pessimo McClaren; prima, fra tutte, l'esclusione di Castaignos in favore di Bulykin. Il PSV, però, non è tornato padrone dell'Eredivisie solo per aver vinto lo scontro diretto. I Boeren, infatti, devono ringraziare il Vitesse, che subisce un clamoroso k.o. sul campo del piccolo Venlo, nonostante il vantaggio iniziale siglato da Van Ginkel, autore di uno splendido e preciso tiro vincente da fuori area. Male anche il Feyenoord, dove continua ad essere protagonista - a sorpresa - Graziano Pellè, autore di un gol e bravo a procurarsi un calcio di rigore. La squadra di Koeman si blocca sul campo del Breda e, dopo quattro successi consecutivi, manca l'appuntamento con i tre punti. Oltre al PSV, l'unica grande a far bottino pieno è l'Ajax, che regola la pratica Groningen (2-0), ottiene la quinta vittoria consecutiva e si porta a soli tre punti dalla vetta. Le note dolenti, ma non è certo una novità di questa settimana, sono rappresentate dall'AZ ( bloccato in casa dal Willem II) e dall'Hereenveen ( 4-4 in casa con il Roda). Se per Van Basten le scusanti - seppur parziali - esistono, per Verbeek le attenuanti sono ben poche: cosa aspetta la dirigenza dell'AZ a esonerarlo?

SUPERLIGA- Per poco non ci è scappata la sorpresa. Il Moreirense, fanalino di coda del campionato, cade a meno di venti minuti dal termine al Dragao, contro un Porto che, comunque, ha ampiamente meritato i tre punti. Decide un gol di Martinez ( sai che novità?), che vanifica il catenaccio d'altri tempi adottato da Casquilha. Gli occhi di tutti, però, erano rivolti al derby di Lisbona. Gara fondamentale per entrambe le squadre: il Benfica, reduce dal fallimento europeo, doveva assolutamente vincere per non perdere contatto con il Porto, mentre lo Sporting, autore di un avvio stagionale da incubo, vedeva nella stracittadina una possibilità di riscatto. I biancoverdi dominano in avvio di partita e passano in vantaggio grazie ad un splendido gol di van Wolfswinkel. La reazione del Benfica, però, non si fa attendere, tanto da costringere i padroni di casa sulla difensiva. Nella ripresa le Aguias continuano a dominare e trovano il pareggio grazie ad un autogol dello sfortunato Rojo, che, nel tentativo di anticipare Cardozo, devia il pallone in rete. Lo Sporting prova di tanto in tanto a rendersi pericoloso, ma la gara è ormai nelle mani del Benfica che trova il vantaggio a dieci dal termine con Cardozo, bravo a realizzare un calcio di rigore che costa il rosso a Boulahrouz ( fallo di mano). Nel finale è ancora Cardozo a trovare la via del gol (nono stagionale) e a decretare il 3-1 finale. Nell'altro posticipo del lunedì, il Braga demolisce (4-1) l'Academica e mantiene il terzo posto in classifica, mentre il Maritimo fa suo (2-0) il derby di Madeira contro il Nacional.

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