domenica 27 ottobre 2013

PREMIER LEAGUE, 9.A GIORNATA: CHELSEA- MANCHESTER CITY 2-1


CHELSEA-MANCHESTER CITY 2-1 –  Mou contro PellegriniTorres contro Aguero. Siamo a Stamford Bridge, Londra, ma il sapore è decisamente iberico, con la doppia sfida incrociata fra ex: quella fra il portoghese e il cileno, ultimi due allenatori del Real prima dell'approdo di Ancelotti, e quella fra il Nino e il Kun, ex attaccanti dell’Atletico Madrid. Moduli speculari per i due tecnici, che optano per il 4-2-3-1. Ma se per il Chelsea questa opzione non è una novità, altrettanto non si può dire per il Manchester City, che rinuncia ad una punta e schiera Javi Garcia, fino a questo momento utilizzato come alternativa difensiva, in mediana al fianco di Fernandinho.
Il match inizia subito su ritmi elevatissimi, con il Chelsea che prende in mano le redini del gioco. La prima occasione, al terzo minuto, capita proprio ai padroni di casa con Cahill, che sciupa una ghiottissima chance con una conclusione alta sopra la traversa da posizione decisamente favorevole.  La prima mezz’ora, nonostante risulti gradevole grazie al ritmo imposto al match dalla due squadre, non riserva significative palle-gol, con il Cityche, dopo aver subito la verve Blues in avvio di partita, guadagna metri e fa valere la maggior stazza fisica in mezzo al campo. Al trentesimo è ancora il Chelsea ad avere una nitidissima occasione, ma Torres, imbeccato splendidamente da Ramires, sbaglia clamorosamente tutto solo davanti a Hart. L’occasione fallita sveglia lo spagnolo, che prima costringe Nastasic ad un fallo da cartellino giallo e poi, con uno splendido affondo sulla destra, serve un assist al bacio per Schurrle, che spinge il pallone in rete e porta in vantaggio il Chelsea. L’ex colchoneros conferma di vivere un momento (stranamente) esaltante al trentasettesimo, quando colpisce l’incrocio dei pali con uno splendido destro a giro giunto al termine di un altro ottimo spunto personale.
La ripresa prende avvio con gli stessi protagonisti dei primi quarantacinque minuti. Al terzo minuto, però, il City perviene al pareggio: Aguero, ben servito da Nasri, effettua un movimento a “riccio” sulla linea difensiva dei blues, raccoglie palla in posizione regolare e s’invola verso Cech, che viene freddato dallo splendido sinistro dell’argentino. Passano solo centoottanta secondi ed è nuovamente la squadra di Pellegrini ad andare vicino al gol con Javi Garcia, che non dà forza ad un colpo di testa da buona posizione e facilita la presa di Cech. La partita è avvincente, riserva continui ribaltamenti di fronte e viene giocata ad un ritmo decisamente elevato dalle due compagini. Dopo un calcio di rigore reclamato dal Chelsea per un presunto fallo ai danni di Hazard, il City, al diciottesimo, va vicinissimo al raddoppio con Silva, ma il diagonale dello spagnolo viene respinto con i piedi da Cech. Intorno alla metà della ripresa, Mourinho opta per un doppio cambio: fuori Schurrle e Lampard, dentroWillian e Mikel.  La partita continua ad essere piacevole, grazie all’atteggiamento propositivo delle due squadre ( più del Chelsea, a dire il vero). Le occasioni da gol, però, latitano. Ma al primo minuto dell’extra-time, quando tutto lascia presagire ad un’equa divisione della posta in palio, accade l’imponderabile: lancio lungo dalla metà campo del Chelsea, Nastasic – nel tentativo di anticipare Torres – effettua un retro passaggio di testa confidando, invano, di trovare Hart fra i pali; il portiere della nazionale inglese, però, esce inspiegabilmente fino al limite dell’area di rigore, si scontra con il compagno di squadra e lascia campo libero a Torres, che insacca a porta completamente sguarnita.
Stamford Bridge scoppia l’inferno: pubblico in visibilio, Torres sommerso dall’abbraccio dei compagni di squadra, mentre Mou corre verso la tribuna , dove raccoglie tutto l’affetto dei propri supporter’s. Ne ha ben donde il tecnico portoghese: grazie a questo successo, infatti,  il Chelsea resta a soli due punti dall’Arsenal. E sabato prossimo, approfittando dello scontro diretto fra Gunners e Reds, i Blues hanno  la possibilità – in caso di successo a St.James’ Park – di rubacchiare punti ad una/due dirette concorrenti per il titolo. Il Chelsea c’è: chi vuole vincere la Premier dovrà passare sul cadavere degli uomini di Mou.

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